Quando si parla di donne e sesso, si entra in un tema tanto complesso quanto affascinante, che rappresenta un viaggio attraverso le sfaccettature dell'identità, del piacere e dell'espressione personale.
Il tema della sessualità “al femminile”, però, porta con sé anche pregiudizi e censure che per troppo tempo hanno limitato la comprensione del piacere femminile, considerato ancora oggi un tabù in molte culture. Ma non solo.
La sessualità femminile, oltre che il risultato di pulsioni biologiche, è un intreccio di emozioni, esperienze e desideri che influenzano profondamente il benessere di una donna. In quest'ottica, la moderna discussione sulla sessualità femminile contempla diverse tematiche importanti come:
- l'educazione sessuale, che interessa temi come il consenso sessuale e lo scardinamento di falsi miti sul sesso
- il diritto alla scoperta e all'espressione di sé senza giudizi
- la salute sessuale, che comprende temi come la contraccezione e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, ma anche quelli legati alla sessualità e disturbi sessuali come l’anorgasmia femminile o l’ipersessualità
- la gravidanza e maternità, l’aborto volontario o la ripresa dei rapporti sessuali dopo il parto
- la libido femminile.
Quelli elencati, sono tutti elementi fondamentali per garantire che le donne possano vivere la propria sessualità in modo sicuro, consapevole e soddisfacente. Oggi, rispetto al passato, le tematiche su donna e sessualità godono di una maggiore attenzione e possono favorire senz'altro la nascita e l’utilizzo di nuovi strumenti per abbattere gli stereotipi di genere e promuovere un dialogo più aperto.
La libido femminile: le donne e il sesso nella storia
La libido femminile, ovvero il desiderio sessuale femminile, ha attraversato una lunga e complessa evoluzione storica, spesso soggetta alle più disparate interpretazioni, limitazioni e persino tabù.
Nella storia, la sessualità femminile è stata un argomento tabù, con la libido femminile confinata entro rigidi schemi sociali e culturali che ne limitavano l'espressione al solo scopo riproduttivo.
Questa visione era prevalentemente radicata in concezioni patriarcali che vedevano la donna solo come madre o custode della morale familiare, ignorando o sminuendo i suoi bisogni e desideri sessuali.
Durante l'antichità, in alcune culture, la sessualità femminile era vista con maggiore apertura. Per esempio, nell'antica Grecia e in alcune società matriarcali, l'espressione del desiderio femminile era più accettata, sebbene ancora circoscritta a determinati contesti.
Tuttavia, con l'avvento delle grandi religioni monoteiste e il consolidarsi delle strutture patriarcali, la libido femminile è stata ulteriormente repressa e spesso associata a concetti di peccato o indecenza, tanto che l’appetito sessuale femminile veniva visto e vissuto con estrema vergogna.
Il Medioevo e l'epoca vittoriana, sono periodi in cui la moralità sessuale era estremamente rigida, e la castità femminile elevata a virtù suprema. La libido femminile era soffocata da un'etica che privilegiava la repressione del desiderio, tanto che l'espressione della sessualità femminile al di fuori del matrimonio era severamente punita.
Il XX secolo ha segnato una svolta significativa nella percezione della libido femminile. Movimenti femministi e cambiamenti sociali hanno iniziato a sfidare le norme esistenti, promuovendo un dialogo più aperto sulla sessualità femminile.
La rivoluzione sessuale degli anni '60 e '70 ha contribuito a liberare il desiderio femminile dai vincoli imposti da secoli di repressione, enfatizzando il diritto delle donne al piacere sessuale, alla contraccezione e alla parità nei rapporti sessuali.
Oggi, la discussione sulla libido femminile si arricchisce di nuove prospettive che includono la diversità delle esperienze sessuali, il riconoscimento dei diritti LGBTQA+ e una crescente attenzione verso la salute sessuale e il benessere.
La storia della libido femminile riflette così un viaggio dalle ombre del silenzio e della repressione verso una maggiore libertà e comprensione del sesso come aspetto fondamentale dell'esistenza umana, sottolineando l'importanza del rispetto e dell'accettazione delle diverse espressioni del desiderio sessuale.
La risposta sessuale nell’uomo e nella donna
La risposta sessuale umana può essere descritta attraverso il modello proposto da Masters e Johnson negli anni '60, successivamente modificato e ampliato da altri ricercatori come Helen Singer Kaplan. La risposta sessuale è stata divisa in diverse fasi, che possono variare leggermente tra uomini e donne, ma condividono molte similitudini fondamentali:
- Desiderio: include le fantasie sessuali e il desiderio di avere rapporti sessuali.
- Eccitazione: si manifesta con specifici segnali fisici come l’erezione del pene negli uomini, e la lubrificazione vaginale e l'ingrandimento della clitoride nelle donne.
- Plateau: in questa fase, i cambiamenti fisici e le sensazioni sessuali si intensificano in preparazione all'orgasmo.
- Orgasmo: è il picco del piacere sessuale, con contrazioni ritmiche dei muscoli pelvici e la liberazione della tensione sessuale accumulata.
- Risoluzione: dopo l'orgasmo, il corpo ritorna gradualmente allo stato di non eccitazione.
Sessualità maschile e femminile: alcune differenze
Oltre a quelle biologiche, la sessualità maschile e femminile presentano differenze significative che riguardano anche aspetti fisici, psicologici e socioculturali e che possono influenzare il modo in cui viene vissuta e percepita la sessualità da uomini e donne.
A livello cerebrale ci sono differenze nella risposta sessuale di uomini e donne. Uno studio che ha utilizzato tecniche di neuroimaging ha osservato che uomini e donne hanno modi diversi per raggiungere l’orgasmo mentre sono sottoposti a stimolazione genitale tattile, ma che la loro esperienza orgasmica è in gran parte simile. [2]
Psicologicamente, la sessualità femminile tende a essere considerata come più influenzata da fattori emotivi e di contesto, come la sicurezza fisica ed emotiva, l’intimità e l’impegno.[5]
Socioculturalmente, gli stereotipi di genere e le norme culturali hanno avuto e hanno tuttora un impatto profondo su come uomini e donne esprimono e vivono la loro sessualità.
Tuttavia, la crescente consapevolezza e le lotte per la parità di genere stanno sfidando e modificando queste percezioni. Il riconoscimento e il rispetto delle diversità individuali sono fondamentali per una comprensione più completa e inclusiva della sessualità umana.
Il desiderio sessuale femminile
La diminuzione e l'aumento del desiderio sessuale femminile possono avere diverse cause ed essere influenzate da una varietà di fattori, che spaziano dal biologico al psicologico e al socioculturale.
Dal punto di vista biologico, le fluttuazioni ormonali giocano un ruolo significativo. Per esempio, alcune donne sperimentano un picco di desiderio intorno all'ovulazione, quando i livelli di estrogeni e testosterone sono più alti, ma possono percepire un calo del desiderio in altre fasi del ciclo mestruale, oppure a causa della gravidanza, del post-parto e della menopausa.
Anche condizioni mediche, come disfunzioni tiroidee, diabete, malattie cardiovascolari, o l'uso di alcuni farmaci (antidepressivi, contraccettivi orali, anti-ipertensivi) possono contribuire a una riduzione della libido femminile.
Psicologicamente, il benessere emotivo e mentale è fondamentale. Fattori come l'autostima, un'immagine corporea positiva, la presenza di un ambiente sicuro e accogliente e una profonda connessione emotiva e una comunicazione aperta con il partner possono favorire il desiderio sessuale.
Di contro, fattori quali stress, ansia o depressione possono influenzare negativamente il desiderio sessuale femminile, così come vivere crisi di coppia e problemi legati alla sfera affettiva. Una storia personale di abusi sessuali o di traumi può avere poi un impatto profondo sulla capacità di provare piacere e desiderio.
La diminuzione o l’aumento del desiderio sessuale non sono condizioni standardizzate, ma possono variare ampiamente tra le donne. Affrontare questi aspetti richiede un approccio olistico che consideri tutti gli aspetti della vita di una donna, come quelli fisici, emotivi, relazionali e sociali.
Segnali dell'eccitazione sessuale femminile
Come funziona l'eccitazione di una donna? L'eccitazione sessuale femminile può manifestarsi attraverso vari segnali fisici e psicologici, che variano da persona a persona. Di seguito sono elencati alcuni segnali comuni dell'eccitazione femminile:
- aumento del battito cardiaco: l'eccitazione può portare a un incremento della frequenza cardiaca, segno di attivazione del sistema nervoso simpatico
- respirazione accelerata: si può notare un'accelerazione del ritmo respiratorio a causa dell'aumento dell'eccitazione e dell'attività fisica
- lubrificazione vaginale: uno dei segnali più evidenti dell'eccitazione femminile è l'aumento della lubrificazione vaginale, che facilita il rapporto sessuale
- erezione dei capezzoli: i capezzoli possono diventare eretti per via della stimolazione e dell'eccitazione
- ingrandimento e gonfiore delle labbra vaginali: le labbra vaginali possono gonfiarsi e cambiare leggermente colore, diventando più scure per l'aumento del flusso sanguigno
- aumento della sensibilità corporea: durante l'eccitazione, la sensibilità di varie parti del corpo aumenta, rendendo le carezze e i baci particolarmente piacevoli
- contrazioni e spasmi muscolari involontari: possono verificarsi lievi contrazioni muscolari in varie parti del corpo, compresa la zona pelvica
- sensazione di calore: l'aumento del flusso sanguigno può causare una sensazione generale di calore in tutto il corpo.
L’orgasmo femminile
Gli organi sessuali femminili sono spesso oggetto di una visione culturale molto spesso ancora datata. Così, mentre un maschio adolescente “scopre” la fonte del proprio piacere attraverso la masturbazione, l’apparato sessuale, per una giovane donna adolescente può rimanere a lungo un luogo oscuro e proibito.
Purtroppo non tutte le donne, spesso a causa della sedimentazione di retaggi e convinzioni culturali (come quella che colpevolizza la masturbazione femminile) conoscono in profondità il proprio corpo e soprattutto i propri genitali.
Molte donne hanno dovuto e devono quindi esplorare, alla “scoperta” dell’orgasmo femminile, un universo sconosciuto e negato per secoli all’interno del proprio corpo.
L'orgasmo femminile è un fenomeno complesso e multidimensionale, che si manifesta attraverso un'esperienza intensa che coinvolge sia l'aspetto fisico che quello psicologico.
Fisicamente, è caratterizzato da contrazioni ritmiche dei muscoli pelvici e dell’organo sessuale femminile, da un aumento del flusso sanguigno nelle zone erogene, culminando in una sensazione di piacere acuto. Questo momento è accompagnato da variazioni della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e della respirazione.
Il raggiungimento dell'orgasmo femminile può essere influenzato dall'autopercezione, dalla connessione emotiva e dalla comunicazione con il partner, nonché dal contesto in cui si svolge l'attività sessuale.
Questi fattori psicologici giocano un ruolo cruciale nella possibilità delle donne di raggiungere l'orgasmo, evidenziando l'importanza di un approccio olistico al piacere femminile e alla sessualità, che tenga conto sia degli aspetti fisici che di quelli psicologici.
Le donne e il sesso: aspetti neurobiologici
Dal punto di vista biologico, le differenze ormonali con gli uomini giocano un ruolo chiave: il testosterone influisce sulla libido maschile, mentre il sistema ormonale femminile, più complesso e ciclico a causa dell'ovulazione, incide sulla sessualità femminile in modo variabile nel tempo.
Ossitocina, dopamina e serotonina hanno una connessione profonda con la libido femminile:
- l’ossitocina è rilasciata in risposta al contatto fisico e all'intimità. Durante l’eccitazione sessuale e l'orgasmo, i livelli di ossitocina aumentano nelle donne in misura maggiore rispetto agli uomini [4]
- la dopamina è rilasciata in risposta ad attività gratificanti, inclusa l'attività sessuale, incentivando il comportamento di ricerca del piacere; si ipotizza che la dopamina moduli comportamento sessuale femminile attraverso un meccanismo che prevede l’attivazione dei recettori del progesterone.[3]
- la serotonina influisce sull'umore, sull'ansia e sulla felicità. La connessione tra serotonina e sessualità femminile è importante perché, se da un lato livelli equilibrati di serotonina possono favorire il desiderio sessuale, dall'altro, un'eccessiva attività serotoninergica può sopprimere il desiderio sessuale e rendere più difficile raggiungere l'orgasmo.[1]
Naomi Wolf nel suo libro Vagina sostiene che nella donna, la risposta sessuale possa alterare lo stato di coscienza. Il sistema nervoso autonomo spiana la via agli impulsi neurali, che, partendo dalla vagina, la clitoride e le labbra, raggiungono il cervello.
Sembrerebbe che nella rete neurale delle donne ci sia una varietà e una complessità tale che potrebbe spiegare l’enorme differenza nelle risposte sessuali femminili. Durante l’amplesso, la vagina invia segnali al cervello, e questi influiscono sulla coscienza (grazie al rilascio di ossitocina e oppioidi dopo l’orgasmo).
Disturbi psicologici e sessualità femminile
Diversi disturbi psichici possono influenzare la sessualità femminile, impattando sul desiderio, sull'eccitazione e sulla capacità di raggiungere l'orgasmo. Questi includono:
- disturbi d’ansia, che possono impedire l’eccitazione femminile
- disturbi del sonno come l’insonnia, che possono ridurre il desiderio sessuale
- disturbi del comportamento alimentare, che possono far affievolire le pulsioni sessuali femminili
- disturbo da stress post-traumatico (PTSD): esperienze traumatiche, incluse quelle di natura sessuale, possono portare a difficoltà nell'intimità e nella sessualità
- disturbi da uso di sostanze: l'abuso di alcool e droghe può causare dipendenza e influenzare negativamente il desiderio
- disturbi di personalità: condizioni patologiche come il disturbo borderline di personalità, possono influenzare le relazioni e la sessualità attraverso instabilità emotiva e comportamentale
- disturbi psicotici: disturbi quali la schizofrenia, possono interferire con la sessualità a causa dei sintomi psicotici o degli effetti collaterali dei farmaci
- disturbi dell'umore.
Ognuno di questi disturbi può influenzare la sessualità femminile in modi complessi, e richiede quindi un'attenzione particolare per la gestione della salute sessuale ed emotiva, per cui sono cruciali supporto medico e psicologico.
Disturbi dell’umore e sessualità femminile
Depressione, ciclotimia e sessualità possono essere strettamente connessi e ridurre significativamente il desiderio sessuale e la capacità di godere dell'intimità. Per esempio la ciclotimia (un disturbo dell'umore caratterizzato da fluttuazioni tra stati di umore elevato o ipomania e periodi di umore depresso), può influenzare significativamente la sessualità.
Durante le fasi di ipomania, si può osservare un aumento del desiderio sessuale, con comportamenti sessuali più disinibiti o a rischio, dovuto alla maggiore impulsività.
Al contrario, nei periodi depressivi, il desiderio sessuale può diminuire notevolmente, influenzando la qualità della vita e delle relazioni intime.
I blocchi psicologici sessuali femminili: cause e possibili soluzioni
Quali difficoltà può incontrare la donna nella scoperta del piacere? I blocchi psicologici sessuali nelle donne non sono sempre rappresentati da patologie specifiche, ma possono essere determinati da periodi di forte ansia o stress o alimentati da convinzioni culturali e personali negative riguardo al sesso.
Questi blocchi possono manifestarsi come difficoltà a rilassarsi durante l'intimità, paura del giudizio, mancanza occasionale di desiderio o difficoltà a raggiungere l'orgasmo.
Una volta individuati i blocchi sessuali femminili, come superarli? Una comunicazione aperta e onesta con il partner può favorire la creazione di un ambiente di fiducia e comprensione reciproca nella coppia. Parlare delle proprie paure e desideri può aiutare infatti a ridurre l'ansia e a costruire una connessione più profonda.
A volte però superare questi blocchi da soli può essere complesso, soprattutto quando ci si rende conto che le proprie difficoltà hanno un impatto significativo sulla qualità della vita.
In questi casi la terapia sessuale o un percorso di terapia psicologica possono offrire un supporto significativo, fornendo strategie su misura per affrontare e superare questi ostacoli. Gli specialisti possono aiutare a esplorare le radici dei blocchi sessuali, lavorando su temi come l’autostima e l’immagine corporea. La psicoeducazione può far luce su eventuali tabù e falsi miti sulla sessualità, favorendo una maggiore educazione sessuale femminile e maschile.
Tecniche come la mindfulness e gli esercizi di respirazione possono essere utili per imparare a vivere il momento presente, riducendo l'ansia da prestazione.
Disfunzioni sessuali femminili
Le principali disfunzioni sessuali femminili includono diverse condizioni che possono influenzare negativamente la vita sessuale di una donna. Ecco alcune delle più comuni:
- disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (DDSI): riduzione o assenza di interesse e desiderio per l'attività sessuale
- disturbo dell'eccitazione sessuale femminile (impropriamente definito come “impotenza femminile”): difficoltà o incapacità di mantenere l'eccitazione sessuale
- disturbo orgasmico femminile (o anorgasmia): ritardo persistente o assenza di orgasmo dopo una fase di eccitazione normale
- disturbo da dolore genito-pelvico/penetrazione (vaginismo): difficoltà o dolore durante la penetrazione a causa di spasmi muscolari involontari della vagina
- dispareunia: dolore persistente o ricorrente durante il rapporto sessuale o la penetrazione, che può portare anedonia durante i rapporti sessuali.
Queste disfunzioni possono avere origini fisiche, psicologiche, o una combinazione di entrambe, e il loro trattamento varia in base alla causa sottostante e alle circostanze individuali. Ci sono poi altre condizioni che possono portare a sperimentare difficoltà nella sfera sessuale come
- la vulvodinia: dolore cronico o discomfort della vulva senza una causa identificabile evidente
- il disturbo dell'immagine corporea: insoddisfazione o distorsione percettiva del proprio corpo che impatta negativamente sulla sessualità.
Per favorire la diagnosi delle disfunzioni sessuali femminili, i clinici possono utilizzare diversi strumenti, tra cui diversi test psicologici, alcuni dei quali specifici per il sesso femminile come:
- il Female Sexual Function Index (FSFI), un test che indaga, tra le altre cose, l’eccitazione femminile e la stimolazione sessuale
- il Brief Index of Sexual Functioning for women (BISF-W), “che indaga gli aspetti clinici e subclinici della vita sessuale delle donne, costituendo un ausilio alla diagnosi ed alla progettazione del lavoro psicoterapeutico”.
Psicologia della sessualità femminile in età matura
Contrariamente ai cliché più diffusi, il desiderio e il piacere sessuale non si estinguono automaticamente con l'avanzare dell'età o con l'ingresso in menopausa. Anzi, molte donne sperimentano una rinnovata libertà sessuale, dovuta alla diminuzione delle preoccupazioni legate a una possibile gravidanza indesiderata e a una maggiore conoscenza di sé e del proprio corpo.
La sessualità femminile dopo i 50 anni, periodo che spesso coincide con la menopausa, rappresenta una fase di trasformazione significativa. Durante la menopausa, le variazioni ormonali, in particolare la diminuzione degli estrogeni, possono influenzare la libido, la lubrificazione vaginale e l'elasticità dei tessuti, potenzialmente rendendo il sesso meno confortevole o piacevole.
Tuttavia, questi cambiamenti fisici non determinano necessariamente un calo del desiderio sessuale femminile in menopausa. La sessualità può rimanere una fonte importante di piacere, intimità e connessione emotiva.
Per affrontare questi cambiamenti, è essenziale la comunicazione aperta con il partner e, se necessario, il coinvolgimento di uno specialista per gestire sintomi fisici specifici.
Ma oltre al comfort fisico, è fondamentale che, anche in età matura, la sessualità venga vissuta in modo sereno anche dal punto di vista psicologico. Ecco perché quando si hanno difficoltà nell'adattamento e nell'accettazione dei cambiamenti che questa fase comporta, l’aiuto di uno psicologo o di un sessuologo può rivelarsi molto utile.
Un atteggiamento positivo nei confronti della sessualità e del piacere sessuale, insieme alla curiosità e alla disponibilità a esplorare nuove modalità di godimento, possono infatti giocare un ruolo importante nel mantenimento di una vita sessuale attiva e soddisfacente dopo i 50 anni.
Donne e sessualità: una riflessione conclusiva
Il piacere sessuale femminile, perseguito e raggiunto senza scopo riproduttivo, senza partner maschile o con una partner dello stesso sesso, è stato il grande tabù della nostra società, costruita nel proprio immaginario sessuale collettivo su almeno tre fondamentali architravi sociali e culturali portanti:
- l’eterosessualità come norma e dogma
- il “naturale” istinto materno femminile
- una rassicurante genitalità femminile orientata alla monogamia, alla riproduzione e al soddisfacimento prioritario del piacere maschile secondo una visione androcentrica e fallocentrica del rapporto sessuale.
Oggi sappiamo che la sessualità femminile è molto più complessa di come veniva rappresentata da certi cliché e possiamo dire che il piacere sessuale femminile, pur avendo alcune analogie con quello maschile, include spesso altri livelli esperienziali e sensoriali.
Attraverso il piacere sessuale, veicolato dal corpo e collegato al sistema nervoso centrale, vediamo che il femminile può scompigliare la tradizionale metafora che vede nella donna solamente un luogo di affettività e sostegno del maschile.
Il femminile può diventare una sorgente creativa di novità. È quindi importante prendersi cura del proprio piacere e della propria soddisfazione sessuale, valorizzando l’unicità del proprio corpo e l’espressione autentica di sé.
Bibliografia
- [1] Croft, H. A. (2017). Understanding the role of serotonin in female hypoactive sexual desire disorder and treatment options. The Journal of Sexual Medicine, 14(12), 1575-1584
- [2] Georgiadis, J. R., Reinders, A. S.,Paans, A. M., Renken, R., & Kortekaas, R. (2009). Men versus women on sexual brain function: prominent differences during tactile genital stimulation, but not during orgasm. Human brain mapping, 30(10), 3089-3101
- [3] Mani, S. K., & O'Malley, B. W. (2002). Mechanism of progesterone receptor action in the brain. Hormones, brain and behavior, 643-682
- [4] Marazziti D., Baroni S., Mucci F.et al. Sex-related differences in plasma oxytocin levels in humans. Clin practice and epidemiol. in mental health: CP & EMH2019;15: 58–63
- [5] Rowland DL. Neurobiology of sexual response in men and women. CNS Spectrums. 2006 Jan;11(S9):6-12.