I miti possono dare origine a preconcetti morali o semplici luoghi comuni che non hanno nessun fondamento scientifico. Se vengono recepiti come verità, diventano false credenze in grado di condizionare la nostra vita sessuale, creando ansie o inibizioni a volte difficili da superare. Dunque, conoscere e comprendere i falsi miti, è già un passo verso la consapevolezza del peso che possono avere sulla nostra possibilità di vivere una sessualità appagante e libera da timori e preoccupazioni, in quanto parte pregnante della nostra esistenza.
Sfatiamo sei miti sulla sessualità
1) Il sesso è pornografia
Sin dall’infanzia ci viene trasmessa una cultura sessualizzata fatta di bellezza per le donne e prestanza fisica per gli uomini, che tramite i media e la pornografia ci propone dei modelli da imitare. Ma di fronte a una sovrabbondanza di stimoli sessuali, ritroviamo una carenza di tematiche sessuali trattate nei contesti socio educativi. Il sesso è quasi sempre altro rispetto ai video hard e ogni corpo ha un suo modo di vivere il piacere e in quanto tale va rispettato nella sua soggettività.
2) Con la menopausa la vita sessuale di una donna si conclude
L’arrivo del climaterio comporta delle variazioni ormonali importanti nella donna, a cui si accompagnano cambiamenti fisiologici e di natura psicologica. Contrariamente a quanto si pensi, però, a ciò non conseguono particolari modificazioni riguardo la capacità di fruire del proprio piacere. La donna, anzi, non portando più con sé eventuali preoccupazioni su possibili gravidanze o metodi contraccettivi da adottare, può concedersi una fruizione del piacere più libera e rilassata, sia con sé stessa che nell’incontro con l’altro.
3) Senza orgasmo il rapporto sessuale non è soddisfacente
Vivere la sessualità focalizzandosi solo sulla “destinazione” può impedire di godere appieno di tutte le sensazioni ed emozioni esperite durante il “viaggio” e legate all’esplorazione del piacere e alla capacità di stare in ascolto del momento presente. Attraverso un approccio di “scoperta” sarà possibile vivere ogni rapporto sessuale come una nuova avventura, a cui si accompagneranno di volta in volta esiti finali differenti.
4) Il vero orgasmo è vaginale
Esistono ancora molti tabù sulla sessualità femminile e sull’orgasmo. Il primo a parlare della differenza tra orgasmo vaginale e clitorideo è stato Freud, il quale sosteneva che:
- il primo lo si può provare quando si raggiunge una piena maturità sessuale;
- il secondo si prova quando l’intimità viene vissuta ancora in modo immaturo.
Oggi sappiamo che l'orgasmo femminile è raggiunto comunque mediante una stimolazione clitoridea, diretta o indiretta che sia. Il clitoride, che ha ben 8mila fibre nervose, è infatti coinvolto anche quando il rapporto sessuale prevede la sola penetrazione. La differenza tra orgasmo clitorideo e vaginale, pertanto, è stata messa in discussione.
5) Se un uomo ha fantasie sessuali anali è omosessuale
La percezione di appartenenza ad una identità di genere differisce dall’orientamento sessuale, che invece riguarda il modo di vivere la sessualità e la fruizione personale del piacere. Gli individui di qualsiasi orientamento sessuale (omosessuale, bisessuale, eterosessuale, sapiosessuale, demisessuale) possono avere fantasie di stimolazione anale, senza dover necessariamente riflettere sulla propria identità di genere.
6) Se ci si masturba significa che il partner non ti stimola sessualmente
Spesso si è portati a credere che se il partner si masturba non ci trova desiderabili e questo può tradursi in mancanza di fiducia in se stessi e in insicurezza nella relazione. In realtà la masturbazione, che si tratti masturbazione femminile o maschile, è una forma di espressione sessuale normale, salutare e parte della nostra natura di esseri umani, sia nella condizione di single che all’interno di un rapporto di coppia. Una maggiore conoscenza del proprio corpo e delle relative zone di piacere, può invece migliorare la piacevolezza dell’intimità con il partner e la reciproca libertà di espressione sessuale.