Come afferma lo psicologo Jay Haley, avere “successo” significa:
- comportarsi con competenza sul lavoro o a scuola
- stringere con buon esito relazioni intime all’esterno della famiglia
- essere autonomi e autosufficienti
- essere capaci di formare una famiglia propria.
Il concetto di “successo” però, ha una componente soggettiva: ogni famiglia, ma anche ogni persona, ha una sua particolare idea di successo.
Il ciclo di vita: le tappe principali
Vediamo insieme quali sono gli stadi dello sviluppo della famiglia e, indirettamente, le fasi del ciclo di vita di una persona secondo i ricercatori McGoldrick e Carter:
- giovane adulto: deve differenziarsi e definirsi rispetto alla propria famiglia di origine, sia in ambito lavorativo che con i coetanei;
- formazione della coppia: la giovane coppia deve formare la propria “identità di coppia” e ridefinire le relazioni con le famiglie di origine affinché il partner venga incluso;
- famiglia con bambini piccoli: i figli vanno accettati come nuovi membri, i partner ora sono “mamma” e “papà”, le relazioni con le famiglie di origine vanno riadattate per includere il ruolo dei “nonni”;
- famiglia con adolescenti: la relazione genitori-figli richiede un riadattamento, per permettere ai figli di stare un po’ dentro e un po’ fuori dalla famiglia. I genitori ormai possono focalizzarsi sul loro rapporto di coppia e sulla loro vita professionale;
- famiglia con figli adulti: c’è bisogno di un riadattamento per consentire l’uscita di casa dei figli;
- famiglia anziana: la coppia anziana coltiverà gli interessi comuni lavorando per il mantenimento della coppia stessa e farà da sostegno, o si troverà a doverlo chiedere, alla generazione di mezzo, riconoscendone il ruolo centrale.
In quale momento della vita il giovane inizia a mostrarsi fallimentare?
Solitamente una persona comincia a comportarsi in modo fallimentare nella fase del “giovane adulto”, quando possono essere presenti alcuni conflitti familiari. Questo perché, molto probabilmente, la fase del distacco da casa presenta dei problemi e l’organizzazione della famiglia è in difficoltà. È tipico di questi giovani eccentrici o apatici fallire proprio quando il successo è imminente: un momento dell’inizio del comportamento strano può essere, ad esempio, prima del diploma.
Ci sono però famiglie per le quali è la laurea il momento di successo e il fallimento del figlio si manifesterà, quindi, proprio in prossimità di esso. Il successo è definito in maniera diversa in ogni famiglia: può essere rappresentato anche dal lavoro e in questi casi il giovane che fallisce, semplicemente non trova lavoro.
Ecco alcuni dei problemi sociali importanti che causano il fallimento:
- il giovane a scuola o a lavoro si ritrova ad appoggiarsi continuamente ad altri;
- la famiglia non riesce a contenere né a cambiare il comportamento del figlio;
- il giovane non riesce a distaccarsi dalla famiglia o la famiglia da lui.
Dinamiche sottostanti il fallimento di un figlio e della sua famiglia
Quando un giovane si afferma non è solo questione di successo personale. Se si sta distaccando dalla famiglia, il suo successo è di tutti e fa parte della riorganizzazione familiare: in questa fase infatti sono previsti degli adattamenti gerarchici e lo sviluppo di nuove vie di comunicazione.
Il fallimento del giovane non è un comportamento pazzo o senza senso, ma un sintomo ricco di significato: serve a permettere che i genitori continuino a essere preoccupati per lui e questo avrà come conseguenza il fatto che l’organizzazione rimarrà inalterata.
L’ansia e la preoccupazione nei confronti del figlio, impediscono un cambiamento che tutta la famiglia percepisce come minaccioso. Quindi il giovane che si comporta stranamente non sta facendo altro che rispondere in modo conforme e adattivo alla famiglia. Tutto questo è estremamente doloroso per ogni membro, ma non è una strada senza uscita: la psicoterapia può aiutare a riscoprire la strada del successo.