Sessualità

Eiaculazione precoce: cause, sintomi e rimedi

Eiaculazione precoce: cause, sintomi e rimedi
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Alice Redoano
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.2.2020
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L'eiaculazione precoce è il più diffuso dei disturbi dell’orgasmo e si stima che possa interessare dal 3 al 30% della popolazione maschile. Una forbice ampia su cui incide la reticenza di molti uomini a chiedere aiuto a causa della vergogna e dell’imbarazzo.

Come funziona l’eiaculazione?

Per comprendere meglio l'eiaculazione precoce partiamo dalla descrizione della risposta sessuale maschile, che è costituita da 4  fasi:

  1. desiderio
  2. eccitazione (con erezione)
  3. plateau
  4. orgasmo con eiaculazione.

L'eiaculazione avviene in due momenti: l’emissione del liquido seminale nell’uretra e l'espulsione (cioè i getti eiaculatori). Quando avviene l’emissione è impossibile frenare l’eiaculazione. Nell’uomo con eiaculazione precoce la durata delle fasi è più breve e l’orgasmo e l’eiaculazione avvengono molto rapidamente.


Eiaculazione precoce: che cos'è?

Secondo l’accezione medico clinica, si parla di eiaculazione precoce quando l’eiaculazione avviene prima della penetrazione, cioè “ante portam”. Questa definizione però non contempla tutte le sfumature cliniche dell’eiaculazione precoce.

Nello studio del sessuologo clinico arrivano spesso uomini (o coppie) che, pur riuscendo ad avere rapporti completi, si dicono insoddisfatti per via della breve durata. Capiamo, quindi, come l’eiaculazione precoce debba anche essere definita attraverso un criterio più soggettivo, cioè “quando avviene prima che la persona lo desideri”.

Moritz Kindler - Unsplash

Sessualità e piacere: una prerogativa umana

La necessità di avere un rapporto sessuale di una durata soddisfacente per entrambi i membri della coppia caratterizza unicamente la specie umana ed è legato a basi culturali. Negli animali, infatti, essere rapidi è un vantaggio evolutivo, poiché quando ci si accoppia si è più esposti al pericolo. Solo l’uomo collega la sessualità anche al piacere e la vive indipendentemente dalla procreazione.

Nella cultura occidentale, la necessità di controllare l’orgasmo è legata al garantire piacere sessuale anche alla partner donna. In altre culture, invece, il piacere femminile è subordinato a quello maschile, oppure l’atto sessuale viene legato esclusivamente alla procreazione, quindi l’eiaculazione precoce non viene vissuta come un problema.

Spesso il problema non viene affrontato apertamente nella coppia e si evita di rivolgersi ad uno specialista poiché per la maggior parte degli uomini rappresenta un problema imbarazzante di cui si parla malvolentieri. Questo può determinare un notevole impatto sul modo in cui si vive la propria sessualità, generando ansia, scarsa autostima, rassegnazione, frustrazione ed anche effetti negativi sul rapporto di coppia.


Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?

L'eiaculazione precoce viene distinta in primaria e secondaria in base alle modalità con cui si presenta. Si definisce primaria quando è presente fin dall’inizio dell’attività sessuale dell’individuo; di solito l’eiaculazione avviene tra i 30 secondi e i 2 minuti dalla penetrazione. In alcuni casi, se non affrontata, può stabilizzarsi e durare anche per tutta la vita.

L’eiaculazione precoce secondaria, invece, compare nel corso della vita del paziente dopo dopo anni di vita sessuale normale e soddisfacente. In questi casi spesso l'origine del problema va ricercata in cause psicogene.

A tal riguardo è bene specificare che a moltissimi uomini può accadere di vivere nella propria vita uno o più episodi di eiaculazione precoce legati a periodi di stress o a partner o situazioni specifiche, come ad esempio per può accadere per gli effetti collaterali della droga; si tratta di una naturale variazione del tempo di eiaculazione, normalmente presente negli uomini.

L’eiaculazione precoce viene, inoltre, definita “situazionale” quando si verifica in relazione ad un partner o situazioni specifiche oppure “generalizzata”, quando si presenta sempre indipendentemente dal partner o dal contesto.

Tim Marshall - Unsplash


A chi rivolgersi per affrontare l’eiaculazione precoce?

Al fine di vivere più serenamente la propria sessualità è importante affrontare il problema rivolgendosi a degli specialisti. Un primo step consiste nel fissare una visita con un medico andrologo per escludere cause organiche. Esempi di cause organiche sono: problematiche endocrine, neurologiche, l’uso di farmaci o droghe (come ad esempio la cocaina), oppure patologie uro-andrologiche (es. infezioni o infiammazioni prostatiche o delle vie seminali, presenza di fimosi, frenulo corto ecc.).

Qualora dalla visita medica non risultino cause organiche, allora ci si può rivolgere ad un sessuologo clinico che indaghi la presenza di cause psicogene di tipo psicologico ed emotivo e riguardare le dinamiche interne della coppia.


La terapia sessuologica

Per affrontare problemi nella sfera della sessualità come l'eiaculazione precoce, l'eiaculazione ritardata o la disfunzione erettile, puoi chiedere l'aiuto di un sessuologo.

Nel caso di intervento sessuologico, il sessuologo clinico raccoglierà la storia del disturbo e approfondirà le modalità con cui si presenta. In alcuni casi saranno sufficienti pochi incontri di psicoeducazione per disincentivare abitudini controproducenti.

Ad esempio, spesso l’uomo che soffre di eiaculazione precoce accompagna la sessualità con una fervida immaginazione che aumenta l’eccitazione e anticipa l’eiaculazione. Un altro esempio è l’abitudine diffusa tra chi soffre di eiaculazione precoce di distrarsi pensando ad altro durante il rapporto, nella convinzione che aiuti a ritardare l’orgasmo. Questo, in realtà, peggiora il problema perché cala il controllo e la percezione delle sensazioni corporee.

Qualora sia necessario il sessuologo potrà, inoltre, proporre la terapia mansionale specifica per l’eiaculazione precoce, che tramite lo svolgimento di alcune mansioni (compiti guidati), da svolgersi individualmente o in coppia, porterà al graduale superamento del problema.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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