La sessualità è un aspetto dello sviluppo che coinvolge la persona a vari livelli – sensoriale, sociale, cognitivo, affettivo, morale ed emotivo – e pertanto è un aspetto che non si può non considerare nel corso della crescita e dell’educazione dei bambini e dei ragazzi. Parlare di sessualità ai bambini e agli adolescenti è un compito educativo molto importante Ciò nonostante accade che l’educazione sessuale sia delegata alle immagini erotiche (o addirittura pornografiche) che irrompono sui social network.
Perché è difficile parlare di sessualità?
I genitori e gli adulti in genere provano molto imbarazzo quando devono parlare di argomenti che riguardano il sesso, la riproduzione, l'amore e l'attrazione sessuale. La vergogna e la difficoltà nel parlare di sessualità possono derivare da molteplici aspetti:
- il sesso è un tabù familiare e questo può contribuire a mantenere una certa segretezza sull’argomento;
- i pregiudizi sul sesso, spesso tramandati, possono bloccare nell’affrontare apertamente la questione;
- il timore di non essere competenti può creare maggior situazioni di imbarazzo per entrambi, adulti e ragazzi;
- i sentimenti di dispiacere dei genitori nel vedere e nel dover riconoscere che il proprio figlio sta crescendo;
- il timore di accelerare lo sviluppo sessuale del bambino o del ragazzo;
- fattori personali e culturali, come il senso del pudore, la moralità, le questioni religiose.
Quando parlare di sessualità?
Come ci ha insegnato S. Freud, la sessualità non appartiene solo al mondo degli adulti, ma anche a quello dei bambini. Pensiamo ad esempio a quello che avviene durante il complesso di Edipo, fase in cui libido cresce e si evolve. Per questo motivo l’educazione all'affettività e alla sessualità non dovrebbe iniziare solo durante la pubertà, quell’età in cui, ad esempio, avviene la prima mestruazione o si inizia una nuova scoperta del proprio corpo con la masturbazione. Sarebbe bene iniziare a parlare di sessualità a partire dai due anni di età e continuare a farlo, a livello informativo, almeno fino al termine dell'adolescenza.
Parlare di sesso non significa solo parlare del rapporto sessuale. La sessualità è un argomento molto vasto che riguarda:
- le differenze anatomiche tra maschi e femmine
- l’amore e l’attrazione fisica
- il rapporto con il proprio corpo
- le fasi della crescita e la salute sessuale
- l’orientamento sessuale (ad esempio eterosessuale, sapiosessuale, demisessuale, pansessuale, omosessuale o bisessuale) e l’identità di genere.
Parlare di sessualità è possibile ogni qual volta l’argomento emerge spontaneamente dalle conversazioni, da un libro, da un film oppure da una notizia giornalistica. È importante parlarne con naturalezza e dedicare a tale argomento lo stesso spazio che si dedica ad altri temi. In questo modo si anticipano alcune domande, spesso già presenti nella mente dei bambini e dei ragazzi, facilitando il dialogo e la conversazione.
Come parlare di sessualità?
Per affrontare un qualsiasi tema legato alla sessualità un approccio che preveda delicatezza e discrezione sarebbe l’ideale, mostrando un ascolto empatico ed accogliente.
Ecco cosa si può tenere a mente quando si intraprende una conversazione sulla sessualità:
- accogliere positivamente tutte le curiosità;
- rispettare la privacy: anche se può essere molto divertente raccontare ad amici e familiari le confidenze ricevute, è assolutamente necessario astenersi da questa pratica, che denota mancanza di rispetto;
- rispettare i tempi di sviluppo, utilizzando una terminologia adeguata all'età. Si può cominciare a parlare del corpo quando i bambini sono ancora piccoli e, superata la prima infanzia, si può iniziare ad usare i nomi corretti delle varie parti del corpo: pene, testicoli, scroto, vulva, vagina, seno, etc.
- parlare precocemente di sessualità, e soprattutto di salute sessuale, non accelera il processo di sessualizzazione, ma al contrario permette di evitare di dover “correre ai ripari” quando ormai è troppo tardi. Per questo è molto importante spiegare fin da subito ai ragazzi e alle ragazze quali siano le dinamiche che regolano i rapporti sessuali sani, parlando per esempio di consenso sessuale, prevenzione e delle malattie sessualmente trasmissibili e, dunque, dell’importanza della contraccezione.
Cosa evitare quando si parla di sessualità
Ogni qual volta ci si trovi in situazioni dove emerga un tema legato a sesso e amore ecco, invece, cosa sarebbe bene evitare:
- atteggiamenti sprezzanti o che vadano a sminuire il desiderio di conoscenza dei bambini o ragazzi;
- atteggiamenti punitivi o rimproveri (“non si parla di queste cose!”);
- espressioni per liquidare l’argomento (“non sono cose che ti riguardano”);
- anticipare nuove tematiche prima ancora che sia nata la curiosità per quell’argomento;
- dare per scontato l’orientamento sessuale o l’identità di genere: anche le domande sull'orientamento sessuale o sull’identità di genere andrebbero accolte con assoluta normalità;
- delegare a internet o alla scuola l’educazione sessuale: non può esserci educazione sessuale senza informazione sessuale, ciò significa che possiamo promuovere una gestione responsabile della sessualità solamente attraverso una corretta informazione.
Cosa fare se l’imbarazzo ci blocca?
Se non sappiamo come introdurre l’argomento possiamo in un primo momento farlo in maniera indiretta, ad esempio lasciando in giro per casa dei libri (adatti all'età del bambino/ragazzo) in cui si parla di sessualità, in modo che possano essere letti e sfogliati. In alternativa è possibile parlare di sessualità quando si è in macchina, oppure mentre si stanno svolgendo altre attività, evitando così il contatto oculare che può creare disagio.
E se non so rispondere a una domanda?
Per fare educazione sessuale non è necessario sapere tutto. In questi casi si può semplicemente essere sinceri nel dire che non si conosce la risposta e che ci si informerà per loro oppure insieme a loro.
E se dovesse usare parole volgari e inadeguate?
È possibile invitare e soprattutto suggerire parole più appropriate: evitare la volgarità non significa necessariamente dover evitare l’argomento!
E se in tv parlano di sessualità?
Prendere spunto da argomenti emersi nei telegiornali, nelle interviste a personaggi famosi, nei fatti di cronaca può aiutare a fare discorsi, anche "ipotetici" (“se tu ti trovassi nella situazione in cui si è trovato il personaggio di questo film, come ti saresti comportato? Perché è bene comportarsi in quel modo oppure no?”).
Quando chiedere aiuto
I giovani ricevono in continuazione informazioni contraddittorie e si trovano esposti ad una moltitudine di esperienze. Se abituati a parlare di questi argomenti con gli adulti potranno con più facilità vivere serenamente la propria sessualità.
Come genitori o figure coinvolte nell’educazione di un bambino/ragazzo potremmo trovarci in difficoltà nell’affrontare tutte queste tematiche. Se sentiamo di aver bisogno di un aiuto esterno è sempre possibile rivolgersi a un professionista, come uno psicologo o psicologa online Unobravo.
Il ruolo dello psicologo sarà di accompagnare gli adulti nel trovare la modalità comunicativa più efficace per educare alla sessualità e al contempo sostenere emotivamente l’adulto, il bambino/ragazzo o la famiglia.