Sessualità
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Asessualità, questa sconosciuta

Asessualità, questa sconosciuta
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Anna Bellissimo
Redazione
Psicologa ad orientamento Psicoanalitico relazionale
Unobravo
Pubblicato il
30.6.2022

La definizione di asessuale (abbreviata in ACE) descrive una persona con “orientamento sessuale proprio di chi non prova attrazione sessuale per altri individui e non è interessato al sesso”. In questo articolo cercheremo di conoscere meglio cosa significa essere asessuali, per eliminare l’idea che l’asessualità sia una malattia e approfondire le varie sfumature delle persone che si identificano in essa.

Asessualità: significato e pillole di storia

Con il termine asessualità non stiamo descrivendo il comportamento di un individuo, ma quello che prova. Iniziamo da una breve storia dell’asessualità

L’asessualità è nota dal 1948, anno in cui il biologo e sessuologo Alfred Kinsey pubblicò il Sexual Behaviour in the Human Male, il famoso rapporto sulle abitudini sessuali dell’uomo. Con esso crea una scala in cui inserisce la categoria X, di cui fanno parte le persone che non provano desiderio sessuale. 

Nel 1980 Michael D. Storms modifica la scala di Kinsey ponendo tutta l’attenzione sui temi di fantasie sessuali ed erotismo, e poter così tracciare una distinzione tra bisessualità e asessualità. Pochi anni dopo, Paola Nurius pubblica lo studio Mental Health Implications of Sexual Orientation, che indaga la relazione tra i diversi orientamenti sessuali e problematiche psicologiche come depressione e bassa autostima.

Nel 2000 nasce Haven for the Human Amoeba (HHA), un gruppo Yahoo che ha lo scopo di dare all’asessualità un significato più completo. 

Questi sono gli anni in cui fioriscono altri forum dedicati agli asessuali, pagine web e siti dedicati alle persone asessuali e all’asessualità, come The Asexual Visibility and Education Network (AVEN) che riporta le testimonianze di persone asessuali e ha una ricchissima pagina sui dubbi legati all’asessualità, in cui si cerca di rispondere a questioni come:

  • Cosa vuol dire essere una persona asessuale?
  • Come si fa a capire se si è asessuali?
  • Perché c’è bisogno di una comunità asessuale?
  • Gli asessuali si masturbano?

È il 2015 e Anthony Bogaert, nella ricerca Toward a Conceptual Understanding of Asexuality pone l’accento sulla definizione di asessuale in relazione all’orientamento sessuale e sottolinea come, sebbene la persona asessuale non provi desiderio sessuale, possa identificarsi anche come:

  • omoromantica
  • eteroromantica
  • biromantica
  • panromantica (prova attrazione indipendentemente da sesso e identità di genere)
  • aromantica (non sperimenta né ricerca una forma di amore romantico verso il partner o, più in generale, verso gli altri). 

Specifichiamo che il termine aromantico non indica un orientamento sessuale, ma un orientamento attinente alla sfera delle relazioni. Proprio in questo è una differenza tra asessuale e aromantico, sebbene la persona asessuale possa anche non provare attrazione romantica.

Il lavoro di Bogaert è molto importante perché permette di distinguere l’asessualità dalla mancanza di libido (gli aspetti biologici dell’asessualità non interessano le funzioni fisiologiche sessuali) e non interpretare più come una patologia l’essere asessuali. 

L’asessualità è una patologia?

Se per molto tempo si è dibattuto se l’asessualità fosse un disturbo o no, dal 2013 nel DSM-5(il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi mentali), l’asessualità viene differenziata da disturbi che interessano la sfera sessuale come il disordine ipoattivo del desiderio sessuale (HSDD). Nel manuale si legge:

“Se una mancanza di desiderio sessuale per tutta la vita è meglio spiegata dalla propria autoidentificazione come asessuale, allora non verrebbe fatta una diagnosi di interesse/disturbo dell'eccitazione sessuale femminile. […] Se il basso desiderio dell'uomo è spiegato dall'autoidentificazione come asessuale, allora non viene fatta una diagnosi di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo maschile.”

L’asessualità è uno degli orientamenti sessuali e, nello specifico, è quello di chi non prova attrazione sessuale. Si può quindi affermare che non si tratta di una patologia

L’orientamento sessuale è l'attrazione emozionale, romantica o sessuale che una persona può provare verso individui di sesso opposto, dello stesso sesso o di entrambi i sessi. Altri orientamenti sessuali sono:

Una persona asessuale:

  • non prova attrazione sessuale
  • ha dei bisogni emotivi
  • può provare attrazione verso gli altri
  • può eccitarsi
  • può avere comportamenti sessuali (alcuni asessuali hanno rapporti sessuali).

Non si può assolutamente parlare di sintomi o cause di asessualità perché, lo sottolineiamo ancora, l’asessualità non è una patologia. Le persone asessuali non hanno dei traumi pregressi, repulsione o paura per sesso e amore

L'asessualità non è sinonimo di bassa libido, che invece può essere causata da problemi di salute di carattere medico o psicologico (si parla in questo caso, come abbiamo visto, di disturbo da desiderio sessuale ipoattivo), né la repressione dei desideri sessuali di un individuo. Dunque asessualità e iposessualità non sono sinonimi.

C’è poi da fare un’ulteriore puntualizzazione sulla differenza tra “asessuale” e “asessuato”, in quanto la seconda definizione indica le persone “Senza sesso, privo delle (o di alcune) caratteristiche del sesso” come ci suggerisce Treccani.

Inoltre, la mancanza di attrazione sessuale non implica la mancanza di esperienze di eccitazione sessuale, dato che le capacità di lubrificazione vaginale e di erezione sono presenti. 

Diverso è il tema della relazione con i disturbi depressivi e gli stati ansiosi, fino ad arrivare a studi che mettono in relazione la sindrome di Asperger con l’asessualità che, talvolta, può essere presente.

non avere desideri sessuali uomini asessuali
Amine _BMZ_ - Pexels

Le persone asessuali possono provare desiderio sessuale?

Sebbene ci sia la mancanza di attrazione sessuale, le persone asessuali possono provare:

  • desiderio sessuale primario: cioè il desiderio di intraprendere un’attività sessuale per provare piacere
  • desiderio sessuale secondario: ovvero la volontà di intraprendere un’attività sessuale per curiosità, per costruire un legame emotivo, per avere dei figli.

Molte persone asessuali possono anche avere un’attività sessuale: non solo il sesso, ma anche altre attività, come l‘autoerotismo o alcuni preliminari. Le persone asessuali hanno relazioni, si innamorano, provano emozioni, si baciano e possono vivere in coppia sessuale-asessuale.

Le sotto-identità dell’orientamento asessuale

Poiché siamo tutti diversi, molte persone asessuali non si identificano nella grande “etichetta” dell’asessualità e, per questo, si preferisce parlare di spettro dell’asessualità

Possono esserci persone che si definiscono:

  • gray asessuale: provano attrazione sessuale solo in alcuni periodi e possono avere un/una partner asessuale
  • allosessuali: fanno sesso e possono avere relazioni anche con asessuali
  • demisessuali: provano attrazione sessuale (solitamente quella secondaria) solo con persone con cui hanno una forte connessione emotiva e attrazione mentale
  • aromantiche: non hanno interesse per i legami romantici
  • autosessuali: provano attrazione solo per loro stessi e preferiscono praticare solo la masturbazione.

Non c’è una vera e propria classificazione scientifica, né un metodo scientifico che suggerisce “come riconoscere un asessuale”. Si può amare un asessuale e provare attrazione fisica e mentale. 

Soprattutto, si può parlare di differenti caratteristiche della persona asessuale non facendo dell’asessualità una fonte di discriminazione. Per ricapitolare e fare chiarezza, una persona asessuale può: 

  • essere un individuo asessuale e aromantico
  • vivere un’asessualità grigia
  • essere una persona asessuale e demisessuale 
  • essere asessuale o demisessuale
  • avere un orientamento pansessuale e asessuale
  • essere un individuo asessuale romantico
  • essere asessuale e biromantico
  • essere una persona asessuale e omoromantica.

La sexual fluidity

Le definizioni sono dei contenitori che ci aiutano a chiarire le idee ma, poiché ogni essere umano è unico e irripetibile e la sessualità comprende un insieme di bisogni, desideri, di interessi e attrazione diversi per ognuno, è opportuno iniziare a considerare la sexual fluidity, cioè la capacità di essere flessibili nell’identità sessuale.

In quanto esseri umani sessuati, tutti abbiamo la capacità di provare attrazione per nessuno o tutti i generi, indipendentemente dall'orientamento sessuale in cui ci riconosciamo. Ciò implica la possibilità di sperimentare dei cambiamenti nella propria sessualità, sia nel proprio orientamento che nell’identità sessuale.

L’esistenza di fluidità sessuale non significa però che il genere o che l’orientamento sessuale non esista: essa indica che l’identità di genere o l’orientamento sessuale non prevedano una rigidità nelle scelte e nei desideri che un individuo può sperimentare nel corso della sua vita. 

Asessualità, aromanticismo e agender, ad esempio, saranno solo alcune delle sfumature possibili della vita sessuale di una persona.

non provare attrazione fisica donna asessuale
Dmitriy Ganin - Pexels

Quando è necessario un supporto psicologico?

La sessualità è un aspetto molto importante nella vita di ogni persona e, indipendentemente da come viene vissuta e dalle scelte di ciascuno, un percorso psicologico può essere utile per molte ragioni. Si può sentire, tra le altre cose, l’esigenza di:

  • esplorare le proprie emozioni per comprendere meglio, ad esempio, come ci si sente ad essere asessuali in una società in cui sono ancora radicati molti pregiudizi sull’asessualità
  • esprimere e chiarire i propri dubbi su asessualità e vita sessuale
  • affrontare la propria asessualità decidendo di fare coming out e ricevere sostegno
  • affrontare le conseguenze psicologiche che gli stereotipi sull’asessualità e gli stereotipi di genere possono provocare
  • imparare a gestire ansia, problematiche legate all’autostima, problemi di coppia

Un terapeuta esperto in problematiche legate alla sessualità, all’identità sessuale e di genere (come la disforia di genere) potrà guidare la persona attraverso un percorso che tenga conto di esigenze, unicità e della fase di vita in cui si trova in quel preciso momento (pensiamo cosa può provare, ad esempio, un adolescente asessuale).

L’obiettivo è far sì che l’esperienza sessuale, qualsiasi sia il modo in cui si sceglie di viverla, possa essere vissuta come soddisfacente e serena. 

Abbracciare ogni diversità e pensarla come ricchezza

Con una rapida ricerca sul web si possono trovare numerosi test sull’asessualità, ma sarebbe estremamente riduttivo circoscrivere le inclinazioni sessuali utilizzando punteggi più o meno basati su biologia o genetica. Probabilmente, è anche superfluo chiedersi se asessuali si nasce o si diventa.

La cosa più importante è che le persone asessuali esistono, così come esistono tanti altri tipi di persone con orientamenti sessuali differenti. Che le discriminazioni sugli asessuali (o su altri orientamenti o identità di genere, pensando alla transfobia) sono nocive per il benessere personale e dell’intera comunità.

Apertura, tolleranza e genuino interesse verso la persona (e non verso il suo orientamento sessuale) sono cose di gran lunga più importanti. Una persona asessuale può subire lo stigma del pregiudizio, pensare che essere asessuale fa soffrire tanto da desiderare di cambiare la propria natura o dover rinunciare ai propri diritti.

Anche per affrontare temi come i diritti e l’educazione all'affettività e alla sessualità, è stata istituita la Giornata internazionale dell’asessualità, che si svolge il 6 aprile di ogni anno. Si stima che la percentuale di asessuali nel mondo arrivi al 10% e che, con le debite proporzioni, gli asessuali in Italia siano fino a 6 milioni.

La comunità asessuale ha un forum molto ricco e sono numerosi i siti web dedicati all’asessualità, in cui vengono incoraggiati lo scambio, il confronto e il dibattito. 

Se però si sente il bisogno di gestire in modo diverso il tema dell’asessualità (che si tratti dell’orientamento personale o di quello della persona che si ha accanto) uno psicologo online di Unobravo, selezionato per rispondere a queste specifiche esigenze tra più di 6.000 esperti qualificati, potrà essere di grande aiuto. 

Per incontrare l’Unobravo più adatto alle proprie esigenze basterà compilare un breve questionario e svolgere il primo colloquio conoscitivo gratuito, per poter decidere con più consapevolezza di iniziare una terapia psicologica.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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