Salute mentale
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L'anedonia: cos’è, sintomi e cause

L'anedonia: cos’è, sintomi e cause
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Tania Catasso
Redazione
Psicologa ad orientamento Analitico Transazionale
Unobravo
Pubblicato il
19.7.2023

Il sesso, le relazioni, il cibo, le esperienze sensoriali: di solito questi elementi sono fonte di piacere per tutti. A volte però, le esperienze che viviamo non ci danno soddisfazione né appagamento. 

Perché questo accade e quando possiamo considerare questo mancato appagamento all’interno di un quadro patologico? Lo scopriamo in questo articolo dedicato all’anedonia, in cui approfondiremo il suo significato, sintomi e possibili cure.

Il significato di anedonia

Per cercare di capire meglio cos'è l’anedonia, partiamo dalla sua etimologia, che ha origine dal greco an “non” e hedone “piacere”. La definizione del dizionario Treccani la spiega come “Incapacità di provare piacere, con appiattimento affettivo e dell'emotività. [...] 

Il termine viene esteso a contesti in cui il senso di gratificazione coinvolge ricompense di tipo psicologico, quali la soddisfazione per una promozione sul lavoro o il senso di affetto derivante da una situazione sentimentale.”

Sul significato dell’anedonia, Treccani prosegue:  “...è tipica di molte patologie psichiche, quali la depressione, la schizofrenia, alcuni disturbi del tono dell’umore con manifestazioni psicotiche, alcuni disturbi pervasivi dello sviluppo, le demenze e talvolta l’abuso di sostanze stupefacenti.”

Il significato medico di anedonia deriva dalle teorie dello psicologo Théodule-Armand Ribot che la definì come “l'incapacità patologica di percepire piacere in ogni sua forma”. Si parla di anedonia come malattia perché essa si riscontra in molte condizioni mediche: 

perdere interesse per tutto
Karolina Grabowska - Pexels

Anedonia cerebrale: i processi neurobiologici e neuropsicologici 

Tutt’oggi non sono ben chiari tutti i meccanismi alla base dell’anedonia. Pare che si possa mettere in relazione con le disfunzioni dopaminergiche e al loro legame con fattori genetici, culturali e sociali, ambientali.

Il piacere attiva processi neurologici e chimici legati alla ricompensa, che nel soggetto anedonico sono deficitarie a causa di interferenze nei meccanismi neurali. Uno studio ha dimostrato come l’anedonia, accanto ad un’aumentata reattività allo stress, rappresenti il più importante candidato per assurgere al ruolo di endofenotipo psicopatologico della depressione maggiore.

Differenze tra abulia, apatia e anedonia

La definizione del DSM-5 di anedonia è quella di un “diminuito interesse o piacere in risposta a stimoli precedentemente percepiti come gratificanti in una fase pre morbosa". Ma quali sono le differenze tra anedonia e apatia e tra anedonia e abulia?

L’apatia viene definita come la perdita o la riduzione della motivazione rispetto a uno stato precedente, associato a un'alterazione:

  • dei comportamenti diretti a uno scopo
  • delle funzioni cognitive 
  • dell’emotività. 

In altre parole, le persone apatiche hanno difficoltà nell’intraprendere nuovi comportamenti e mancano di spirito di iniziativa. 

L’abulia rappresenta l’incapacità di prendere decisioni, di iniziare o portare a termine un’azione anche quando questa è desiderata, in rapporto a eventi quotidiani e apparentemente banali. 

L’anedonia, come abbiamo visto, è invece una marcata e persistente riduzione di interesse o piacere per la maggior parte delle attività di vita quotidiana.

Anedonia: come riconoscerla e quali le possibili cause

L’anedonia influenza la volontà ma anche il carattere della persona, infatti, per alcune persone, viene riferita a una condizione o uno stato psicopatologico “discreto”, per altri è un tratto di personalità.

Essa può limitare l’energia e appiattire certe emozioni, minando anche le attività di ogni giorno. Come capire se si soffre di anedonia? Alcuni dei sintomi dell’anedonia sono:

  • la rabbia e l’irritabilità 
  • la malinconia, la noia e la tristezza
  • l’indifferenza per ciò che accade intorno
  • la tendenza a isolarsi.

Secondo la sua definizione scientifica, l’anedonia è un sintomo che si riscontra in alcuni disturbi psichici come: distimia, ciclotimia, disturbo bordeline, disturbo bipolare, oltre a quelli già citati.

anedonia e depressione
David Fagundes - Pexels

Anedonia e depressione

Le principali differenze tra anedonia e depressione sono costituite dal fatto che essa può essere un sintomo del disturbo depressivo e che può presentarsi anedonia senza depressione. Molto importante per il professionista è fare una buona diagnosi differenziale, avvalendosi anche di strumenti specifici come i test sulla depressione.

Nei casi di paziente depresso con anedonia, la persona sperimenta mancanza di piacere o interesse verso attività che precedentemente erano considerate gratificanti. Chi soffre di depressione anedonica può vivere inoltre una perdita di interesse verso la vita sociale e la sensazione di sentirsi distaccato dal mondo.

L’anedonia è presente in molte forme di depressione, ma nella depressione atipica si manifesta in modo particolare. L’umore infatti può risollevarsi in risposta ad eventi positivi o diventare eutimico, anche per tempi prolungati. La capacità di provare piacere quindi non viene del tutto persa nella depressione con caratteristiche atipiche.

L’anedonia, quando è sintomo di depressione, può essere trattata con psicofarmaci e psicoterapia, che può aiutare a comprendere le cause del problema e a sviluppare nuove strategie per affrontarlo. Anche interventi di pet therapy in combinazione con la psicoterapia possono essere d'aiuto.

Anedonia e invecchiamento nel paziente con depressione

L'anedonia può avere un impatto significativo sul paziente anziano con depressione. L'invecchiamento, da solo, non causa necessariamente l'anedonia, ma essa è un fattore importante da considerare in quanto le persone anziane possono affrontare una serie di sfide che potrebbero contribuire all'insorgenza o all'aggravamento dell'anedonia. 

Ci sono diversi fattori di rischio che possono influenzare l'anedonia nel paziente anedonico anziano con depressione: 

  • ridotta funzionalità fisica
  • solitudine e isolamento sociale
  • eventi di vita stressanti come la perdita di indipendenza
  • il pensionamento
  • la malattia o il lutto
  • patologie mediche come la presenza di dolore cronico o problemi di salute fisica.

Anedonia, attacchi di panico e ansia

Nei momenti di ansia intensa o durante un attacco di panico, l'individuo può provare una svalutazione delle attività piacevoli e una mancanza di motivazione per parteciparvi. Questa condizione può contribuire a un circolo vizioso in cui l'anedonia alimenta l'ansia e viceversa

Le cause dell'anedonia nei disturbi d'ansia possono essere complesse e influenzate da diversi fattori: la risposta di ansia e paura costante può influire sui livelli di neurotrasmettitori nel cervello, come serotonina e dopamina, che sono collegati al sistema di ricompensa e piacere. 

Inoltre, l'anedonia può derivare dalla focalizzazione eccessiva sull'ansia stessa, con l'individuo che si preoccupa così tanto dei sintomi ansiosi da perdere interesse per le attività che solitamente gli piacevano.

Uno studio ha ipotizzato che l’anedonia possa spiegare come mai l’ansia si trasformi in depressione. Le persone con ansia infatti possono via via sperimentare una diminuzione del piacere nelle attività che provocano ansia, arrivando a sviluppare anche altri sintomi di tipo depressivo.

anedonia e sesso
Alex Green - Pexels

Anedonia e disturbi della sfera sessuale

I disturbi della sessualità sono molto comuni tra le persone che soffrono di depressione e possono essere causati da molti fattori, tra cui l'anedonia. Infatti, la mancanza di piacere o di interesse verso le attività sessuali può portare a una riduzione dei desideri sessuali, alla difficoltà di raggiungere l'orgasmo o all’anorgasmia, o ancora alla riduzione dell'intensità del piacere. 

Questi sintomi possono influire negativamente sulla qualità della vita sessuale delle persone e sulla loro vita di coppia. La causa dell'anedonia sessuale può essere legata a molti fattori, tra cui la depressione, l'ansia o uno stress prolungato e l'assunzione di farmaci antidepressivi. Inoltre, alcuni fattori fisici come l'invecchiamento, le malattie croniche e le lesioni spinali possono influire sulla funzione sessuale.

Anedonia sociale nell'autismo

Il disturbo dello spettro autistico (che include anche la sindrome di Asperger) influenza la capacità di comunicazione, di socializzazione e di comportamento delle persone. Può manifestarsi in modo diverso da persona a persona, ma in genere si caratterizza per la presenza di difficoltà di relazione con gli altri, insieme a comportamenti e interessi ristretti e ripetitivi.

L'anedonia è un sintomo che può essere presente tra le persone con autismo; in questi disturbi si parla di anedonia sociale, che si caratterizza per la difficoltà di provare piacere o interesse verso attività sociali come per esempio incontrare amici, partecipare a feste o eventi, fare nuove conoscenze, partecipare a conversazioni o attività di gruppo. 

Anedonia nel disturbo bipolare 

Il disturbo bipolare, caratterizzato da episodi alternati di mania e depressione, può causare una vasta gamma di sintomi debilitanti, tra cui l'anedonia; l'anedonia nel disturbo bipolare è un sintomo chiave, che può verificarsi sia durante i periodi di depressione che durante i periodi di mania. 

Durante un episodio depressivo, l'anedonia può rendere difficile godersi le attività che in passato procuravano piacere, come socializzare, praticare hobby o dedicarsi a interessi personali. 

Durante un episodio maniacale, l'anedonia può manifestarsi come una svalutazione delle attività che normalmente portavano eccitazione o piacere. Inoltre, l'anedonia può essere influenzata da fattori psicologici come l'incapacità di provare gioia a causa dei sintomi depressivi o di mania.

Anedonia e schizofrenia

L’anedonia è poi uno dei sintomi più debilitanti associati alla schizofrenia ed è legata alla valutazione del piacere anticipatorio (anedonia anticipatoria), ovvero il piacere che ci aspettiamo o prevediamo che derivi da eventi futuri. 

Una ricerca ha messo in luce che le persone affette da schizofrenia, se intervistate su attività o situazioni attese come piacevoli dalla maggior parte delle persone (per esempio buon cibo, attività ricreative, interazioni sociali), riferiscono di derivare minore piacere da questi tipi di attività rispetto a quanto riferiscono coloro che non soffrono di questo disturbo. 

Tuttavia, come riporta la ricerca di D. E. Gard e il suo team, quando effettivamente si offrono loro attività piacevoli, come la visione di un film oppure una bevanda gustosa, il piacere che gli individui con schizofrenia riferiscono di provare è pari a quello di persone sane. 

Pertanto, il deficit da anedonia nella schizofrenia pare riguardare il piacere anticipatorio e non l'effettiva esperienza del piacere esperito nel qui e ora.

anedonia e dipendenze
Cottonbro Studio - Pexels

Anedonia e uso di sostanze

L'anedonia può svolgere un ruolo importante nello sviluppo delle dipendenze in quanto, le persone che sperimentano un persistente senso di piacere ridotto o mancanza di interesse, possono cercare vie alternative per ottenere gratificazione.

É possibile però che l’abuso di sostanze non sia solo una conseguenza, ma anche una causa dell’anedonia. Ciò può portare a un circolo vizioso in cui l'anedonia alimenta la dipendenza e la dipendenza accentua l'anedonia.

In uno studio ad esempio è stato osservato come l’abuso di cannabis rendesse quattro volte più probabile di avere sintomi depressivi e di sperimentare ideazione suicidaria e anedonia.

Così come l’anedonia da cannabis, è possibile che si manifesti anche l’anedonia da cocaina o da altre sostanze, o ancora l’anedonia da gioco d'azzardo nel caso si tratti di dipendenze comportamentali. 

Anedonia e test diagnostici

Attualmente, non esistono test diagnostici specifici per l'anedonia come singolo sintomo, poiché viene generalmente inserita in una valutazione più ampia dei sintomi e dei disturbi psicologici. 

Tuttavia, ci sono diverse scale di valutazione che possono essere utilizzate come strumenti per valutare la gravità dell'anedonia e il suo impatto sulla vita quotidiana. Di seguito sono elencati alcuni esempi di scale di valutazione comunemente utilizzate: 

Queste scale di valutazione possono essere utilizzate dai professionisti della salute mentale come parte di una valutazione completa dei sintomi e dei disturbi psicologici, inclusa l'anedonia. 

È importante ricordare che la valutazione clinica da parte di un professionista esperto rimane fondamentale per una diagnosi accurata e una valutazione adeguata dell'anedonia.

cura anedonia
Shvets Production - Pexels

La voce dei pazienti: testimonianze di chi affronta l'anedonia 

Come professionisti della salute mentale, ascoltiamo le testimonianze coraggiose di pazienti che hanno lottato contro il senso di vuoto emotivo e hanno cercato di riconquistare il piacere nella vita. 

Attraverso le loro esperienze, alcune delle quali parlano di demotivazione, noia, incapacità di trarre divertimento, scopriamo come l'anedonia possa toccare ogni aspetto della vita quotidiana. 

Alcuni descrivono l’atteggiamento anedonico come difesa, che a volte sfocia nel ritiro sociale, altri parlano del loro stato anedonico lamentando la scomparsa delle emozioni positive che una volta li facevano sorridere. 

Queste testimonianze ci offrono uno sguardo intimo sulla realtà dell'anedonia e su come essa possa influire sul benessere emotivo e sulla qualità della vita.

Anedonia: come uscirne

Di anedonia si guarisce? La cura dell’anedonia può richiedere tempo e un approccio terapeutico individualizzato che potrebbe includere psicoterapia e psicofarmaci. Non esiste una soluzione universale, poiché le cause e le esperienze dell'anedonia possono variare da persona a persona. Tuttavia, ci sono diversi approcci psicoterapeutici per affrontare l'anedonia, come 

Inoltre, può essere utile partecipare a gruppi di supporto, lavorare su abilità di comunicazione e connettersi con gli altri perché può aiutare a ridurre l'isolamento e a riacquistare il piacere nelle relazioni interpersonali. 

È importante sottolineare che la scelta delle terapie dipenderà dalle esigenze individuali e dovrebbe essere discussa con un professionista della salute mentale. Una valutazione accurata da parte di un professionista esperto è fondamentale per determinare la causa sottostante dell'anedonia e per sviluppare un piano di trattamento personalizzato.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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