Le persone altamente sensibili (PAS) rappresentano una fascia di individui che possiedono una sensibilità più accentuata rispetto alla media della popolazione. Questa caratteristica, definita scientificamente come Sensory Processing Sensitivity (SPS), implica una maggiore profondità di elaborazione delle informazioni sensoriali, emotive e sociali.
Essere altamente sensibili non è una patologia ma un tratto della personalità che può influenzare vari aspetti della vita quotidiana.
In questo articolo cercheremo di far luce sulle caratteristiche di questo tratto e proveremo a esporre criticamente come la SPS si relaziona ad altre teorie. Verranno inoltre affrontati i problemi di misurazione del costrutto e le sue caratteristiche (ad esempio, se è un tratto continuo o categorico).
Verranno approfondite la sua relazione con tipologie di temperamento e tratti di personalità, l'eziologia e i meccanismi neurobiologici sottostanti, e le relazioni con lo sviluppo tipico e atipico, inclusi i disturbi mentali e sensoriali.
Chi sono le persone altamente sensibili?
Tra le caratteristiche delle persone altamente sensibili c’è una percezione accentuata degli stimoli esterni e interni. Tali stimoli possono essere fisici come suoni, luci e odori, oppure emotivi, come i sentimenti degli altri e le dinamiche sociali.
Le PAS tendono a riflettere profondamente sulle loro esperienze e a provare emozioni in modo più intenso e duraturo.
La Sensory Processing Sensitivity è un tratto comune, ereditabile e conservato evolutivamente, che descrive le differenze interindividuali nella sensibilità agli stimoli ambientali sia negativi che positivi.
La teoria della sensibilità ambientale
Per sopravvivere e prosperare sul pianeta terra, è essenziale che tutti gli organismi utilizzino le risorse ambientali, come il cibo e il supporto sociale. Gli animali e gli esseri umani sono programmati per percepire, elaborare, reagire e adattarsi a specifici elementi sociali e fisici dell'ambiente, sia positivi che negativi, al fine di potersi riprodurre e mantenere in vita la specie.
È interessante notare che esistono sostanziali differenze interindividuali nella sensibilità e nella reattività all'ambiente, sia negli animali che negli esseri umani. Alcuni sono molto più sensibili e reattivi rispetto ad altri, in quanto il metodo di processamento dell’informazione passa attraverso differenti correlati neurobiologici.
Tra le popolazioni, si osserva un continuum che va da una bassa a un'alta sensibilità all'ambiente. Negli ultimi anni, la Sensory Processing Sensitivity, che descrive le differenze interindividuali nella sensibilità alle esperienze, e che è iniziata come un argomento poco conosciuto 20 anni fa, è diventata una componente molto discussa della teoria della sensibilità ambientale.
“Sensibilità ambientale” è un termine ombrello per le teorie che spiegano le differenze individuali nella capacità di registrare ed elaborare gli stimoli ambientali (Pluess, 2015). Questo concetto include le teorie:
- della Suscettibilità Differenziale (Belsky, 1997; Belsky e Pluess, 2009)
- della Sensibilità Biologica al Contesto (Ellis e Boyce, 2011)
- della Sensory Processing Sensitivity (Aron e Aron, 1997).
Tutte queste teorie affermano che gli individui differiscono nella loro sensibilità sia ad ambienti ostili che di comfort.

La Sensory Processing Sensitivity
La Sensory Processing Sensitivity comporta:
- una maggiore profondità nell'elaborazione delle informazioni
- una aumentata reattività emotiva ed empatia
- una maggiore consapevolezza delle sottigliezze ambientali
- una facilità di sovrastimolazione.
Nella pubblicazione The Highly Sensitive Child ( Aron et al, 2002) SPS e la qualità dell'ambiente ha rilevato un'interazione tra l'ambiente genitoriale e la SPS, tale per cui gli adulti con alta SPS che hanno riportato un'infanzia infelice avevano punteggi più alti in emotività negativa e introversione sociale, mentre gli adulti con alta SPS che hanno riportato un'infanzia felice non differivano molto dalla popolazione più ampia di adulti non altamente sensibili in questi tratti.
Inoltre, sempre in riferimento alla pubblicazione sopra citata, che negli adulti la SPS modera l'effetto delle cure genitoriali sui sintomi depressivi. Gli individui con punteggi elevati di SPS riportavano i punteggi più alti di depressione quando la cura genitoriale era bassa, mentre i punteggi di depressione non erano correlati alla SPS quando la percezione della competenza genitoriale era alta.
La ricerca di Elaine Aron
Il concetto di alta sensibilità è stato ampiamente esplorato dalla psicologa americana Elaine Aron, che negli anni '90 ha coniato il termine Highly Sensitive Person (HSP). La sua ricerca ha dimostrato che circa il 15-20% della popolazione possiede questo tratto distintivo.
Aron ha identificato quattro caratteristiche principali delle persone altamente sensibili, riassunte nell'acronimo DOES:
- Depth of processing (profondità di elaborazione)
- Overstimulation (sovrastimolazione)
- Emotional reactivity and empathy (reattività emotiva ed empatia)
- Sensitivity to subtleties (sensibilità alle sottigliezze).
Queste caratteristiche rendono le persone altamente sensibili particolarmente attente ai dettagli e ai cambiamenti nell'ambiente circostante, ma possono anche causare stress e affaticamento in situazioni di sovraccarico sensoriale.
Nel questionario che generalmente viene somministrato alle persone che hanno un sospetto di PAS, vi sono domande relative la reattività alla caffeina, alle stimolazioni luminose, la tolleranza al rumore e allo stress percepito relativo le aspettative e le richieste altrui.
Nell’ultimo costrutto si evince come l’ansia possa essere un sintomo con una certa dimensione e peso emotivo nella vita di queste persone.
Risorse e fattori di rischio psicologici delle persone altamente sensibili
Le persone altamente sensibili possono godere di numerose risorse psicologiche, come una grande capacità di empatia, una ricca vita interiore e un'attenzione ai dettagli che può portare a un'elevata creatività.
Malgrado tutto, queste qualità possono anche comportare alcuni fattori di rischio. Le PAS sono più suscettibili allo stress, all'ansia e alla depressione, soprattutto quando sono esposte a situazioni di conflitto o ambienti sovrastimolanti.
Nel momento in cui l’ambiente richiede lo svolgimento di più compiti alla volta, la persona altamente sensibile potrebbe avere un vissuto altamente stressante in quanto la sua capacità di rielaborazione richiede un tempo maggiore.

Persone altamente sensibili e amore
Nel contesto delle relazioni affettive, le persone altamente sensibili possono vivere esperienze molto intense e profonde. Possono essere partner attenti e premurosi, capaci di comprendere i bisogni emotivi degli altri.
Tuttavia, questa stessa sensibilità può renderli vulnerabili a ferite emotive e difficoltà nel gestire i conflitti. Le persone altamente sensibili infatti processano le emozioni in profondità e spesso sono molto disponibili con gli altri, mettendo in questo modo le loro esigenze in secondo piano.
Persone altamente sensibili e narcisisti
Un'altra dinamica interessante riguarda l'interazione tra persone altamente sensibili e individui con personalità narcisistica. Le PAS, per la loro naturale inclinazione all'empatia e al supporto, possono essere attratte da persone narcisiste, che tendono a manipolare e a sfruttare gli altri per soddisfare i propri bisogni.
Questa combinazione può risultare particolarmente problematica, poiché la PAS potrebbe ritrovarsi in una relazione disfunzionale e sentirsi costantemente inadeguata o sfruttata. Il narcisista riesce a manipolare piuttosto facilmente una persona altamente sensibile e, finché vi è un equilibrio nella relazione, entrambe possono godere di alcuni vantaggi psicologici.
Nel momento in cui la personalità narcisista eccede nelle richieste di attenzione, egocentrismo e autoreferenzialità, vi è uno sbilanciamento nella coppia e la persona sensibile rischia di soccombere a tali stimoli.
Esiste una terapia per le persone altamente sensibili?
Non esiste una terapia specifica esclusivamente per le persone altamente sensibili, ma diversi approcci terapeutici integrati possono essere utili per gestire l'ipersensibilità e migliorare la qualità della vita.
La terapia cognitivo-comportamentale può aiutare le PAS a riconoscere e modificare i pensieri negativi e le reazioni emotive disfunzionali. Può essere poi utilizzata la tecnica della mindfulness, in quanto permette di sviluppare una maggiore consapevolezza e accettazione delle proprie emozioni, riducendo così lo stress e l'ansia.
Persone altamente sensibili: consigli per gestire l’ipersensibilità
Le persone altamente sensibili possono adottare diverse strategie per gestire la loro ipersensibilità e migliorare il loro benessere. Il primo passo è quello di riconoscere e accettare la propria sensibilità come una risorsa e non come una fragilità.
Avere uno spazio domestico tranquillo o un luogo sicuro dove poter decomprimere lo stress diventa fondamentale, in quanto l’accumulo degli stimoli porta le PAS a stati ansiosi o depressivi. All’interno di questo spazio si possono praticare tecniche di rilassamento come yoga, mindfulness e tecniche di respirazione.
È necessario poi imparare a dire di no e a proteggere il proprio spazio personale per evitare il sovraccarico emotivo. Nel delimitare i confini è inoltre funzionale imparare a chiedere aiuto creando una rete di supporto intorno a sé.
Libri e film sulle persone altamente sensibili
La letteratura e il cinema hanno spesso esplorato il tema dell'alta sensibilità, offrendo spunti di riflessione e rappresentazioni accurate di questa caratteristica. Tra i libri più significativi, si possono citare The Highly Sensitive Person di Elaine Aron, che è una guida fondamentale per comprendere e accettare l'alta sensibilità. Quiet: the power of introverts in a world that can't stop talking di Susan Cain, sebbene focalizzato sugli introversi, offre molti spunti rilevanti anche per le PAS. Infine, il libro di Rolf Sellin “Le persone sensibili hanno una marcia in più: Trasformare l'ipersensibilità da svantaggio a vantaggio” offre una nuova lettura dell’ipersensibilità, focalizzandosi sui possibili aspetti positivi che ne derivano.
Il cinema offre film come Il favoloso mondo di Amélie, dove vengono rappresentati personaggi con tratti di alta sensibilità, evidenziando sia le loro sfide che le loro meravigliose capacità di percezione ed empatia.
Altri film come Inside Out esplorano la complessità delle emozioni umane, offrendo un ritratto suggestivo di come le persone altamente sensibili possono vivere le loro esperienze interiori.
Essere una persona altamente sensibile comporta sfide uniche, ma anche una ricchezza di esperienze emotive e percettive. Comprendere e accettare questa caratteristica può portare a una vita più autentica e soddisfacente, arricchita dalla consapevolezza di sé e dalle profonde connessioni con gli altri.