Salute mentale

Evolvere senza rumore: le trasformazioni tra DSM-5 e DSM-5-TR

Evolvere senza rumore: le trasformazioni tra DSM-5 e DSM-5-TR
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Giada Petitt
Redazione
Psicologa ad orientamento Umanistico-Bioenergetico
Unobravo
Pubblicato il
13.10.2023

Nel vasto panorama della comprensione dei disturbi mentali, una nuova alba si leva all'orizzonte. Il passaggio dall'edizione DSM-5 alla nuova incarnazione, il DSM-5-TR, è un'importante evoluzione che aggiorna le mappe e ne traccia di nuove per esplorare i territori impervi della psiche umana.

Iniziamo il nostro viaggio con uno sguardo al recente passato, al DSM-5 quindi, che ha rappresentato una pietra miliare nella nostra classificazione dei disturbi mentali. Con criteri diagnostici più definiti e una terminologia aggiornata, nel 2013 il DSM-5 ha aperto le porte a un'analisi più approfondita dei disturbi mentali, fornendo ai professionisti della salute mentale gli strumenti necessari per affrontare sfide complesse e migliorare la precisione delle cure offerte ai pazienti.

Le differenze tra DSM-IV e DSM-V hanno riguardato principalmente:

  • l’eliminazione del sistema multiassiale
  • l’introduzione di nuove categorie diagnostiche
  • la riorganizzazione dei disturbi dello spettro autistico
  • nuovi criteri nella diagnosi del disturbo post-traumatico da stress e della schizofrenia
  • l’introduzione di nuovi disturbi, come quello da disregolazione dell’umore dirompente.

Il DSM-5-TR si presenta come una guida attendibile in un panorama complesso, apportando modifiche e miglioramenti che influenzeranno la nostra percezione della salute mentale. 

Questa edizione rivista introduce:

  • nuovi disturbi
  • una prospettiva dimensionale più sfumata
  • una terminologia più inclusiva.

In questo articolo, esploreremo le dimensioni di questa transizione, scrutando i dettagli delle modifiche e le implicazioni per la pratica clinica. È un'opportunità di crescita e di arricchimento per i professionisti della salute mentale, una chance per affinare la nostra comprensione e migliorare il benessere dei nostri pazienti.

Intraprenderemo questo viaggio tra le pagine del DSM-5, seguendo il percorso dalla sua nascita fino alle più recenti evoluzioni e scopriremo come questo manuale si sia trasformato in una guida fondamentale per la comprensione e la diagnosi dei disturbi mentali.

Un cammino che riconosce la complessità della mente umana e la costante ricerca di chiarezza anche nelle situazioni più difficili.

Le trasformazioni chiave tra DSM-5 e DSM-5-TR: un'analisi approfondita delle differenze diagnostiche

La quinta edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali  (DSM-5) ha rappresentato nell’ultimo decennio uno dei pilastri nella pratica clinica e nella ricerca psicologica, fornendo una guida essenziale per la valutazione e la diagnosi.

Tuttavia, il campo della salute mentale è in costante evoluzione e anche le psicopatologie mutano mano a mano che la società si trasforma: per rimanere all'avanguardia e farlo con rilevanza il DSM ha subito varie aggiunte negli anni. 

Questo ci porta all'edizione più recente, il DSM-5-TR, o Text Revision, un'interpretazione rivista del DSM-5 che mira a migliorare con precisione non solo l’inquadramento dei disturbi mentali, ma anche il linguaggio condiviso dalla comunità scientifica per raccontare questi disturbi.

Vale la pena ricordare che la distinzione tra una revisione del testo del DSM e una nuova edizione è fondamentale per comprendere come questo importante strumento evolva nel tempo. 

Una nuova edizione del DSM viene pubblicata quando si verificano progressi significativi nel campo della salute mentale, che giustificano la creazione di nuovi set di criteri diagnostici o la revisione sostanziale dei criteri e la rimozione di disturbi precedentemente inclusi.

Invece, una revisione del testo del DSM viene pubblicata quando si ritiene necessario apportare una serie di modifiche al testo che accompagna la descrizione dei disturbi e dei loro criteri, basate su nuove evidenze o sulla necessità di maggiore chiarezza

Nel caso del DSM-5,  dopo la sua pubblicazione nel 2013, sono state apportate negli anni correzioni occasionali al testo. Il DSM-5-TR raccoglie e apporta ulteriori revisioni, rappresentando una revisione sistematica del testo, basata sulla letteratura scientifica pubblicata nei dieci anni successivi allo sviluppo del DSM-5. 

Dalle statistiche sulla prevalenza alle caratteristiche associate, dallo sviluppo e il decorso ai fattori di rischio e prognosi ai marker diagnostici, il testo è stato ampiamente modificato e adeguato alle attuali scoperte scientifiche e alle nuove sfide nel campo della salute mentale.

 Il  volume, curato da oltre duecento esperti, offre una panoramica completa e aggiornata:

  • dei criteri diagnostici
  • dei sistemi di codifica
  • delle descrizioni dei disturbi. 

Tra le novità più significative del DSM-5-TR  emerge un crescente interesse per gli aspetti socioculturali, come evidenziato dall'inclusione di considerazioni relative agli effetti del razzismo e della discriminazione sui disturbi mentali. Questa scelta rappresenta un passo importante verso una comprensione più completa e inclusiva dei fattori che influenzano la salute mentale, riconoscendo l'importanza dei contesti sociali e culturali nell'analisi dei disturbi psicologici. 

Inoltre, si pone una notevole attenzione alle questioni legate al genere, promuovendo l'uso di un linguaggio inclusivo per riflettere in modo più accurato l'esperienza delle persone. La codifica dei disturbi nel DSM-5-TR segue la versione più recente dell'ICD-10-CM e sono stati introdotti nuovi specificatori per garantire una terminologia precisa, autentica e rispettosa delle diversità . 

Inoltre, sono stati inclusi oltre 50 aggiornamenti di codifica nuovi per DSM-5-TR, che coprono una vasta gamma di disturbi, compresi quelli legati all'intossicazione e all'astinenza da sostanze e altri disturbi. Questi cambiamenti mirano a fornire uno strumento di diagnosi più preciso e inclusivo per i professionisti della salute mentale.

Infine, è stata inclusa una sezione completamente nuova chiamata "Introduzione" e "Uso del Manuale". Questa aggiunta è stata pensata per fornire un supporto essenziale agli utenti del manuale, al fine di agevolare la comprensione e l'efficace utilizzo delle sue direttive e informazioni.

Aggiornamenti dei criteri diagnostici

Come accennato, uno dei cambiamenti più evidenti tra il DSM-5 e il DSM-5-TR riguarda l'aggiornamento di 70 criteri diagnostici per diversi disturbi mentali. Queste modifiche non sono state apportate alla leggera, ma sono il risultato di ricerche approfondite e di nuove scoperte nel campo della psicologia clinica. L'obiettivo principale di questi aggiornamenti è migliorare la precisione delle diagnosi, fornendo ai clinici strumenti più efficaci per identificare e trattare i pazienti.

Per esempio, sono stati rivisti i criteri per disturbi dell'umore come la depressione e il disturbo bipolare, tenendo conto delle variazioni individuali nella presentazione dei sintomi. Questa attenzione alla dimensionalità è un ulteriore passo nel riconoscere che i disturbi mentali possono manifestarsi in modi diversi da persona a persona.

Nuove aggiunte diagnostiche nel DSM-5-TR

Il DSM-5-TR ha introdotto anche alcuni nuovi disturbi che non erano presenti nella precedente edizione. 

È stato introdotto il Disturbo da Lutto Prolungato  (Prolonged Grief Disorder ) che è stato quindi riconosciuto come disturbo diagnosticabile in base ad anni di ricerca ed esperienza clinica. Si è scoperto che alcune persone vivono un dolore prolungato dopo la perdita di una persona cara, che persiste per almeno un anno o più.

Questo dolore è caratterizzato da un intenso desiderio o preoccupazione per i pensieri o i ricordi della persona deceduta, quasi ogni giorno dalla sua morte. Tali sintomi sono così gravi che compromettono la normale vita quotidiana dell'individuo. Inoltre, la durata e l'intensità di questa reazione al lutto superano chiaramente ciò che ci si aspetterebbe in base ai parametri sociali, culturali o religiosi dell'individuo.

Averlo aggiunto riconosce l'importanza di affrontare autenticamente il dolore prolungato associato alla perdita di una persona cara. La sua inclusione nel manuale riflette l'attenzione crescente alla salute mentale legata al lutto e offre ai clinici strumenti più efficaci per comprendere e trattare questa esperienza complessa.

Tuttavia, è importante sottolineare che la creazione della diagnosi di un disturbo del lutto prolungato non ha lo scopo di patologizzare la sofferenza in generale. Non si tratta di etichettare qualsiasi forma di dolore dopo la perdita come un disturbo. Al contrario, questa diagnosi è riservata a coloro il cui dolore è così intenso e invalidante da richiedere cure specializzate e specifiche.

È un modo per riconoscere e fornire supporto a coloro che stanno vivendo un dolore che va ben oltre la normale esperienza del lutto e che richiede un intervento terapeutico adeguato.

Inoltre, sono stati inclusi codici specifici per il comportamento suicidario e l'autolesionismo non suicidario, rendendoli disponibili per tutti i medici di qualsiasi disciplina, senza la necessità di effettuare ulteriori diagnosi. Questi codici consentono ai clinici di registrare e monitorare questi comportamenti senza la necessità di una diagnosi aggiuntiva, migliorando la gestione dei rischi associati a tali comportamenti nonché la prevenzione.

È stato inoltre reintegrato il Disturbo dell'umore non specificato, per quei casi in cui i sintomi dei pazienti non soddisfano completamente i criteri diagnostici né per il disturbo bipolare, né per il disturbo depressivo. Questa categoria diagnostica offre uno spazio per identificare e trattare i pazienti la cui presentazione clinica può essere complessa o non aderire strettamente ai criteri specifici di altri disturbi dell'umore.

In questo modo, i professionisti della salute mentale possono “personalizzare” le diagnosi per meglio adattarle alle singole esigenze dei pazienti, garantendo un trattamento mirato ed efficace.

Modifiche nella terminologia e nomenclatura

Il DSM-5-TR ha introdotto significative modifiche nella terminologia e nomenclatura per rispecchiare meglio le esperienze delle persone transgender, promuovendo un linguaggio più inclusivo e rispettoso. 

Questi cambiamenti non si limitano alle identità di genere, ma coinvolgono anche altre condizioni cliniche, come il passaggio da "disturbo dell'intelletto" a "disturbo dello sviluppo intellettuale" e da "disturbo di conversione" a "disturbo da sintomi neurologici funzionali". Inoltre, nel campo della psichiatria e della farmacologia, il termine "neurolettico" è stato sostituito con "antipsicotico". 

Queste modifiche riflettono un impegno per una comunicazione più precisa e una comprensione più approfondita nel campo della salute mentale, promuovendo una pratica clinica più sensibile alle esigenze delle persone e delle diverse condizioni cliniche.

L'Inclusività nel DSM-5-TR: terminologia sensibile e specificatori per la disforia di genere

Un aspetto fondamentale di queste nuove applicazioni è l'importanza dell'inclusività. Il DSM-5-TR enfatizza la necessità di rispettare e sostenere la varietà di identità di genere e orientamenti sessuali. 

Sono state apportate significative modifiche e nuove applicazioni legate alla disforia di genere, rispecchiando una crescente consapevolezza delle sfide e delle esperienze delle persone transgender e di genere diverso. Questi cambiamenti riflettono un impegno per una diagnosi e un trattamento più sensibili e inclusivi nei confronti delle identità di genere.

Una delle modifiche più evidenti è stata nell'adozione di una terminologia più sensibile alla cultura. Questo aspetto è fondamentale per garantire che il linguaggio utilizzato nei contesti clinici sia rispettoso delle identità di genere diverse e delle esperienze degli individui transgender. Ciò contribuisce a creare un ambiente terapeutico più accogliente e inclusivo.

Inoltre, il DSM-5-TR ha introdotto nuovi specificatori per la disforia di genere, consentendo ai professionisti della salute mentale di affinare ulteriormente la diagnosi. Questi specificatori tengono conto delle diverse sfumature delle esperienze transgender, riconoscendo che ciascun individuo può vivere la disforia di genere in modo unico.

Il cambiamento nei termini utilizzati è un aspetto importante. Per esempio, il passaggio dal termine “genere desiderato” a “genere sperimentato” o “genere vissuto” riflette meglio la natura fluida delle identità di genere e le esperienze individuali.

Mentre il termine "procedura medica cross-sex” è stato modificato in “procedura medica di conferma del genere” per riflettere meglio l'obiettivo principale di tali procedure, ovvero confermare l'identità di genere dell'individuo. Questo cambiamento mira a evitare un linguaggio che possa essere frainteso o stigmatizzante.

Inoltre, è stato adottato un approccio più inclusivo nel riferirsi alle assegnazioni di genere alla nascita. Invece di utilizzare i termini come maschio natale o femmina natale, ora si fa riferimento a maschio alla nascita o femmina alla nascita. 

Questa modifica riconosce la complessità delle esperienze di genere e la possibilità che l'assegnazione di genere alla nascita possa non essere definitiva per tutti. Ciò riflette una maggiore sensibilità alle diverse identità di genere e alle esperienze delle persone transgender.

In sintesi, le nuove applicazioni legate alla disforia di genere nel DSM-5-TR rappresentano un passo avanti nell'approccio alla diagnosi e alla cura, evidenziando una maggiore comprensione e sensibilità verso le esperienze delle persone transgender e di genere diverso. Ciò mira a garantire un supporto più adeguato e rispettoso per coloro che cercano assistenza nella loro transizione di genere e nelle sfide connesse all'identità di genere.

Semplificare la comprensione e la comunicazione: nuove denominazioni per i disturbi dell'intelletto e neurologici

In linea con i cambiamenti dei termini relativi all'identità di genere, il DSM-5-TR ha anche introdotto nuove denominazioni per altre condizioni e trattamenti. Per esempio, il “disturbo dell'intelletto” è stato rinominato “disturbo dello sviluppo intellettuale” per riflettere meglio la natura del disturbo e mettere in evidenza la sua relazione con lo sviluppo intellettuale. 

Inoltre, il “disturbo di conversione” è stato ridefinito come “disturbo da sintomi neurologici funzionali” per descrivere in modo più accurato la condizione e sottolineare l'origine funzionale dei sintomi neurologici. Queste modifiche di denominazione mirano a migliorare la comprensione e la diagnosi di queste condizioni cliniche, nonché a facilitare una comunicazione più efficace tra i professionisti della salute mentale.

Infine, nel campo della psichiatria e della farmacologia il termine “neurolettico” è stato rinominato come “Farmaco antipsicotico” se riferito al trattamento dei sintomi psicotici, mentre “medicinali antipsicotici o altri agenti bloccanti i recettori della dopamina” in riferimento alla classe farmacologica.

Questo cambiamento di denominazione è stato effettuato per riflettere in modo più accurato la funzione di tali farmaci nella gestione dei sintomi psicotici, piuttosto che riferirsi ai loro effetti sul sistema nervoso centrale. 

"Antipsicotico" è un termine più appropriato poiché suggerisce il loro ruolo principale nel trattamento dei disturbi psicotici e nella riduzione dei sintomi associati. Questo adattamento di terminologia mira a migliorare la comprensione e la comunicazione riguardo a questi farmaci nella pratica clinica e nella ricerca.

Riflessioni conclusive sul DSM-5: traguardi e sfide per la diagnosi

In questo affascinante percorso attraverso il passaggio dal DSM-5 al DSM-5-TR abbiamo testimoniato l'evoluzione continua della nostra comprensione dei disturbi mentali. Il DSM-5 ha gettato le basi, fornendo una mappa iniziale di questo territorio complesso.

Ora, con il DSM-5-TR, stiamo aprendo nuovi orizzonti, esplorando dettagli più sfumati e affrontando sfide più intricate per la diagnosi e il trattamento dei disturbi mentali.

Questo percorso riflette il costante impegno della comunità scientifica e dei professionisti della salute mentale nell'approfondire la nostra conoscenza delle menti umane. Mentre attraversiamo questa soglia verso l'era del DSM-5-TR, non possiamo fare a meno di essere eccitati dalle prospettive che si aprono davanti a noi. 

È un cammino che onora la complessità della mente umana e la determinazione di cercare chiarezza anche nelle situazioni più intricate. Questa nuova era del DSM-5-TR rappresenta un capitolo emozionante nella nostra esplorazione della psiche umana, un capitolo in cui possiamo aspettarci di scoprire sempre di più sulla natura umana e di migliorare la qualità della vita per coloro che affrontano disturbi mentali.

Bibliografia

  • American Psychiatric Association, 2013, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – Quinta edizione. DSM-5. Tr.it., Raffaello Cortina Editore
  • American Psychiatric Association, 2022, Diagnostic and statistical manual of mental disorders, 5th Edition, text revision
  • American Psychiatric Association, 2023, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, quinta edizione, Text Revision (DSM-5-TR). Raffaello Cortina Editore.

Bibliografia

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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