Forse sei già tornato alla tua quotidianità ma non dimenticare di dedicare qualche minuto a te e alla tua crescita. Sicuramente mi dirai: ma come? Faccio già tanti sforzi tra studio, confronto, supervisioni e terapia personale… Cosa dovrei fare ancora?
Hai ragione. Per questo ho pensato a un consiglio di lettura agile ma allo stesso tempo ricco, che possa accompagnarti ovunque vorrai.
Il libro che ti suggerisco per arricchire la tua estate è ormai un classico: si tratta de Il dono della terapia, di Irwin D. Yalom, edizioni BEAT.
Irwin D. Yalom
Yalom è uno degli psicoterapeuti e scrittori più noti al pubblico di specialisti e appassionati. Da oltre cinquant'anni, si dedica all’insegnamento e alla divulgazione della psicologia e della psicoterapia, in ambito scientifico e letterario.
È attualmente Professore emerito di Psichiatria all’Università di Stanford, in California.
Gli interessi di Yalom sono vastissimi e tutti coltivati con grande desiderio: dalla religione allo studio delle trasformazioni sociali, dai grandi temi della filosofia fino alle scienze mediche.
Le sue pubblicazioni sono dedicate prevalentemente al lavoro coi gruppi, al modello della psicoterapia esistenziale e al ruolo della relazione nella pratica clinica.
Da diversi anni, Yalom si è sperimentato anche nella narrativa: sicuramente avrai sentito parlare di libri come La cura Schopenhauer (2005), Le lacrime di Nietzsche (2006) o Sul lettino di Freud (2015).
Si tratta di romanzi avvincenti, nei quali Yalom ha infuso tutta la sua passione per la filosofia, la letteratura e la pratica clinica con i pazienti.
Il dono di Yalom
Tuttavia, il suggerimento di lettura che voglio darti in questo articolo è dedicato a un libro molto diverso dalle altre pubblicazioni di questo prolifico studioso.
Nel corso degli anni, fin dai tempi dell’università, hai passato molto tempo sui libri, leggendo saggi, polverosi manuali, corposi papers… perché dare spazio a un altro saggio?
Capisco le tue obiezioni ma Il dono della terapia è un libro che ti sorprenderà.
Yalom ha suddiviso il suo lavoro in 85 brevissimi capitoli, dedicati ciascuno a un aspetto diverso della sua esperienza di terapeuta. Ogni capitolo, lungo giusto un paio di pagine, entra “in punta di piedi” nella vita del lettore. Si tratta di piccole scene, riflessioni, spunti ed esperienze.
Come un anziano e saggio compagno di viaggio, Yalom ci offre quanto di più prezioso ci possa essere: la propria esperienza di tanti anni di lavoro come uomo e come terapeuta.
Abituati alla costante ricerca di nozioni, alla precisa conoscenza di manuali e modelli, spesso perdiamo di vista un dato fondamentale: non sono i libri che abbiamo studiato ad accogliere i nostri pazienti, ma i nostri gesti, il nostro sorriso, le nostre parole e il nostro ascolto.
Per farla breve, ci siamo noi, carichi di dubbi e incertezze, timori e aspettative.
Il valore dell’esperienza
Il grande valore di questo libro non va ricercato in una terminologia tecnica o accademica.
Non mi fraintendere: la penna di Yalom è davvero raffinata ed elegante e sembra che i suoi libri finiscano sempre troppo presto! Dove cercare allora questo valore?
Si tratta forse della perfetta dimostrazione di come applicare un protocollo nel lavoro coi pazienti? No, nemmeno lì si trova “l'oro” che Yalom ci offre.
Il “dono” che Yalom ha instillato in questo libro è il resoconto sincero, schietto e diretto di tanti anni di lavoro coi pazienti, fatto di inciampi, sorprese, soddisfazioni e sofferenze. Questa esperienza permette a Yalom di offrire piccoli suggerimenti, quasi sussurrati, per mettere al lavoro i giovani e meno giovani colleghi.
Il libro
Il dono della terapia è un saggio davvero sui generis: i molteplici suggerimenti, spunti ed episodi, sono raccolti allo scopo di parlare non al tecnico, ma all’essere umano che si accinge a incarnare la funzione di terapeuta.
Yalom, prima di rivolgersi al mero professionista, parla alla persona, enfatizzando la natura profondamente umana della psicoterapia.
Il libro è diviso in cinque sezioni:
- la prima è dedicata al rapporto tra clinico e paziente. Yalom in questa prima parte focalizza la propria attenzione sullo “stare”, valorizzando la presenza viva e presente di paziente e terapeuta
- la seconda si concentra sui grandi temi che emergono nel lavoro con i pazienti: la vita, la malattia e la morte, le separazioni, gli addii e i ricongiungimenti. Yalom offre in questa seconda parte delle profonde e interessanti riflessioni sul senso della vita e sulla libertà
- la terza sezione è dedicata alle problematiche di “ogni giorno” della vita di un terapeuta: la ricerca di un equilibrio tra i diversi ambiti della vita, la crescita personale, ambizioni e desideri legati al proprio lavoro
- la quarta parte mette al centro il suggestivo e affascinante lavoro con i sogni: senza scendere in un tecnicismo freudiano, Yalom offre degli spunti pratici e accattivanti per includere nel lavoro terapeutico un’inesauribile fonte di spunti, emozioni, vissuti e immagini, come solo i sogni sanno essere
- la sezione conclusiva dell’opera approfondisce un aspetto tanto delicato quanto decisivo: il mestiere del terapeuta è sempre esposto a rischi, difficoltà, e richiede un lavoro costante di auto-osservazione. Perché ho taciuto o sono intervenuto? Cosa mi aspetto dal mio lavoro o dai miei pazienti? Yalom racconta episodi, aneddoti, difficoltà che ha incontrato e ci sprona a riflettere su come affrontare queste delicate situazioni.
Come vedi, Yalom ha cercato di esplorare molti ambiti dell’esperienza clinica, offrendo, per ciascuno di essi, il proprio punto di vista.
Come sicuramente avrai modo di osservare tu stesso, Yalom è capace di andare dritto al cuore delle questioni, senza troppi fronzoli o giri di parole: la brevità dei capitoli, resi densissimi dalla vivacità delle scene descritte, ti porterà a sperimentare un nuovo modo di leggere.
Ogni capitolo infatti, ti offrirà l’occasione per riflettere, confrontarti, dialogare e immergerti nella tematica affrontata, nella scena clinica, nel suggerimento dell’autore.
Dopo un paio di pagine, potrai appoggiare il libro sul comodino, per riprenderlo quando vorrai. Nel frattempo, come un vecchio amico, Yalom ti accompagnerà, dandoti l’occasione per meditare, col tuo ritmo e i tuoi tempi, su aspetti del nostro lavoro che spesso rimangono come “celati”, in secondo piano, nascosti dalle questioni di ogni giorno.
Un libro per tutte le stagioni
Il dono della terapia è davvero un libro per tutte le stagioni: le 85 brevi suggestioni che lo compongono ti offrono l’occasione, senza vincoli o fretta, di “stare”, dare spazio ai pensieri, alle parole e alle immagini che spontaneamente emergeranno seguendo il testo.
Potrai permetterti di perdere il filo, per riaprire il libro alla pagina che vorrai: non accade così anche durante le nostre sedute, nelle quali capita sempre di incontrare qualcosa di nuovo ed inaspettato?
Il lavoro di Yalom è contraddistinto da una peculiare forma di leggerezza: le sue opere, infatti, sono caratterizzate da una grande delicatezza. Le parole, come passi in punta di piedi, si susseguono, portandoci nell’immaginario costruito per noi dall’autore.
Questa forma di delicatezza tuttavia si accompagna alla grande e meditata profondità di un clinico con grande esperienza, che non ha bisogno di un linguaggio criptico, oscuro o altisonante per trasmettere tutto il proprio valore.
Il dono della terapia rientra a pieno titolo nel novero di queste opere: le brevi sezioni possono apparire leggere e agili ma, ciascuna, lascia un dono, del quale saremo liberi di scegliere cosa fare. Lo lasceremo scivolare via, come una stella cadente nel cielo estivo, oppure lo raccoglieremo, per farne un piccolo mattoncino nel costante lavoro della nostra crescita?
Buona lettura, collega.