Due intellettuali si sfidano a colpi di argomentazioni cercando il senso profondo dell’esistenza in un mondo sempre più sconvolto da venti di guerra.
Esistenza di Dio, vita, morte, relazioni affettive, rapporti con i genitori, nevrosi, inconscio, immagini oniriche e profonda umanità si intrecciano nella pellicola Freud - L’ultima analisi, nella quale il regista Matthew Brown ha riportato il padre della psicoanalisi sul grande schermo.
La pellicola è uscita nel 2023 negli Stati Uniti, mentre nel nostro paese ha esordito il 28 novembre 2024. Volete addentrarvi nella foresta della mente umana? Buon viaggio e buona visione!
Attenzione: l’articolo contiene spoiler.
Immagine di copertina: copyright Prime Video
Un incontro misterioso
In una Londra ingrigita dalla paura per l’incipiente secondo conflitto mondiale, appesantita da treni colmi di bambini evacuati verso le campagne e allarmi che annunciano possibili piogge di bombe, il 3 settembre 1939, due giorni dopo l’invasione nazista della Polonia, il Dottor Freud (Anthony Opkins) apre le porte di casa al giovane scrittore oxfordiano, futuro autore di “Le cronache di Narnia”, C.S. Lewis (Matthew Goode).
Si tratta di un riuscito espediente narrativo per dare inizio a una delle ultime sessioni di analisi di Freud. Le notizie di un incontro con un giovane assistente di Oxford pochi giorni prima della morte, avvenuta il 23 settembre 1939 per eutanasia, lasciano aperto il mistero sull’identità di chi effettivamente varcò le soglie della casa londinese del dottore.
Nell’adattamento cinematografico del dramma teatrale di Mark St. Germain, la responsabilità di confrontarsi sull’esistenza di Dio con il neurologo viennese è affidata al giovane scrittore formatosi nella cerchia di Tolkien presso il prestigioso ateneo inglese. Ne nasce un brillante saggio con argomentazioni che si intrecciano a ricordi e vicende personali dei due intellettuali.
Il punto di vista di Freud
Opkins interpreta un Freud gravemente malato e forse per questo interessato ad approfondire il dibattito sull’esistenza di Dio. La sofferenza per il carcinoma alla bocca in fase terminale permette di tratteggiare un affresco intimo e umano del padre della psicoanalisi.
Lo sgretolarsi del mondo davanti alla follia nazista, vicenda particolarmenre sentita da Freud obbligato a lasciare l’amata Vienna in quanto ebreo, la perdita di una figlia a causa dell’influenza spagnola e di un nipotino per la tubercolosi, un tumore che mangia ossa e carni, appaiono motivazioni valide per domandarsi dove sia Dio davanti al dolore umano.
Cresciuto tra la rigidità di un padre ebreo praticante e l’affetto di una governante cattolica, per Freud la fede è una nevrosi. Il rapporto con il paterno e la figura del padre sono temi portanti del film e della riflessione psicoanalitica. I ricordi del piccolo Sigmund si mescolano al rapporto morboso con la figlia Anna di cui fatica ad accettare qualsiasi forma di separazione, compresa la relazione omosessuale con Dorothy Burlingham.
Tra le numerose statue che arricchiscono lo studio dell’analista si allungano ombre del complesso di Edipo.
Il punto di vista di Lewis
Convertito al cattolicesimo grazie all’influenza di Tolkien, anche il personaggio interpretato da Goode presenta, accanto a quello intellettuale, il suo volto umano. Se Freud svolge da più punti di vista la narrazione del paterno, Lewis, rimasto orfano di madre e mandato in collegio in Inghilterra con il fratello dal padre irlandese, approfondisce la questione del rapporto con il materno.
Nello sviluppo del dibattito si apprende, infatti, di come la promessa fatta all’amico rimasto ucciso nelle traumatizzanti trincee della prima guerra mondiale, sia diventata una relazione affettiva importante.
Il giuramento di prendersi cura della mamma del commilitone, diviene occasione per sviluppare con la donna, più grande di lui, una convivenza. Pane per i denti psicoanalitici di Freud.
Durante un trasferimento momentaneo in un bunker a causa di un falso allarme per un bombardamento, un attacco di panico rivela i segni lasciati dal conflitto sulla mente dello scrittore. Il tremolio delle luci e i rumori forti attivano in Lewis, e nello spettatore, le immagini della drammatica esperienza di un'Europa nuovamente in guerra.
La fede può squarciare il buio di un orrore tanto grande oppure anche il credo del giovane autore vacillerà davanti alle argomentazioni di Freud e ai passaggi dei bombardieri nei cieli londinesi?
Il punto di vista di Anna Freud
Liv Lisa Fries interpreta Anna Freud. Le vicende che riguardano la donna costituiscono una narrazione terza che si inserisce nel dialogo principale tra i due intellettuali.
Impegnata nelle sue lezioni presso l’Istituto di Psicoanalisi, Anna deve combattere contro i pregiudizi degli studenti che in lei vedono solo la figlia del padre della psicoanalisi, ma soprattutto con un rapporto di attaccamento patologico con il genitore.
Padre, analista, idolo: Anna sembra pendere dalle sue labbra e non riuscire in alcun modo ad allontanarsi dall’autorità paterna, che la costringe a lasciare gli impegni di docenza per cercare la morfina in una Londra congestionata dalla preoccupazione per la guerra imminente.
Freud non perde occasione di rinfocolare nella figlia la necessità di assisterlo vista la malattia. Quale posto può avere la relazione con Dorothy osteggiata dal padre? Quanto i due psicoanalisti sono consapevoli della dimensione morbosa del loro rapporto? Riuscirà Anna a svincolarsi dal giogo del padre decidendo di convivere con Dorothy?
L’ultima sessione
Dopo una giornata di intenso dibattito, Freud e Lewis si lasciano. Ricordi, visioni oniriche, squarci dell’inconscio arricchiscono di tonalità cupe, a tratti drammatiche, la narrazione principale.
Il padre della psicoanalisi morirà dopo venti giorni, probabilmente inghiottendo una pillola che più volte compare nel film a partire dall’arresto di Anna da parte dei nazisti, che poi l’avrebbero rilasciata.
Chi è Dio? Dov’è Dio? Chi è l’uomo? Ci sono risposte efficaci a queste domande? Come si conclude l’ultima sessione di Freud? Sessualità e aggressività sono davvero i motori di un’umanità sull’orlo della distruzione? Se cercate queste risposte, la visione di Freud - L’ultima analisi è il luogo migliore in cui trovare ulteriori e molteplici dubbi.