Salute mentale

Psicologia della gentilezza

Psicologia della gentilezza
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Enrica Fazio
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.2.2020
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Quando le persone parlano di gentilezza, spesso citano l’essere generosi e l’aiutare gli altri senza aspettarsi nulla in cambio. Parlano di empatia, compassione, cura. L’essere gentili incoraggia in noi una comprensione profonda ed accurata di cosa una persona sta vivendo e del modo per essere di aiuto.

“La gentilezza genera un senso di calore e di apertura che ci permette di comunicare molto più facilmente con gli altri.” Dalai Lama

Nell’ultimo periodo stiamo diventando profondamente consapevoli di come gli atti di gentilezza e i comportamenti prosociali abbiano la capacità di ispirare, aumentare la nostra solidarietà e liberare la capacità umana di condividere. Per vivere una sana socialità è necessario identificarsi con gli altri e permettere che loro lo facciano con noi.

Quali benefici produce l’essere gentili?

Le persone gentili e compassionevoli possono avere evidenti benefici per il proprio benessere e la propria felicità, il che ha un impatto positivo anche sulla longevità. Infatti la gentilezza può aiutare a:

  • ridurre lo stress;
  • migliorare il benessere emotivo;
  • migliorare le reti sociali di supporto;
  • incoraggiarci a essere più attivi;
  • migliorare l’autostima; 
  • creare un senso di appartenenza e ridurre l’isolamento;
  • rafforzare le connessioni sociali.

Ad esempio, fare volontariato e supportare gli altri può aiutare a sentire un senso di appartenenza, fare nuove amicizie e connetterci con le nostre comunità sociali, quindi contribuire a ridurre la solitudine e l’isolamento.

Andrew Thornebrooke - Unsplash

Cosa dicono le neuroscienze

Uno degli ingredienti chiave che può facilitare la ricerca di un equilibrio ideale, sia a livello individuale sia come società, è lo sviluppo della capacità di essere gentili e dimostrare altruismo. Le ricerche evidenziano che allenarsi ad essere gentili può:

  • aumentare le emozioni positive, la connessione sociale e i comportamenti pro-sociali;
  • ridurre i sentimenti negativi e i pregiudizi sociali;
  • rallentare l'invecchiamento biologico.


Gli psicologi hanno identificato in coloro che sono impegnati in attività caritatevoli un tipico stato di euforia. Si definisce helper’s high e si basa sulla teoria che il dare produce endorfine. Oltre ad aumentare l'ossitocina, essere gentili può anche aumentare dopamina e serotonina. È stato dimostrato che atti casuali di gentilezza favoriscono il rilascio di dopamina, un messaggero chimico del cervello che può darci una sensazione di euforia. Alcuni studiosi supervisionati da un team dell'Università di Harvard in una ricerca riguardante la carità, hanno notato che chi aveva dato contributi di tempo o denaro aveva anche "il 42% in più di probabilità di essere felice" rispetto a quelli che non erano stati gentili e generosi. Per saperne di più sull' helper’s high consigliamo la lettura del libro The Healing Power of Doing Good.

Atti di gentilezza

Vivere coltivando gentilezza può avere un impatto trasformativo in famiglia, sul posto di lavoro e nelle comunità. Ci sono diversi modi per mostrare gentilezza:

  • aiutare una persona a raggiungere un obiettivo;
  • fare volontariato;
  • scegliere di comunicare con meno aggressività;
  • essere grati ed apprezzare il lavoro altrui.

La gentilezza può essere pluridirezionale. Molte persone trovano più facile essere compassionevoli con gli altri. Certamente è un buon punto di partenza ma, nel tempo, è sano anche esercitarci a ricevere compassione dagli altri e ad essere compassionevoli con noi stessi.

Annie Spratt - Unsplash

Sii gentile con te stesso

Oltre ad essere gentili con gli altri, anche imparare un atteggiamento di compassione e accoglienza verso se stesso può essere importante per coltivare il proprio benessere. Ecco alcuni consigli:

  • sii meno critico nei tuoi confronti;
  • fai qualcosa che ti piace, come ascoltare la tua canzone preferita o ballare;
  • dai priorità al tempo per te, in modo da poterti rilassare e riflettere su come ti senti e come è stata la tua giornata finora; 
  • concediti dei piccoli piaceri;
  • fai una passeggiata in natura;
  • disattiva i tuoi canali social media per una giornata.

In questo modo la gentilezza non è intesa solo come un insieme di azioni, ma come uno stile di vita che fornisce un terreno fertile per nuove possibilità.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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