Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale della salute mentale 2023, con la campagna #PensatiGiusto, Unobravo lancia un importante messaggio sull’importanza del benessere psicologico e su quanto sia fondamentale prendersi cura di sé e della propria salute mentale.
Dare voce al proprio pensiero “sbagliato”
Nella vita di ciascuno di noi può capitare di sperimentare, in certi periodi e a seconda del ruolo che investiamo, un pensiero ambivalente. L’ambivalenza si riferisce proprio alla contemporanea esistenza di due bisogni opposti tra loro.
Questi pensieri contraddittori possono bloccarci e, a volte, siamo noi stessi a ignorarli per paura del giudizio degli altri o perché possono essere dolorosi da affrontare. Sarebbe invece molto importante imparare a comprenderli, accettarli e accoglierli.
È qui che entra in gioco #PensatiGiusto, il cui slogan recita
“Non esistono pensieri sbagliati, ma solo persone giuste con cui parlarne”
Ma perché Unobravo ha voluto soffermarsi su questo tema?
L’indagine di YouGov per Unobravo
Unobravo, in collaborazione con l’Istituto di ricerca YouGov, ha svolto un’indagine (i cui dati completi verranno resi pubblici prossimamente) che restituisce un ritratto degli italiani intervistati a proposito proprio dei pensieri contraddittori che hanno più di frequente.
I dati emersi sono significativi e confermano una volta di più l’esigenza di lavorare affinché anche questo aspetto venga discusso e affrontato, cercando di eliminare lo stigma che gli ruota intorno. Dallo studio emerge infatti che:
- circa 2 Italiani su 3 (69%) affermano di avere avuto almeno una volta dei pensieri negativi sulle proprie scelte o di essere insoddisfatti della vita che stanno vivendo, un dato significativamente più alto fra le donne (74%), i residenti al sud (76%) e nella fascia più giovane della popolazione, quella tra i 18 e i 34 anni (76%)
- sempre 2 persone su 3 (68%) tra gli intervistati, dichiarano di provare sentimenti contrastanti in relazione a situazioni di vita quotidiana.
Una riflessione di ampio respiro
Sulla base di questi risultati, il Team creativo di Unobravo ha raccolto sette frasi che possono essere sperimentate da chiunque e che raccontano come, nel nostro quotidiano, le contraddizioni possono affacciarsi nella nostra mente:
- Amo i miei figli. Ma forse se tornassi indietro non li rifarei.
- Con il mio partner sto bene. Ma spesso penso di essermi accontentata.
- Vorrei essere fidanzato. Ma solo perché tutti i miei amici lo sono.
- Sto bene da single. Ma ho il terrore di restare da sola.
- Il mio lavoro mi piace. Ma forse perché non c’è altro nella mia vita.
- Amo quello che studio. Ma sono invidiosa dei voti degli altri.
- Non mi manca niente. Ma non riesco mai a essere felice.
“Non esistono pensieri sbagliati, ma solo persone giuste con cui parlarne”
Non è sempre semplice accettare noi stessi in tutte le nostre sfumature e contraddizioni. A volte infatti possono emergere vergogna, sensi di colpa, a cui possono seguire un senso di solitudine e malessere. E se cambiassimo prospettiva?
È ciò che Unobravo vuole fare con la campagna #PensatiGiusto, nata per sottolineare una volta di più che ogni emozione deve essere accolta e accettata. Certo, non è facile farlo, ma ci può venire in aiuto uno strumento potente e prezioso: la psicoterapia.
Sotto la guida di un professionista esperto, possiamo intraprendere un percorso verso un benessere psicologico utile a conoscerci meglio, accogliere la nostra emotività e trovare nuovi modi di vedere il mondo.
Una campagna che parla a tutti
La Giornata Mondiale della Salute Mentale è l’occasione per dare vita all'iniziativa di Unobravo che, come sempre, propone attività offline e online, con l’obiettivo di normalizzare l’accesso alla terapia e mettere il benessere psicologico delle persone al centro.
L’appuntamento offline è per il 10 ottobre, giorno del World Mental Health Day, in Piazza San Babila a Milano, per partecipare a un’esperienza interattiva. Dalle 10:00 alle 14:00, ogni passante potrà sentirsi libero di farsi ritrarre in foto e scrivere il proprio “pensiero sbagliato” su una cartolina, in forma anonima.
Le foto e i messaggi più significativi verranno proiettati in tempo reale sul maxi-ledwall presente in piazza, per ritrarre dal vivo emozioni e pensieri che si aggiungeranno a quelli espressi dalle affissioni istituzionali della campagna.
Al loro fianco, troveranno gli psicologi e psicoterapeuti che collaborano con Unobravo, pronti a rispondere a dubbi e curiosità sulla terapia psicologica.
Così come per le affissioni che abbiamo citato, le attività online proseguiranno anche nelle settimane successive, con la condivisione di contenuti social e la collaborazione con alcuni noti Influencer.
E c’è di più. Chi non potrà partecipare all’evento di live di Milano, potrà condividere il proprio “pensiero sbagliato” sui social e seguire la campagna sui profili ufficiali di Unobravo.
#PensatiGiusto
Superare lo stigma che ancora persiste sui temi di salute mentale e rendere più inclusiva e accessibile la terapia psicologica sono, dal primo giorno, tra gli obiettivi fondamentali di Unobravo, che quest’anno ha scelto di porre attenzione su un particolare punto di vista: fare attenzione e prendersi cura delle contraddizioni presenti in ognuno di noi.
Come afferma Danila De Stefano, CEO & Founder del servizio di psicologia online e Società Benefit Unobravo:
"Anche quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, noi di Unobravo vogliamo essere in prima linea. Con la campagna di sensibilizzazione #PensatiGiusto desideriamo dire alle persone che non esistono pensieri sbagliati e incoraggiarle ad acquisire più consapevolezza di sé e della propria emotività.
In questo cammino introspettivo che porta a sviluppare una maggiore accoglienza emotiva propria e altrui, la terapia è uno strumento utile e prezioso. Per questo, lavoriamo da sempre con impegno e dedizione per abbattere lo stigma e i pregiudizi, e contribuire attivamente a dare vita a un mondo in cui prendersi cura del proprio benessere mentale e andare dallo psicologo possa essere considerato normale.
Perché tutti, a volte, abbiamo bisogno di uno bravo”.