La scrittura-terapia è uno strumento aggiuntivo che può essere utilizzato in ambito:
- individuale;
- di coppia;
- familiare.
Spesso si utilizza quando il paziente non riesce a narrare a voce la sua sofferenza, o fatica a trovare le parole per farlo. Scrivere richiede tempo, è un metodo più lento e si può portare avanti per periodi variabili. Ha bisogno di una struttura e, il fatto che ciò che è scritto non può in qualche modo essere evitato, può avere un forte impatto sulla persona.
Alcuni strumenti specifici
Per utilizzare la scrittura-terapia il professionista si avvale di alcuni strumenti che possono essere molto utili:
- il diario;
- la lista dei fatti positivi;
- la lettera;
- l’autobiografia;
- la fiaba.
Il diario
Esso non richiede particolare impegno e aiuta nella vita quotidiana. È lo strumento ideale per entrare in contatto con la scrittura se una persona non l’ha mai fatto prima. È importante scrivere liberamente e spontaneamente, quando si vuole. Possono essere poche righe o intere pagine.
Il diario consente di esprimere le proprie emozioni, mettendole nero su bianco e prendendone maggior distacco. Sarebbe consigliabile scrivere di mattina, così da organizzare tutti gli impegni della giornata in modo preciso e completo. Scrivere la sera, invece, consente di liberarsi da tutto il peso della giornata e affrontare così la notte in maniera più serena. Può essere anche utile scrivere appena svegli perché libera la mente dagli strascichi della notte.
La lista dei fatti positivi
Devono essere fatti accaduti realmente che ci siamo impegnati a realizzare e di cui ci siamo goduti i frutti. Non vanno dimenticati neanche quelli più semplici. Una volta finita la lista, è importante rileggerla più volte al giorno, perché fa bene al cuore e alla mente. Si può anche pensare di scrivere tutte le cose quotidiane che portiamo a compimento, perché insieme amplificano il loro effetto benefico su di noi e aumentano la nostra autostima.
La lettera
Con la lettera si comunica a distanza, non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Permette di “concludere un discorso”, dire qualcosa che non è stato detto, confidare un segreto. Si può scrivere a un amico, a un familiare scomparso, a una persona immaginaria, a sé stessi, a una parte del proprio corpo e non è necessario spedirla, basta scriverla.
L’autobiografia
La si può scrivere per diversi motivi: può essere per puro piacere o in occasione di eventi dolorosi e difficili da superare. Se la scriviamo per puro piacere, consente di prendere consapevolezza e fiducia in se stessi, creando una memoria stabile della propria vita che può essere poi anche condivisa. Oppure la si può tenere per sé, in un luogo nascosto. Si potrà poi un giorno riprenderla in mano e donarla a qualcuno. Se invece la utilizziamo in concomitanza di qualcosa di doloroso che ci è accaduto, aiuta nell’elaborazione del dolore, nel processo di cura e guarigione.
La fiaba
Anche scrivere una favola può essere molto utile: si può fare utilizzando il classico incipit “C’era una volta…” e personaggi immaginari che possiamo inventarci. Il narratore racconterà i particolari della storia fino ad arrivare alla creazione del problema e al momento in cui la storia si blocca.
Lasciar passare qualche giorno dopo la scrittura della storia potrà aiutarci a trovare la soluzione al problema nella vita reale. Se ciò non dovesse accadere, rileggiamo la storia fin dove siamo arrivati e proseguiamo nella scrittura. Bisogna lasciarsi trasportare, con pazienza e fiducia, divertendoci, fino ad arrivare alla conclusione anche nella vita reale.
I benefici della scrittura
Diversi studi hanno evidenziato come la scrittura abbia degli effetti benefici non solo sulla nostra salute, ma anche nelle relazioni interpersonali. La parola solo pensata è l’inizio della trasformazione che si compie una volta scritta.
I vantaggi dello scrivere sono dunque:
- migliorare la relazione con se stessi e con gli altri;
- consentire di riscrivere in modo nuovo ciò che è doloroso;
- alleggerire la mente e il cuore;
- portare effetti positivi anche sul corpo.