Relazioni
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La gelosia: significato psicologico e caratteristiche

La gelosia: significato psicologico e caratteristiche
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Dana Vanni
Redazione
Psicologa ad orientamento Psicoanalitico
Unobravo
Pubblicato il
5.7.2021

Che cos’è la gelosia? Definirla è una difficile impresa. Prima di ogni altra cosa, la gelosia è un sentimento e, come ogni sentimento, soltanto in alcune circostanze (influenzate dalla storia individuale e condivisa e dalla cultura) può divenire patologica. 

Perché si è gelosi di una persona?

Il sentimento della gelosia poggia sulla solida e profonda paura di perdere ciò che di più caro si possiede:

 “La gelosia sembra essere in grado di fornirci le più profonde intuizioni sulla vita psichica normale e patologica.” L. Binswanger

La paura che scatena i sentimenti di gelosia può essere paura: 

  • dell’abbandono
  • della perdita
  • della separazione
  • di ciò che si ritiene necessario per la nostra sopravvivenza emotiva. 

Il terzo soggetto, in relazione con la persona amata, ci sembra possedere caratteristiche che noi invidiamo o di cui siamo mancanti.

Esiste una gelosia “buona”? E quali caratteristiche possiede? 

In ogni relazione esiste un senso di esclusività, superato probabilmente solo nelle relazioni basate sulla pratica del poliamore e nelle relazioni poligame. È un modo in cui può manifestarsi l’interesse nei confronti dell’altro, dando alla gelosia un significato non patologico. La gelosia “buona” può:

  • dimostrare all’amato la sua importanza;
  • investirlo emotivamente, preservandolo e custodendo il sentimento reciproco con cura ed attenzione. 

Come si manifesta la gelosia

Il bisogno di unicità si realizza all’interno di diverse modalità relazionali. Primo Lorenzi, psichiatra e psicoterapeuta, descrive la gelosia come: 

“un sentimento che si manifesta come una particolare esperienza psichica centrata su specifici temi: la minaccia a una relazione considerata essenziale per il soggetto geloso, la possibile infedeltà del partner e il conseguente amor proprio ferito, dal quale possono nascere rivolte aggressive contro l’altro o contro se stessi, e una vasta gamma di comportamenti, socialmente accettati, tollerati o condannati.” 

Al di là delle classificazioni e delle definizioni, una delle maggiori caratteristiche di una persona che soffre di delirio di gelosia è che esso viene in qualche modo rivolto contro la propria identità. Il partner smette di funzionare come quel magico ed efficace “oggetto” con cui tamponare le proprie ferite, le proprie angosce di perdita e le proprie insicurezze. 

Lentamente, la paura della perdita viene a trasformarsi in certezza della violazione di fedeltà, e il tormento del partner geloso smette di essere la paura della perdita dell’oggetto d’amore, diventando piuttosto la necessaria dimostrazione del tradimento, che quasi sempre poi innesca una crisi di coppia.  

Sono i sospetti a turbare il soggetto geloso, mai l’atto compiuto. Quando i fatti rafforzano il dubbio, subito egli si tranquillizza. E se invece la realtà non combacia con i sospetti, anzi va a scontrarvisi, il soggetto geloso è in grado di inventare una nuova realtà, solida, coerente, spiazzante e definita. 

Le persone gelose sono sempre in grado di far risalire la propria gelosia in superficie, quasi conoscessero alla perfezione il luogo della mente in cui essa si annida e di cosa le piace nutrirsi. Ecco che la mente può diventare palcoscenico dove muovere personaggi reali e trasformare in realtà i propri sospetti ed i propri dubbi, trovando la strada migliore per la conferma delle proprie angosce.

Ron Lach - Pexels

Tipi di gelosia

La gelosia può manifestarsi a qualsiasi età e a vari livelli tanto da poter diventare, nei casi estremi, gelosia patologica:  

  • gelosia nei bambini: accade spesso che il bambino soffra di gelosia nei confronti dei fratelli minori, manifestando all’esterno rabbia o tristezza;
  • gelosia in amore: in questo caso scatta la possessività e il timore di perdere il partner a causa della presenza di una terza persona, ma molto più spesso per paure pregresse del partner geloso, che vengono riversate nella coppia;
  • gelosia retroattiva: essere gelosi delle precedenti relazioni del partner scatena la gelosia retroattiva, responsabile di continue richieste di rassicurazioni e continui dubbi che possono esasperare il rapporto di coppia;
  • gelosia patologica (che approfondiremo più avanti): chi soffre di questo tipo di gelosia assume comportamenti ossessivi e irrazionali che possono diventare pericolosi. In psicologia, la gelosia patologica viene attribuita al bisogno di controllo, alla bassa autostima e alla paura dell’abbandono.

Il sé e il diverso da sé

La gelosia, per definizione etimologica, evoca ardore e rivalità, concetti che di per sé richiamano alla conquista e alla lotta per l'altro. Quando spariscono il dialogo, l'intesa, la fiducia e la razionalità, un sentimento come la gelosia potrebbe prendere il sopravvento sulla capacità di controllo.

Il modo in cui l’amore e l’interesse per l’amato si manifestano, dipende dalla percezione dell’altro: 

  • C’è separazione e individuazione? 
  • Considero l’altro un individuo separato, con sentimenti, esigenze e pensieri che possono differire dai miei ma che necessitano di eguale attenzione e rispetto? 
  • Considero l’altro inferiore nei suoi bisogni e nei suoi diritti e mi sento legittimato ad imporre la mia volontà sulla sua? 

La gelosia può trasformarsi in violenza psicologica, può evolvere in un quadro sintomatologico che sfocia nell’ossessione e avere risvolti tragici nella vita familiare e sociale dell'individuo. La gelosia infatti è uno dei principali moventi del femminicidio ed è implicata anche nello stalking.

Quando impariamo a distinguere l’altro come “non me”? 

Secondo le psicanaliste Klein e Riviere, l’essere gelosi è collegato al bisogno di accumulare prove e rassicurazione d’amore contro il vuoto interno e gli impulsi distruttivi come rabbia e odio (elementi che si si possono riscontrare anche nella personalità narcisista) che nascono nei confronti dell’oggetto d’amore. 

Nei bambini, ad esempio, la gelosia e la rabbia possono essere vissute come sentimenti inevitabili ma distruttivi. Ecco allora che il genitore rassicura, continua ad amare, sopravvive all’odio e alla distruzione, e permette l’interiorizzazione di un amore reale, che sopravvive all’inevitabile separazione. 

Alcuni studi confermano che la gelosia adulta, nelle sue varie manifestazioni, è correlata ad un attaccamento insicuro nell’infanzia e bassa autostima. L’attaccamento insicuro è un pattern che appartiene a quei bambini che non hanno sperimentato sufficiente sicurezza in presenza della figura di accudimento, che hanno sentito inascoltati i loro bisogni emotivi e che hanno percepito il legame d’amore a rischio. 

Ron Lach - Pexels

Il delirio di gelosia 

Lo psichiatra G. G. de Clérambault tentò di elencare i criteri necessari per comprendere il passaggio da quella che potremmo definire una comune esperienza passionale ad una esperienza psicopatologica, in cui si arriva anche a costruire relazioni tossiche basate su comportamenti di controllo che il manipolatore affettivo agisce nei confronti del partner.

De Clérambault suggerisce delle considerazioni che possono aiutarci a definire la cornice della patologia. L’esperienza passionale può rientrare all’interno di tale cornice:

  • quando si manifesta con un’intensità maggiore, e una maggiore persistenza, di quella consentita dal contesto socio-ambientale in cui il soggetto vive;
  • quando l’idea della minaccia alla relazione o dell’infedeltà del partner si radica così profondamente nella psiche del soggetto, che non è possibile reprimerla seppur assurda;
  • quando il soggetto è impermeabile a qualsiasi dato reale che contrasti con i propri costrutti mentali circa la minaccia alla relazione o l’infedeltà del partner.

Il tutto si traduce, spesso, in comportamenti aggressivi ed oltraggiosi che possono innescare una spirale della violenza nella coppia. 

La gelosia patologica

Le caratteristiche individuate da de Clérambault hanno permesso di distinguere le forme cliniche all’interno del campo della gelosia patologica. Tra queste:

  • il delirio di gelosia, di cui abbiamo parlato poco sopra, che vede il mantenimento di standard comportamentali e culturali socialmente consueti, fatta eccezione per la convinzione delirante d’infedeltà. La persecuzione è ascritta ad un terzo soggetto che rompe il legame di coppia e al partner, che disintegra la fiducia su cui il rapporto si era basato; 
  • la gelosia ossessiva, che presenta le caratteristiche di un disturbo ossessivo-compulsivo. Il dubbio dell’infedeltà del partner è imperante e impossibile da mettere a tacere. Spesso la persona gelosa si rende pienamente conto dell’infondatezza dei propri sospetti, ma non riesce a liberarsi dal tormento del dubbio, cominciando a vedere ovunque i sintomi del disinnamoramento e dell'infedeltà del partner e ad assumere atteggiamenti che scaturiscono da una certa mania del controllo;
  • l’ipertesia gelosa di Mairet, un’esperienza di confine tra normalità e gelosia possessiva patologica, nella quale è assai difficile tracciare una linea di demarcazione. Nonostante sia costante il confronto con la realtà, la gelosia occupa in modo stabile ed esclusivo la coscienza del paziente. Conseguentemente spesso le azioni del soggetto sono, secondo il proprio contesto socioculturale, abnormi e patologiche. 

Donna gelosa e uomo geloso: ci sono differenze?

Sono state spesso avanzate ipotesi circa una differenza di genere tra la gelosia delle donne e quella degli uomini. Ma è la propria storia emotiva a rappresentare la trama del racconto. Le radici della perdita hanno direzioni differenti, e tutte vanno in profondità: 

  • società
  • contesto
  • cultura
  • storia personale
  • esperienze relazionali precoci o precedenti alla relazione. 

Persino il genere (a differenza del sesso biologico) è culturalmente e socialmente influenzato ed orientato. La gelosia non riguarda soltanto l’attivazione di reti neurali in risposta ad uno stimolo. 

È l’eco del proprio senso di identità, della capacità di contenimento delle proprie angosce di perdita, ma offre anche la possibilità di risignificare una paura primitiva, di darle nuovi spazi e nuovi significati.

Per questo, una terapia che possa trattare i problemi di gelosia, può essere utile a far luce su quali significati si celano dietro questo sentimento e le sue espressioni. Gli psicologi online di Unobravo sono pronti ad ascoltare, in totale riservatezza e comfort, grazie a una semplice connessione. Per trovare il professionista più adatto, basta compilare il nostro questionario.


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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