Stress, attacchi d'ansia, umore altalenante, difficoltà a esprimere i propri sentimenti: capita a ciascuno di noi di avere delle difficoltà a gestire la propria emotività. La reazione allora può essere quella di tenersi tutto dentro, far finta di niente non tenendo in considerazione ciò che proviamo, relegando ciò che ci fa soffrire in un angolo della nostra interiorità.
Questa dinamica può portare a una serie di conseguenze, sia fisiche che psicologiche. Ma perché questo accade? Quando non riusciamo più a gestire quello che ci provoca sofferenza, può accadere che il nostro corpo esprima questo disagio in vari modi: un esempio sono i disturbi psicosomatici, cioè sintomi fisici che sembrano non avere una spiegazione strettamente medica e che, spesso, hanno un’origine psicologica.
Ma c’è di più. A volte può accadere che, a causa della difficoltà a esprimere le nostre emozioni, possiamo provare una vera e propria anestesia emotiva:
- non riusciamo a dialogare con il nostro io interiore
- evitiamo di creare legami profondi con le altre persone
- proviamo disturbi fisici
- possiamo, a volte, non sentirci in grado di gestire le nostre emozioni.
Proviamo a dirlo liberamente!
Non c’è nulla di male nel sentirsi in difficoltà o avere un problema, piccolo o grande che sia. Anzi, diventare riconoscere la moltitudine di sentimenti e sensazioni che possiamo provare è il primo passo per avere una maggiore consapevolezza di noi e della nostra complessità.
Per celebrare il Mese della salute mentale, Unobravo lancia una nuova edizione della campagna social #DilloLiberamente, invitando a “spogliarsi” dai pregiudizi e dalla vergogna di avere un problema o sentire di avere un limite.
Condividere le proprie esperienze personali può essere molto utile, per più di un motivo:
- possiamo guardare quello che ci sembra un problema da un altro punto di vista, magari riuscendo a ridimensionarlo
- abbiamo l’opportunità di dare un nome a ciò che ci provoca disagio, e quindi dargli spazio per affrontarlo con consapevolezza
- con la nostra testimonianza, possiamo essere di esempio per quanti si trovano in una situazione simile alla nostra, ma non riescono a liberarsi dal pensiero di essere sbagliati.
Non siamo perfetti, e questo è meraviglioso
Provare certe emozioni può farci pensare di essere sbagliati e può provocare sensi di colpa. Ma rispetto a chi o a che cosa? Finché non metteremo le nostre esigenze al centro e non decideremo di provare a soddisfare i nostri bisogni, pensando che quelli degli altri siano più giusti o più importanti, non riusciremo a vivere in modo sereno.
Esternare l'ansia, la rabbia, la paura delle proprie emozioni, il non sentirsi all’altezza, la gelosia e altre esperienze che ci generano sofferenza, può aiutarci a dare il via a un processo di crescita personale attraverso cui, anche con l’aiuto di uno psicologo o psicoterapeuta, possiamo imparare a gestire con maggiore serenità il nostro sentire.
Che sollievo poter essere imperfetti, poter testimoniare che siamo fatti di tantissime peculiarità che ci rendono unici. Che bellezza il poter dire, finalmente, che un problema psicologico è importante tanto quanto uno fisico e sapere che abbiamo la possibilità di affrontarlo anche grazie all’aiuto di un professionista.
E che bello poter condividere tutto questo, per aiutare anche qualcun altro a iniziare a sentirsi meglio!
#DilloLiberamente anche tu
Puoi iniziare subito a condividere la tua testimonianza insieme a noi e aderire alla nuova edizione della campagna social #DilloLiberamente in modo molto semplice:
- postiamo una storia, un reel, un post sul nostro profilo Instagram
- aggiungiamo l’hashtag #DilloLiberamente
- tagghiamo @Unobravo_net, l’account Instagram ufficiale di Unobravo.
Maggio: il mese della salute mentale
L’attenzione sulla salute mentale sta diventando sempre maggiore di anno in anno: l’OMS stessa afferma che “La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità”.
Il tema è già sentito da molti anni, specialmente negli Stati Uniti dove l’organizzazione Mental Health America (MHA), che si occupa di promozione della salute mentale, di prevenzione e di supporto a chi ha necessità di aiuto psicologico, ha istituito nel 1949 il Mese della salute mentale.
Da allora, ogni anno, MHA organizza eventi, collaborazioni e campagne per promuovere:
- l’importanza decisiva di svolgere attività di prevenzione
- il riconoscere che la salute mentale influisce sul nostro benessere generale, sul nostro modo di vivere e di stare in società
- il riconoscere i sintomi di eventuali disagi psicologici
- il rivolgersi a professionisti esperti di salute mentale
Di volta in volta viene affrontato un tema diverso: per il 2022 è stato scelto il tema “Back to basics”, che invita a riflettere come ci sia la necessità di tornare a considerare la salute mentale come fondamentale per la vita di tutti.
“La nostra società si concentra molto più sulla salute fisica che sulla salute mentale, ma entrambe sono ugualmente importanti. Se sei preoccupato per la tua salute mentale, ci sono diverse opzioni disponibili. Non sei solo, l'aiuto è là fuori, e il recupero è possibile. Potrebbe essere difficile parlare delle tue preoccupazioni ma, riconoscere che le hai, è davvero un grande passo.”
Proviamo anche noi a tornare alle basi: mettiamoci a nudo esprimendo le nostre preoccupazioni o debolezze e ricordiamoci sempre che non siamo soli. Condividere e chiedere aiuto quando ne sentiamo il bisogno, può davvero cambiare la nostra vita.
Un percorso condiviso che non si ferma
Nel 2021 la campagna social #DilloLiberamente ha visto protagonista chi ha deciso di condividere pubblicamente la scelta di andare dallo psicologo per avere cura del proprio benessere interiore.
Attraverso i propri profili social personali, moltissime persone hanno contribuito alla campagna lanciata da Unobravo in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale (che si celebra il 10 ottobre) e nata con lo scopo di sdoganare i tabù, ancora molto radicati, sulla terapia psicologica.
Combattere lo stigma sui temi di salute mentale è la missione di Unobravo, che lavora ogni giorno per far sì che andare dallo psicologo sia finalmente considerato normale. Seguire un percorso psicologico insieme a un professionista, infatti, può aiutare a:
- comprendere meglio la propria interiorità
- scoprire parti di noi che non conoscevamo
- imparare a gestire le proprie emozioni
- provare a risanare delle ferite che ci portiamo dentro da tempo
- acquisire una nuova consapevolezza e provare ad accettare se stessi.
Insomma, scegliere di avere a cuore il proprio benessere psicologico significa prendersi cura di sé e fare un gesto di amore per se stessi.
Con la nuova edizione della campagna social #DilloLiberamente vogliamo fare un passo in più verso l’abbattimento dei pregiudizi sulla salute mentale a cui ognuno di noi può contribuire. Basta poco per dare il via al cambiamento: mettiti a nudo anche tu e #DilloLiberamente!