In Italia ogni anno, il 15 marzo, ricorre la Giornata del Fiocchetto Lilla, nata per promuovere la prevenzione e l'informazione sui disturbi del comportamento alimentare, come l'anoressia nervosa. Non è sempre facile riconoscere i segnali che conducono ad una condizione di anoressia nervosa. Le persone con un disturbo alimentare vivono spesso un forte senso di vergogna o di colpa del proprio comportamento e tendono a nasconderlo.
Chi soffre di anoressia nervosa ha spesso grande difficoltà a chiedere aiuto e adotta un comportamento autodistruttivo: si tratta di un meccanismo protettivo, utilizzato per non affrontare il problema, per sedarlo e anestetizzarlo. Riconoscere i segnali che caratterizzano l'anoressia rappresenta il primo passo per la richiesta d’intervento.
I segnali psicologici che caratterizzano l’anoressia nervosa
Prima di giungere ad una condizione grave di anoressia nervosa è possibile rintracciare dei segnali psicologici a cui porre attenzione, primo fra tutti il rimuginìo su pensieri legati al cibo e al proprio corpo, che provoca nella persona comportamenti distruttivi. La personalità si caratterizza per una bassa autostima: si ha la tendenza a sentirsi inutili e a provare sentimenti di vergogna nei confronti di sé stessi.
L’insoddisfazione corporea, che è alla base dell’anoressia nervosa, fa sì che la persona valuti il suo aspetto negativamente, con grande preoccupazione non solo per la forma del proprio corpo ma anche per il peso. La percezione dell’immagine corporea è distorta, infatti la persona tende a lamentarsi circa la sua grassezza quando nella realtà il peso si configura nella norma.
Le emozioni di persona con anoressia nervosa
Chi soffre di anoressia è molto attento agli sguardi degli altri, perché ha un’elevata sensibilità rispetto alle osservazioni o alle critiche che vengono fatte sulla forma fisica o sul peso, sulle abitudini alimentari o sull’esercizio fisico.
La persona vive una paura intensa di prendere peso, infatti i momenti dei pasti e quelli che riguardano le attività relative al cibo sono vissuti con ansia. Dal punto di vista emotivo, è presente una facile irritabilità e frequenti sbalzi d’umore.
Il rapporto con il cibo
La persona che soffre di anoressia nervosa vive il rapporto con il cibo in maniera controllante:
- si concentra sul conteggio delle calorie
- salta i pasti
- tende ad evitare determinati cibi come i carboidrati, preferendo spesso la verdura
- pratica molti digiuni.
Molto frequente è la tendenza a evitare i cosiddetti cibi tabù (quelli ipercalorici), per focalizzarsi solo su quelli ipocalorici. Si notano cambiamenti nelle preferenze alimentari e potrebbero osservarsi rituali ossessivi che ruotano intorno alla preparazione del cibo, oppure atteggiamenti di controllo sui pasti dei familiari, come ad esempio occuparsi della cottura dei pasti senza consumarli.
Comportamenti a cui prestare attenzione
Per eliminare il cibo ingerito si ricorre al vomito o all’abuso di lassativi, infatti le visite al bagno durante o subito dopo i pasti diventano frequenti. Inoltre, è presente un esercizio fisico eccessivo e compulsivo: la persona si allena anche quando le sue condizioni fisiche non lo permettono, con l’esecuzione ripetuta di un certo numero di esercizi. Quando non può fare sport, vive questo impedimento in modo disperato e con grandi sensi di colpa.
Tra gli altri segnali da tener presente c’è il body checking, ovvero quel comportamento teso a controllare in maniera frequente il corpo o parti di esso, per verificarne lo stato, il cambiamento, l'adeguatezza. Il pesarsi spesso o il controllare la vita o i polsi per verificare quanto lo stato attuale si avvicini al loro ideale sono comportamenti tipici del body checking.
A causa di questi atteggiamenti la persona inizia ad evitare tutte le situazioni sociali che coinvolgono il cibo, dicendo di aver già mangiato o di avere un’intolleranza. È presente il ritiro sociale o un marcato isolamento verso gli amici, incluso l’evitare attività un tempo preferite.
Oltre ai segnali che sono stati descritti è possibile notare:
- un cambio evidente nello stile dell’abbigliamento
- la propensione ad assumere un atteggiamento ingannevole quando si affronta il tema dell’alimentazione: il cibo viene gettato segretamente o si mangia di nascosto
- menzogne circa la quantità o il tipo di cibo consumato
- tagliare il cibo in piccoli pezzi mangiandoli uno alla volta e molto lentamente
- ordinare il cibo nel piatto secondo un proprio schema
- la negazione dello stimolo della fame
Anoressia nervosa: come riconoscere i segnali fisici
I disturbi alimentari sono tra quei disturbi che, oltre ad avere implicazione sugli aspetti psicologici, hanno ripercussioni evidenti anche sul fisico. Bisogna fare attenzione a:
- una perdita di peso improvvisa o rapida
- frequenti cambiamenti di peso
- particolare sensibilità al freddo
- guance o mascella gonfie, calli sulle nocche, danneggiamento dei denti: tutti segnali associati al vomito
- svenimenti e vertigini
- grande stanchezza e incapacità di svolgere attività normali o, al contrario, incredibile iperattività.
Un test sui disturbi alimentari come l'EAT-26 può essere utile per acquisire maggiore consapevolezza del proprio stato di benessere. Ricorda sempre di leggere i risultati con l'aiuto di un professionista della salute mentale.