Dietro i muscoli un’anima: i disturbi alimentari negli uomini

Dietro i muscoli un’anima: i disturbi alimentari negli uomini
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Antonio Dessì
Redazione
Psicologo ad orientamento Cognitivo-Costruttivista
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
28.2.2025
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Alcuni uomini vivono il disagio dell’immagine corporea non solo inseguendo muscoli scolpiti, ma anche manifestando sintomi come quelli dei disturbi del comportamento alimentare (anoressia, bulimia o il disturbo dell’alimentazione incontrollata, che spesso porta all'obesità). Non si tratta solo di voler essere "più grosso" o "più definito". Per molti uomini, l’ossessione per il corpo nasconde talvolta un profondo malessere psicologico.

In questo articolo, esploreremo un panorama complesso, fatto di mascolinità fragile e pressioni culturali, con l'obiettivo di sensibilizzare e informare. Grazie agli ultimi studi epidemiologici e clinici, metteremo in luce come questi disturbi colpiscano anche gli uomini, spesso in modo invisibile. Scopriremo come riconoscerli, come trattarli e perché è fondamentale parlarne.

Genere e DCA

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono comunemente associati alle donne, ma stanno emergendo sempre più come un problema significativo anche tra gli uomini. I DCA includono condizioni come l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata, caratterizzate da comportamenti disfunzionali legati al cibo, il peso e le forme corporee. 

Negli uomini, tuttavia, spesso vengono diagnosticati in ritardo o sottovalutati a causa di ruoli di genere e di stigma sociale. Questo porta a una maggiore difficoltà nel cercare aiuto e a una sottorappresentazione negli studi clinici.

La prevalenza dei disturbi alimentari tra gli uomini, sebbene inferiore rispetto alle donne, è in crescita (Ziółkowska e Mroczkowska, 2020). Si stima che circa il 10-25% delle persone con anoressia e bulimia siano uomini, mentre il disturbo da alimentazione incontrollata ha una prevalenza quasi pari tra i due sessi. 

Uno studio condotto nel Regno Unito (Micali et al., 2013) evidenzia che la prevalenza di anoressia nervosa negli uomini è cresciuta dal 5 al 10% negli ultimi decenni, mentre quella della bulimia raggiunge il 15%. Il binge eating disorder è particolarmente comune tra gli uomini, con una prevalenza che oscilla tra il 40 e il 50% dei casi diagnosticati.

Le differenze tra uomini e donne nei DCA si manifestano anche nei fattori scatenanti: negli uomini, a dominare è spesso la pressione per ottenere un fisico muscoloso, piuttosto che il desiderio di essere magri, come avviene comunemente nelle donne. 

Nonostante questi dati, gli uomini tendono a cercare trattamento in misura significativamente minore rispetto alle donne, complici lo stigma e le aspettative sociali che spesso limitano l'espressione emotiva e la vulnerabilità, rafforzando l'idea che forza e competizione siano tratti essenziali dell'identità maschile. È quindi essenziale una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione per affrontare efficacemente i DCA nella popolazione maschile e offrire loro il supporto adeguato.

Un test può aiutarti a capire se soffri di un disturbo del comportamento alimentare
*Non ha valore diagnostico e non sostituisce una diagnosi professionale

L’anoressia nervosa negli uomini

L'anoressia nervosa negli uomini presenta caratteristiche simili a quelle riscontrate nelle donne, come una forte restrizione alimentare, una distorsione dell’immagine corporea e una paura intensa di ingrassare. Tuttavia, molti uomini sviluppano una variante conosciuta come reverse anorexia o vigoressia (Ziółkowska e Mroczkowska, 2020). 

In questo caso, l'ossessione non è per la magrezza, ma per l'aumento della massa muscolare, spingendo gli uomini a seguire diete restrittive e regimi di allenamento intensivo per ottenere un fisico muscoloso e scolpito. Questo riflette le pressioni culturali verso un ideale di fisicità maschile che differisce notevolmente da quello femminile, dove la magrezza è spesso e talvolta ancora oggi l'obiettivo primario, anche se assistiamo a dei cambiamenti culturali.​

In alcuni uomini, specialmente coloro che mostrano disagio legato all'identità di genere, l’anoressia può manifestarsi in forme più simili a quelle osservate nelle donne. Secondo lo studio di Bramon-Bosch (2019), in questi casi, il desiderio di raggiungere un corpo più "femminile" può essere un fattore chiave nello sviluppo e mantenimento della sofferenza, evidenziando il legame tra forme corporee e identità​.

Samer Daboul - Pexels

Bulimia nervosa maschile

La bulimia nervosa negli uomini si manifesta con episodi di abbuffate seguiti da comportamenti compensatori, come vomito o uso di lassativi, anche se gli uomini utilizzano più frequentemente l'eccesso di esercizio fisico come metodo per contrastare l'assunzione eccessiva di cibo (Weltzin, 2021). 

Weltzin evidenzia, inoltre, che la bulimia è più comune tra gli uomini omosessuali e bisessuali rispetto agli eterosessuali, suggerendo un legame tra orientamento sessuale e disturbi alimentari. Questo fenomeno può essere spiegato dalla pressione estetica particolarmente forte in certi contesti sociali, il che porta all’insorgenza di un doppio stigma

Da un lato, i disturbi alimentari sono considerati tipicamente "femminili", il che può far sentire gli uomini con bulimia nervosa come devianti. Dall’altro, l’associazione tra disturbi alimentari e l'orientamento sessuale introduce una percezione distorta e stigmatizzante degli uomini che ne soffrono​, che non necessariamente sono omosessuali. 

Secondo alcune teorie psicologiche, le componenti affettive nei disturbi alimentari sono strettamente legate alla costruzione dell’immagine di sé stessi e alle emozioni associate all'immagine corporea. Le esperienze di ansia, vergogna o il senso di inadeguatezza e imbarazzo suggeriscono la paura del giudizio dell’altro e spesso nascono dalla percezione soggettiva del proprio corpo in relazione alle aspettative sociali, personali, mediatiche. 

Il complesso rapporto cibo-emozioni, dunque, produce strategie disfunzionali per gestire questi sentimenti, tentando di regolare le emozioni attraverso il controllo del cibo e del peso e delle forme corporee. 

Binge Eating Disorder

Il disturbo da alimentazione incontrollata, o binge eating, è più comune di quanto si pensi, e spesso nasconde un disagio emotivo profondo. Non si tratta solo di fame, ma di un modo per affrontare stress, ansia, rabbia, tristezza e sentimenti di inadeguatezza. 

Gli uomini affetti da BED tendono a sperimentare episodi di abbuffate incontrollate senza l'uso di comportamenti compensatori come il vomito, il che li espone a un rischio maggiore di sviluppare obesità e le relative complicazioni, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e ipertensione. 

Secondo Weltzin (2021), nonostante la prevalenza simile del disturbo da alimentazione incontrollata (BED) tra uomini e donne,  anche in questo caso gli uomini spesso non cercano aiuto, probabilmente perché certi comportamenti, anche quando problematici, non vengono percepiti come disfunzionali nel contesto delle aspettative maschili

Questo non solo rende più difficile il riconoscimento e il trattamento tempestivo del problema, ma porta molti uomini a rivolgersi a un nutrizionista o dietologo per perdere peso, senza affrontare la complessità emotivo-relazionale e comportamentale che è alla base del disturbo alimentare, inteso come l'insieme di comportamenti compensatori che mascherano disagi emotivi nascosti persino a sé stessi.

Tobi - Pexels

Fattori di rischio nei maschi

I fattori che portano gli uomini a sviluppare un disturbo del comportamento alimentare possono essere di varia natura:

  • fattori socioculturali: le pressioni legate alla mascolinità e agli ideali estetici giocano un ruolo cruciale nello sviluppo di disturbi alimentari tra gli uomini. Le norme socio-culturali influiscono negativamente sull’autostima maschile, spingendo molti uomini verso l’adozione di comportamenti pericolosi per cercare di raggiungere un ideale fisico irrealistico, come il corpo muscoloso, scolpito e privo di imperfezioni, spesso rappresentato da un'immagine di forza e potenza fisica
  • fattori mediatici: gli ideali di corpo maschile promossi dai media sono un fattore determinante nel plasmare l’immagine corporea degli uomini. L’esposizione costante a corpi idealizzati attraverso i media porta molti uomini a sviluppare una percezione negativa di sé, aumentando il rischio di disordini alimentari, ossessione per il fitness e il senso di vuoto e solitudine (Carrillo, 2019)
  • fattori psicologici: ansia, bassa autostima e senso di vuoto e perdita sono componenti centrali nei disturbi alimentari e nell’insoddisfazione corporea tra gli uomini. Le difficoltà affettive, come la rottura di legami sentimentali o fallimenti e senso di inadeguatezza corporea nella vita sessuale, possono ulteriormente intensificare il “senso di essere fuori da qualcosa”, spingendo queste persone a cercare nel controllo del corpo una fonte di autostima o riscatto.

Manifestazioni specifiche dei DCA negli uomini

Tra le manifestazioni più frequenti dei DCA negli uomini troviamo la dismorfia muscolare e il complesso di Adone. 

Queste due condizioni sono strettamente collegate allo sviluppo di disturbi alimentari (DCA) negli uomini. L'ossessione per la perfezione fisica spinge, infatti, molti uomini verso comportamenti alimentari disordinati, spesso motivati dal desiderio di raggiungere ideali estetici, rinforzando l’associazione tra successo personale e fisico perfetto (Pope, 2000). 

Dismorfia muscolare

La dismorfia muscolare si manifesta come un'ossessione per l'aumento della massa muscolare, spingendo molti uomini a percepirsi come insufficientemente muscolosi, nonostante abbiano già un corpo sviluppato. Questa condizione porta a comportamenti estremi, come l'uso di steroidi e integratori, per aumentare la massa muscolare (Dakanalis, 2020). 

Questi comportamenti sono associati a rischi significativi per la salute, sia fisica che mentale, come disturbi dell’umore e dipendenza (Carrillo, 2019). Inoltre, le copertine delle riviste di fitness e moda maschile, analizzate da Pope nel suo libro The Adonis Complex (2000), raccontano di un aumento dell'ossessione per la muscolosità estrema, presentando costantemente immagini di uomini con corpi ipermuscolosi come standard ideale. Questo tipo di rappresentazione mediatica alimenta ulteriormente la dismorfia muscolare, normalizzando pratiche pericolose come l’abuso di steroidi e anabolizzanti.

Il complesso di Adone

Il complesso di Adone è caratterizzato dall'ossessione per la bellezza fisica maschile, in particolare per il raggiungimento di un corpo esteticamente perfetto e muscoloso, culturalmente definito. 

Le copertine delle riviste (Pope, 2000) rivestono un ruolo centrale nella costruzione di questo ideale, mostrando uomini con fisici scolpiti, sessualità iperattive, indipendenza e distacco emotivo come simboli di successo e virilità. 

Questi studi evidenziano che, nella loro analisi sulla costruzione della mascolinità, questa ossessione per la bellezza fisica sia profondamente radicata nelle norme culturali che legano la virilità all’apparenza. Gli uomini cercano di raggiungere questo ideale estetico ed emotivo attraverso diete rigide, allenamenti intensivi e pratiche potenzialmente pericolose per evitare di sentirsi inadeguati o meno virili.

Tima Miroshnichenko - Pexels

Conseguenze dei DCA negli uomini

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) negli uomini possono portare a gravi conseguenze fisiche. La malnutrizione, causata da restrizioni alimentari o da abbuffate seguite da comportamenti compensatori, porta a una serie di complicazioni, tra cui problemi ormonali, disfunzione erettile e perdita della libido, a causa del calo del testosterone (Dakanalis, 2020). 

Inoltre, l'abuso di steroidi, legato alla dismorfia muscolare, è una pratica comune e rischiosa (Carrillo, 2019). L'uso prolungato di questi farmaci può danneggiare il fegato, i reni e il cuore, con conseguenti aritmie, ipertensione e insufficienza cardiaca. 

I DCA negli uomini possono avere anche pesanti effetti psicologici. L’ansia, il senso di vuoto e solitudine e l’isolamento sociale sono comuni tra gli uomini che soffrono di disturbi alimentari o di dismorfia muscolare (Carrillo, 2019). È una sofferenza che si evolve molto velocemente, a causa anche dei cambiamenti culturali legati alle forme corporee, alla virilità e al successo in diversi ambiti.  

Diagnosi e trattamento

Per il trattamento dei DCA negli uomini, sono fondamentali approcci terapeutici personalizzati e sensibili al genere. 

Le terapie psicologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), si concentrano sulla ristrutturazione dei pensieri distorti riguardanti il peso e l'immagine corporea. Tuttavia, uno dei principali ostacoli è la cosiddetta egosintonicità del sintomo: gli uomini vedono i loro comportamenti patologici, come l'eccessivo esercizio fisico o l'uso di steroidi, come parte integrante della loro identità maschile (Drummond, 2020). Questo rende difficile per loro riconoscere il bisogno di cambiare.

Dal punto di vista farmacologico, antidepressivi e stabilizzatori dell’umore sono spesso utilizzati per trattare le comorbidità psicologiche associate, come l’ansia e manifestazioni dell’umore, che accompagnano frequentemente i DCA (Limbers et al., 2018). Tuttavia, è cruciale un approccio multidisciplinare che integri la terapia psicologica con interventi nutrizionali e medici per affrontare anche le conseguenze fisiche e metaboliche dei DCA.

Imparare a guardare oltre i corpi

Spesso, dietro l'apparente dedizione alla forma fisica potrebbero celarsi insoddisfazione corporea, ansia, e persino disturbi alimentari. Eppure, la società fatica ancora a riconoscere che anche gli uomini possono soffrire di disturbi del comportamento alimentare, come l’anoressia, la bulimia e il binge eating.

È il momento di guardare oltre i muscoli e il corpo, e iniziare a ricercare le emozioni e lo scambio vero con gli altri, mettendo da parte la paura del giudizio. 

È necessario anche riconoscere l’impatto culturale che ciascuno di noi subisce e quanto, senza accorgercene, ne siamo vittime. È tempo di costruire una cultura dell’amore per se stessi, fondata sull’affetto genuino e sull'educazione all’amore per sé e per chi ci sta intorno, al di là dei corpi, dei muscoli, o dei simboli di virilità, femminilità e successo.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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