Franco Basaglia è una figura chiave nella storia della psichiatria italiana: è stato infatti il pioniere di un movimento radicale che ha trasformato il trattamento dei disturbi mentali nel nostro Paese.
Nato nel 1924, Basaglia era un medico e psichiatra che ha sfidato le convenzioni della sua epoca, opponendosi al trattamento spesso inumano riservato ai pazienti psichiatrici in istituti sovraffollati.
Nel 1961, divenne direttore dell'ospedale psichiatrico di Gorizia, dove iniziò a implementare le sue idee rivoluzionarie, promuovendo la chiusura dei manicomi e l'inserimento dei pazienti nella società.
Questa sua visione, basata sul rispetto dei diritti umani e sull'importanza del contesto sociale nella cura delle malattie mentali, si concretizzò nella Legge 180 del 1978, conosciuta come "Legge Basaglia", che portò all’abolizione degli ospedali psichiatrici in Italia e segnò un punto di svolta nel trattamento della salute mentale a livello mondiale.
Basaglia è ricordato non solo per il suo contributo scientifico ma anche per il suo impegno etico e civile, che ha lasciato un segno indelebile nella storia della medicina e nella società.
La legge Basaglia
La Legge Basaglia, ufficialmente nota come Legge 180 del 13 maggio 1978, rappresenta un caposaldo nella storia della psichiatria non solo italiana ma internazionale, segnando una rivoluzione nel trattamento delle persone con disturbi mentali.
Questa legge ha posto fine all'era dei manicomi in Italia, abolendo l'ospedalizzazione coatta e introducendo nuovi principi per la cura e l'inclusione sociale dei pazienti psichiatrici.
L'approccio rivoluzionario proposto dalla Legge Basaglia si basava sulla convinzione che le istituzioni manicomiali fossero luoghi di esclusione e marginalizzazione, più che di cura.
“La nostra azione di rovesciamento ha avuto inizialmente questo significato: smascherare la violenza dell'istituzione psichiatrica, dimostrare la gratuità ed il carattere puramente difensivo delle misure repressive manicomiali, attraverso l'edificazione di una dimensione istituzionale diversa, dove il malato potesse gradualmente ritrovare un ruolo che lo togliesse dalla passività in cui la malattia, prima, e l'azione distruttiva dell'istituto, poi, lo avevano fissato.” F. Basaglia
Con l'introduzione di questa legge, si è dato avvio a un percorso che privilegia l'assistenza territoriale, con servizi psichiatrici integrati all'interno del sistema sanitario generale e un supporto concreto alla reintegrazione sociale dei pazienti.
La legge ha stimolato un dibattito internazionale sulla salute mentale, influenzando legislazioni e approcci terapeutici in diversi Paesi. Nonostante le controversie e le sfide nella sua implementazione, la Legge Basaglia rimane un esempio luminoso di umanizzazione della cura psichiatrica e di impegno verso il rispetto dei diritti fondamentali delle persone affette da disturbi mentali, sottolineando l'importanza dell'ambiente sociale e comunitario nella loro riabilitazione.
L’impatto di Basaglia nella cura psichiatrica
Franco Basaglia non è solo un nome nella storia della psichiatria, ma un simbolo di rivoluzione e umanità. Con le sue idee e azioni, ha catalizzato un cambiamento epocale nel trattamento dei disturbi mentali.
Prima di Basaglia, i pazienti psichiatrici erano spesso considerati alla stregua di criminali e relegati in istituti sovraffollati e privati della loro dignità, trattati più come reclusi che come persone in cerca di cura.
Basaglia ha sfidato questo paradigma con la convinzione che la malattia mentale dovesse essere trattata all'interno della comunità, non in isolamento. Il suo lavoro ha segnato un punto di svolta nel modo in cui la società si approccia alla salute mentale.
Ha promosso l'idea che la cura dovesse essere basata su un approccio che considerasse la persona nella sua interezza, non solo la sua malattia.
“Dal momento in cui oltrepassa il muro dell'internamento, il malato entra in una nuova dimensione di vuoto emozionale [...]; viene immesso, cioè, in uno spazio che, originariamente nato per renderlo inoffensivo ed insieme curarlo, appare in pratica come un luogo paradossalmente costruito per il completo annientamento della sua individualità, come luogo della sua totale oggettivazione.
Se la malattia mentale è, alla sua stessa origine, perdita dell'individualità, della libertà, nel manicomio il malato non trova altro che il luogo dove sarà definitivamente perduto, reso oggetto della malattia e del ritmo dell'internamento.” F. Basaglia
I cambiamenti apportati da Basaglia non riguardano solo la chiusura delle vecchie istituzioni, ma anche la creazione di un sistema di assistenza basato sul territorio, che favorisce l'integrazione piuttosto che l'esclusione.
L'importanza di Basaglia risiede nel suo aver dimostrato con la pratica che un altro modo di curare la mente è possibile, più giusto e umano.
Accanto a Basaglia, numerosi sono stati i protagonisti di questo cambiamento: professionisti e attivisti che hanno creduto e lavorato per la riforma, come Giovanni Jervis, che ha contribuito con le sue riflessioni critiche sulla psichiatria, e Franca Ongaro, che ha sostenuto l'importanza dell'ascolto e del dialogo con il paziente.
Insieme, hanno lottato per un approccio che vedesse la persona al centro del processo di cura, considerando il contesto sociale, familiare e lavorativo fondamentale per il recupero.
L’eredità di Franco Basaglia
L'eredità di Franco Basaglia è un faro che continua a illuminare il campo della psichiatria e oltre, ispirando un approccio alla salute mentale che pone al centro la dignità e i diritti umani del paziente.
Grazie a lui, il trattamento dei disturbi mentali ha subito una trasformazione radicale, con un passaggio dalla segregazione in istituzioni chiuse alla cura integrata nella comunità. La sua visione ha dato vita a un atto pionieristico che ha influenzato politiche sanitarie in tutto il mondo.
Oggi, le cure psichiatriche si sono evolute seguendo il principio che la miglior terapia si svolge nell'ambiente di vita del paziente, non in isolamento. I servizi di assistenza psichiatrica sono ora più accessibili, diversificati e orientati alla promozione di un percorso di guarigione e integrazione sociale.
Questo include diversi tipi di supporto: dalla terapia ambulatoriale al supporto domiciliare ai centri diurni, che lavorano insieme per offrire una rete di sicurezza attorno alla persona.
L'approccio olistico alla cura, che considera il paziente nella sua interezza e non solo attraverso il prisma della malattia, è un diretto discendente delle idee di Basaglia. Le terapie moderne enfatizzano il coinvolgimento attivo del paziente nel proprio percorso di cura, l'importanza del supporto sociale e la lotta contro lo stigma ancora troppo spesso associato alla malattia mentale.
Il lavoro di Basaglia ci ricorda che il progresso nella cura psichiatrica non è solo una questione di avanzamenti tecnologici o terapeutici, ma anche e soprattutto di un impegno etico verso il rispetto e l'inclusione delle persone con disturbi mentali nella società.
Il lavoro di Basaglia oggi
L'eredità di Franco Basaglia e la trasformazione dei manicomi in Italia hanno segnato un punto di svolta nella storia delle cure psichiatriche, ponendo le basi per un approccio più umano e inclusivo.
Al posto delle vecchie istituzioni chiuse e isolate, sono nati:
- i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) integrati nei normali ospedali
- i Centri di Salute Mentale (CSM), diffusi sul territorio per garantire un'assistenza continua e personalizzata.
Questi centri sono diventati il fulcro dell'assistenza psichiatrica, offrendo supporto ambulatoriale, domiciliare e diurno, privilegiando il trattamento in contesti aperti e comunitari, lontani dalla segregazione del passato.
Oggi, l'eredità di Basaglia vive nella continua evoluzione delle cure psichiatriche, che si orientano sempre più verso modelli integrati e personalizzati, lontani dall'idea di esclusione e segregazione.
Il cambiamento da lui avviato non è stato solo italiano, ma ha ispirato riforme in tutto il mondo, mostrando come il rispetto dei diritti e l'inclusione siano fondamentali nella cura delle persone con disturbi mentali.
Libri di Franco Basaglia
Franco Basaglia è stata una figura importantissima per i professionisti della salute mentale e non solo. Tra le sue opere ricordiamo i testi:
- Scritti. 1953-1980, F. Basaglia, il Saggiatore
- Conferenze brasiliane, F. Basaglia, Raffaello Cortina editore
- Morire di classe. La condizione manicomiale fotografata da Carla Cerati e Gianni Berengo Gardin. Ediz. illustrata, a cura di Franco Basaglia e Franca Basaglia, il Saggiatore
- La maggioranza deviante, F. Basaglia, F. Ongaro Basaglia, Baldini+Castoldi edizioni
- L’istituzione negata, a cura di F. Basaglia, Baldini+Castoldi edizioni
- Che cos’è la psichiatria?, a cura di F. Basaglia, Baldini+Castoldi edizioni.
La storia di Franco Basaglia ha ispirato fiction e documentari, come Matti da slegare, diretto da Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Sandro Petraglia, Stefano Rulli del 1975.