La psicologia dell’adolescenza: cos’è e di cosa si occupa

La psicologia dell’adolescenza: cos’è, quali sono i disturbi della fase adolescenziale e cosa fa uno psicologo dell’adolescenza

L’adolescenza, nella psicologia dello sviluppo, è caratterizzata da diverse fasi, ciascuna con specifiche peculiarità che coinvolgono aspetti emotivi, cognitivi e comportamentali della persona. Questa fase è complessa a livello psicologico, perché si comincia a sperimentare l’autonomia e l’indipendenza, il corpo si trasforma,  le emozioni si arricchiscono di sfumature e, normalmente, si ampliano le relazioni. 

In questo periodo di grandi cambiamenti, possono emergere possibili disagi psicologici causati da diversi fattori, che possono compromettere la salute fisica e psicologica dell’adolescente (pensiamo, per esempio, all’uso di sostanze e, più in generale, alle dipendenze). L’aiuto psicologico può essere di grande aiuto per attraversare con consapevolezza questa fase di vita. Scopriamo di più in questo approfondimento su psicologia e adolescenza.

Psicologia dell’adolescenza: cos’è

Tra le branche della psicologia e all’interno della psicologia dello sviluppo troviamo la psicologia dell’adolescenza, che si occupa del periodo di vita successivo all’infanzia. Possiamo suddividere l’adolescenza in tre fasi:

  • dai 10 ai 12 anni (prima adolescenza o pre-adolescenza)
  • dai 13 ai 15 anni (seconda adolescenza)
  • dai 16 ai 20 anni (terza adolescenza).

Ogni fase dell’adolescenza, in psicologia, corrisponde a una trasformazione (talvolta radicale) della persona. Insieme a quelli fisici, infatti, hanno luogo una serie di cambiamenti psicologici fondamentali per la formazione della personalità dell’individuo.

L’adolescenza dal punto di vista psicologico

Come accennato, gli aspetti psicologici dell’adolescenza sono caratterizzati da diverse transizioni. A livello fisico, per esempio, il corpo cambia e fioriscono gli interessi sessuali, che spingono l’adolescente a cercare e costruire relazioni al di fuori della famiglia. Proprio i differenti contesti in cui l’adolescente si ritrova, gli consentono anche di confrontarsi con i coetanei e rimodulare il rapporto con i genitori, ricercando una maggiore indipendenza, anche psicologica, da loro.

Questa fase di vita, spesso caratterizzata da ribellioni e inquietudini, è molto importante nello sviluppo di un individuo perché permette di consolidare la propria identità iniziando quel percorso di realizzazione del sé che lo accompagnerà per l’intera vita. Per questo, l’adolescenza in psicologia è un momento cruciale: sottovalutare segnali di disagio psicologico in questa fase, potrebbe portare a diverse conseguenze e rischi in età adulta.

Sintomi dei disturbi psicologici in adolescenza

In una fase così densa di cambiamenti come quella dell’adolescenza, può non essere semplice riuscire a leggere alcuni comportamenti come sintomatici di un problema di salute mentale. La psicologia degli adolescenti può risultare complessa: ecco perché la famiglia, gli insegnanti e gli adulti di riferimento, dovranno fare attenzione ai segnali di un possibile disagio. La psicologia dello sviluppo, rispetto all’adolescenza, evidenzia come in questa fase di vita possano esserci, tra gli altri:

Un binomio particolarmente diffuso è poi quello di ansia e adolescenza: in questo caso, i disturbi d’ansia possono avere diverse conseguenze e manifestazioni. L’ansia sociale in adolescenza, ad esempio, può manifestarsi con disturbi psicosomatici, sentimenti di solitudine e attacchi di panico.

Adolescenza e psicologia: i disturbi più frequenti

La psicologia dell’adolescenza si occupa anche di quei disturbi psichici che si manifestano più di frequente durante questa fase di vita. Tra i problemi psicologici dell’adolescenza citiamo, in modo non esaustivo e generico:

Questi disturbi, spesso, sono espressione di altri disagi che l’adolescente vive, magari con i suoi pari, come nei casi di bullismo o cyberbullismo.

Lo psicologo dell’adolescenza

Un percorso di psicologia per adolescenti deve essere svolto da professionisti qualificati in grado di supportare non solo il ragazzo, ma anche la famiglia. Essa infatti riveste un ruolo importante che viene tenuto in considerazione anche in terapia, e può essere coinvolta in diverse modalità a seconda degli approcci psicoterapeutici utilizzati. Certo, per un adolescente, iniziare un percorso psicologico può non essere semplice. 

Trasmettere l’idea che il sostegno psicologico è una risorsa è quindi di fondamentale importanza per aiutarlo a superare l’imbarazzo (molto comune quando si tratta di iniziare un percorso terapeutico) e utilizzare lo spazio sicuro del setting terapeutico per imparare a verbalizzare le proprie emozioni, accettare i cambiamenti fisici e psicologici dell'adolescenza, comprendere meglio se stesso, andando così incontro all’età adulta con maggiore consapevolezza.

Con l’aiuto della terapia puoi gestire le tue emozioni.

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