Sin da bambini ascoltiamo storie e racconti di fiabe romantiche, in cui una bella principessa incontra casualmente un giovane affascinante, impavido e straordinariamente forte, che lotta per la libertà e la conquista della sua bella… e poi? Vissero tutti felici e contenti! Ma è davvero così?
“So chi sei, vicino al mio cuor ogni or sei tu…”
La formazione di una coppia è sicuramente la realizzazione di uno dei bisogni fondamentali dell’essere umano:
- condividere la vita sentimentale, i sogni e le proprie aspettative di vita con chi gli sta accanto;
- essere aiutato nel lungo processo di differenziazione dalla propria famiglia di origine.
“Nelle relazioni intime che ci scegliamo, tutti noi cerchiamo di trovare una risoluzione interpersonale per i nostri conflitti psichici” J.L. Framo
Lo studioso Andrea Canevaro definisce questa dimensione di coppia “amore coterapeutico”: “La crescita di una relazione si basa sullo scambio affettivo e sessuale, sulla condivisione delle vulnerabilità e sull’aiuto reciproco che i partner si danno nell’affrontare insieme la vita.”
Quello che accade è una grande novità
Il “gancio” è il primissimo momento in cui si accende l’interesse tra due persone: si sentono le "farfalle nello stomaco" e tutto appare meraviglioso. Di estrema importanza risulta essere la motivazione sessuale, da cui scaturiscono:
- il desiderio di prossimità fisica, di volere l’altro vicino, e il conseguente avvicinamento;
- un misto di bisogni e di attese che i partner si aspettano di sviluppare nel rapporto amoroso.
Quali sono le caratteristiche che un partner deve possedere?
In un partner spesso ricerchiamo delle caratteristiche che ci rimandano al nostro stile di attaccamento impostato nell’infanzia:
- il principio di attaccamento: figura presente in caso di necessità e che soddisfi il nostro bisogno di conferme e di affetto
- il principio di accudimento: figura affidabile, sicura e capace di sostenerci e di curarci
- il principio della sessualità: figura che mantenga alto in noi il grado di desiderabilità dell’altro (eccitazione).
Più la relazione va avanti, più ci si racconta, ci si scopre, si testa l’altro nelle sue capacità di ascolto, di sostegno, di comprensione e aumenta così il grado di intimità intellettuale, segnando il passaggio dalla fase dell’attrazione alla fase dell’innamoramento, in cui amore e sesso sono entrambi parte della relazione.
“Oggi che ti ho trovata, amata, resta con me…”
Alla base della scelta reciproca tra i due partner, vi è un patto tacito e inconsapevole composto da una serie di regole e di condizioni che si sceglie di accettare dal momento in cui si inizia la relazione. Sono la base per conoscersi e riconoscersi nella relazione, definendo il ruolo dei partner, i compiti e le aspettative.
Il patto segreto si definisce:
- praticabile: quando i partner soddisfano bisogni affettivi reciproci ed è flessibile.
- impraticabile: quando i bisogni vengono disattesi.
- rigido: quando lo scambio avviene ma l’intesa si consuma e il legame viene meno.
Quindi l’obiettivo della coppia è:
- costruire un “contratto” nel quale bisogni e aspettative dei partner si incastrino per essere colmati e soddisfatti;
- strutturare un tipo di intesa di coppia che possa alimentare l’unicità e l’irripetibilità della persona amata, che viene accettata nei suoi limiti e desiderata nelle sue caratteristiche.
Il passaggio fondamentale è quello che segna il movimento da una condizione “scelgo te perché puoi essere…” a quella “scelgo te perché sei tu”.
“… E vissero tutti felici e contenti.”
L’equilibrio di una coppia solida è il risultato dell’applicazione delle regole che sono state stabilite durante la formazione del legame. Capire com’è nato e come è stato formulato il contratto d’amore iniziale può dare molte informazioni sull’andamento della relazione, e può dare previsione:
- delle possibili trasgressioni sia dell’uno che dell’altra
- del tipo di direzionalità della relazione
- dei possibili ostacoli che si potranno verificare.