Crescita personale
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Prendersi cura di sé: come imparare a farlo

Prendersi cura di sé: come imparare a farlo
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Paolamarta Volpi
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Pubblicato il
28.3.2022

La “cura di sé” nasce dall’antica espressione greca epimèleia heautou, un concetto articolato e complesso risalente alla filosofia di Socrate. Questo concetto, di grande importanza ora come allora, si riferiva alla capacità di guardare ciò che accade dentro di noi e fuori di noi, con l’obiettivo di interrogarsi e conoscersi mediante un dialogo interno continuo con noi stessi. Ma cosa significa concretamente e perché bisogna prendersi cura di se stessi? Come cominciare a prendersi cura di sé? Risponderemo a queste importanti domande in questo articolo.

Le dimensioni di cura sono molteplici: riguardano sia la cura di sé, quindi la cura del corpo, della mente e dell’anima, ma anche la cura dell’altro e dei rapporti interpersonali. In psicologia, prendersi cura di sé diventa principio fondamentale per raggiungere il benessere personale e sociale, perché significa accettare se stessi. Lavorare sulla propria autostima e cura di sé, con gesti quotidiani che tengano conto dei bisogni personali, è un primo importante passo. Il ruolo dello psicologo, in questo caso, diventa quello di accompagnare la persona che non si prende cura di se stessa in un percorso di cambiamento e supportarla nel raggiungimento di questo importante obiettivo.

Avere cura di sé: cosa significa? 

Prendersi cura di se stessi significa ascoltarsi per comprendere i propri bisogni, amare se stessi e pensare al proprio benessere fisico e mentale. Per farlo, è necessario coltivare la capacità introspettiva di guardarsi dentro e riconoscersi del valore. Questo richiede tempo, pazienza e comprende anche la necessità di accettarsi ed amarsi con i propri limiti e difetti.

Ognuno di noi ha dei bisogni fondamentali, teorizzati nella Piramide di Maslow: l’idea centrale di questa teoria è che in ognuno di noi esiste una gerarchia di bisogni, sui quali sono costruiti apprendimenti e condizionamenti attraverso la motivazione.

Prendersi cura di sé può sembrare una cosa difficile, soprattutto per chi è abituato a mettere da parte le proprie necessità e ad annullarsi per far star bene gli altri (ad esempio la famiglia, il partner, gli amici). Concedersi del tempo per prendersi cura di se stessi, invece, è fondamentale perché innesca un meccanismo virtuoso: prendersi cura di sé per prendersi cura degli altri.

Conseguenze del non prendersi cura di se stessi

L'importanza di prendersi cura di se stessi può essere compresa guardando alle conseguenze del non farlo. Quando smettiamo di prenderci cura di noi stessi e ci mettiamo in secondo piano, tendiamo a dimenticare come si fa e questo porta a sperimentare un senso di vuoto e di tristezza difficile da spiegare e da colmare. Ma cosa succede quando ci trascuriamo?

  • Ci si giudica in modo critico, pensando di essere incompetenti, inadeguati e avendo paura di non essere all’altezza
  • non ci si sente “abbastanza”: si sperimenta la cosiddetta “atelofobia
  • si rimugina sul passato e ci si preoccupa del futuro, senza riuscire a godere del momento presente
  • si perde potere sulla propria vita, come se le cose non dipendessero da noi: il nostro locus of control si sposta all’esterno.

Come prendersi cura di se stessi: alcuni consigli

Per stare bene con sé stessi a volte bastano poche cose. Ecco alcuni consigli per iniziare a prendersi cura di se stessi.

Tra le azioni per avere cura di sé, può essere utile:

  • prendersi un momento quotidiano solo per sé
  • imparare a perdonare se stessi dopo aver commesso un errore
  • pensare ai propri desideri e a ciò che è possibile fare per migliorare la propria vita
  • esercitare l’intelligenza emotiva, creando armonia tra mente e emozioni
  • cominciare a prendersi cura del corpo, della mente o delle relazioni interpersonali.
prendersi cura di sé
Andrea Piacquadio - Pexels

Ma, in concreto, come fare per prendersi cura di se stessi? Per imparare a prendersi cura di sé nel quotidiano si può:

  • pianificare una routine
  • seguire una dieta equilibrata
  • fare attività fisica, come si suol dire mens sana in corpore sano
  • comprare qualcosa di nuovo che si voleva da tempo
  • leggere un buon libro
  • trascorrere del tempo nella natura (montagna o mare, fa bene alla salute)
  • fare una passeggiata
  • incontrare gli amici.

Come prendersi cura degli altri

Prendersi cura di sé fa stare bene e permette anche di prendersi cura degli altri. Lo sa bene chi lavora nelle cosiddette professioni d'aiuto (come medici, infermieri, assistenti sociali e anche psicologi): per poter curare l’altro è necessario avere cura di se stessi. Per questo motivo, durante l’emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 sono stati promossi numerosi progetti di supporto al personale sanitario, come il  progetto Withstand.  

Se ci prendiamo solo cura degli altri senza pensare a noi stessi e senza ricevere niente in cambio, le nostre energie si esauriscono e finiamo per sentirci sovraccaricati. Nelle relazioni di coppia, ad esempio, chi ha poca cura di sé e bassa autostima, in amore tenderà a provare spesso senso di colpa verso il partner. Una cosa fondamentale è scegliere di dedicarsi a relazioni che arricchiscono e che fanno stare bene, che ci restituiscono quello che diamo in termini di tempo e di affetto. Prendersi cura di sé stessi e degli altri diventa un’unica azione per vivere con maggiore serenità e soddisfazione. 

La studiosa Luigina Mortari, nel suo libro Filosofia della cura, ha definito la cura verso il prossimo come un “fenomeno ontologico sostanziale dell’esserci”. Mortari sostiene infatti che:

sentirsi dentro una relazione di cura è una necessità ineludibile che ci accompagna per tutto il tempo della vita

Ogni essere umano esiste, ma coesiste anche con gli altri: questo sottolinea quanto noi abbiamo bisogno dell’altro e quanto l’altro ha bisogno di noi. Come possiamo prenderci cura degli altri? Le cose più preziose che possiamo dare sono il nostro tempo e la nostra presenza, quindi un sorriso, un gesto, una parola. È quindi importante chiedere come possiamo aiutare, ascoltare senza giudicare e stare vicino all’altra persona. Tutto questo può essere banalmente riassunto in una sola parola: esserci. 

Prendersi cura di sé: cosa può fare la psicologia

A ciascuno di noi, almeno una volta, sarà capitato di sentirsi smarrito, bloccato e di non rendersi neanche conto di ciò che vuole o sente necessario. In questi casi, spesso accade che la persona sente di avere un problema e di non stare bene, ma non sa da che parte iniziare per stare meglio e per migliorare la propria vita. 

Quale miglior motore per il cambiamento se non regalarsi un percorso psicologico? Il senso psicologico di un regalo fatto a sé stessi è il prendersi cura di sé, perché permette di costruire degli strumenti per realizzare la propria crescita personale lavorando sulla bassa autostima e incrementando il self empowerment.

Uno psicologo può aiutare la persona ad individuare i propri bisogni e priorità e, attraverso il riconoscimento delle sue risorse, può aiutarlo a rifiorire e a rimettere se stesso al centro della propria vita e riattivare la capacità di prendersi cura di sé. Per trovare il tuo Unobravo non ti resta che compilare il questionario. Se hai ancora qualche dubbio, puoi leggere le opinioni su Unobravo  sul nostro sito web.

Prendersi cura di se stessi: qualche libro per approfondire

Per saperne di più su cosa vuol dire prendersi cura di sé e amarsi, possono essere utili alcune letture di libri che trattano il tema:

Inoltre segnaliamo l’intervento di Paolo Crepet La cura di sé in occasione del Forum internazionale della formazione, organizzato nel 2019 dall’Università degli studi di Firenze.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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