Quando ci confrontiamo con problematiche della coppia è importante:
- analizzare ciò che vi è al di là del rapporto con il partner;
- creare delle connessioni tra le dimensioni trigenerazionali e i suoi significati.
Gli psicanalisti Pincus e Dare sono i primi a parlare della possibilità di sviluppo delle persone e della loro capacità di guarire vecchie ferite. Lo psichiatra C. Whitaker e lo psicologo J. L. Framo parlano di relazione di coppia come sistema terapeutico, a significare che ciò che cura è la relazione stessa con l’altro.
La relazione di coppia come sistema di lealtà
Lo psicologo I. Boszormenyi-Nagy e la psicoterapeuta G. Spark definiscono la relazione di coppia come sistema di lealtà, valido anche per le famiglie d’origine. In questo sistema entrano in comunicazione obblighi e meriti reciproci. Il sistema di lealtà diventa palese durante la crisi di coppia poiché, uno o entrambi i coniugi, se non sufficientemente differenziati, potrebbero sentire di dover scegliere un sistema di lealtà tradendo l’altro.
Lo psicologo Cigoli, basandosi sullo studio delle tipologie e caratteri dei legami di coppia (affidabili, disperati e disperanti), parla di relazione di coppia come plot. Il dramma di coppia si articola:
- sull’intreccio segreto (incontro di bisogni, paure, attese);
- sul patto (impegno reciproco nella relazione con l’altro).
L’incontro con l’altro
Quando vi è l’incontro con l’altro, lo si accoglie in modo completamente totalizzante: entrano in gioco i meccanismi di collusione e connivenza.
- Per collusione lo psichiatra R. D. Laing intende un autoinganno inconsapevole, una fantasia su di sé, confermata, alimentata e rinforzata inconsapevolmente dall’altro.
- Per connivenza si intende il non voler vedere gli aspetti e le caratteristiche dell’altro che possono mettere in discussione le proprie convinzioni.
Il Sé di ciascun partner potrebbe perdersi quando, in relazioni di malafede, l'autentica intimità lascia il posto a una protettività reciproca: ognuno cerca di proteggere la propria illusione dell’unità di coppia.
La differenziazione
Secondo lo psicologo D. Schnarch il nostro Sé è tanto più forte quanto siamo più differenziati, ossia quanto più riusciamo a essere noi stessi in rapporto con gli altri. Quanto più siamo differenziati, tanto più saremo capaci di una relazione intima con l’altro, limitando o evitando l’illusione di un’unità con conseguenze sulla sulla relazione e sull'intimità.
Ascoltare l’altro
Non si deve sottovalutare la tendenza dei partner a criticarsi durante le sedute di terapia, giustificando se stessi e chiudendosi all’ascolto dell’altro. Questa tendenza ad attaccare l’altro e a difendere sé stesso può essere letta come l’ambivalenza tra il ricercare una relazione intima e contemporaneamente rifiutarla, incolpando il partner di possedere componenti inaccettabili.
La capacità di ascolto, e quindi di aumento dell’intimità, dovrà essere ripristinata ogni volta che ci si focalizza su se stessi perdendo di vista l’altro e accusandolo di essere manchevole.
L’intimità di coppia
L’intimità coniugale è la capacità della coppia di mantenere una relazione di vicinanza che consenta uno scambio:
- affettivo;
- sessuale;
- intellettuale
riuscendo a mantenere la propria identità, senza cadere in uno stato simbiotico.
Lo psichiatra W. Pasini, seguendo un taglio psicodinamico, afferma come il raggiungimento dell’intimità con l’altro sia possibile solamente con il raggiungimento dell’intimità con se stessi, cioè il permettere un’integrazione di tutte le parti del sé, accettando la propria e altrui complessità. Sempre Pasini afferma inoltre che l’intimità di coppia va oltre il rapporto sessuale e si basa su stima e onestà reciproche.
Tradimento e infedeltà
Lo psichiatra F. Pittman parla di infedeltà come di un abuso della fiducia. Inoltre, l’infedeltà non è nell’atto in quanto tale, quanto piuttosto nella segretezza e nella disonestà. Il tradimento dell’infedeltà sessuale, quando subentra una terza figura nel ruolo dell'amante, è solo uno dei possibili.
Un altro possibile tradimento, infatti, è quello con la famiglia: in questo caso l’infedeltà ha caratteristiche di attacco diretto alla relazione. Usare la famiglia di origine come risorsa terapeutica permette che le forze intergenerazionali nascoste, che esercitano una pressione sulle relazioni attuali, siano portate alla luce. Le attuali difficoltà, infatti, possono essere considerate come sforzi riparativi verso relazioni disfunzionali con le famiglie d’origine.
La scelta del partner
Anche la scelta del partner può essere letta come un meccanismo riparativo. Essa è una mescolanza tra mito e mandato familiare e ricerca di un soddisfacimento personale e si basa “su un gioco di vuoti e di pieni”.
Gli aspetti storici, sotto forma di valori e funzioni trasmessi attraverso mito e storia familiare, danno significato al tentativo di raggiungere contenuti ideali nella scelta del partner. La possibilità di scegliere un partner limitando le pressioni familiari, dipende dal grado di elaborazione del mito stesso.
Inoltre, quanto più le relazioni nella famiglia di origine sono prive di elementi conflittuali irrisolti, tanto più la scelta potrà essere libera. Viceversa, la trama della relazione coniugale sarà intrisa di debiti e crediti intergenerazionali che permettono la comparsa di ruoli e funzioni che le persone coinvolte devono ricoprire. Questi ruoli sono influenzati dal mandato familiare.
Sessualità e differenziazione
Tutti questi aspetti, dall’autoinganno alla mancata differenziazione, dai miti ai mandati, influenzano la relazione di coppia rispetto ad aspetti di intimità con il proprio partner, coinvolgendo anche l’intimità sessuale e trasformando il rapporto carnale in un ring in cui si contrappongono due diverse forze che mirano a far valere la propria ragione, perdendo di vista il valore dello scambio, della reciprocità e dell’accoglienza.
Il sesso incarna la profondità e la qualità dell’intero rapporto emotivo ed è quindi l’espressione tangibile di ciò che è celato più profondamente agli occhi di se stessi. Cercare di nascondersi all’altro ha ripercussioni sulla sessualità, poiché è nel rapporto sessuale che i partner possono sentirsi, riconoscersi reciprocamente e svelarsi, anche a se stessi.
Nella sessualità sono intrinseci il riconoscimento e l’accettazione delle differenze dell’altro, a partire da un punto di vista fisiologico e fisico. Una volta riconosciute queste, si passa ad un livello più intimo di riconoscimento di bisogni e questo sarà possibile solo in una relazione in cui ci sia reciprocità e pari partecipazione.
Nell’atto sessuale si scopriranno parti di sé sempre più profonde man mano che la relazione aumenterà la sua intimità e quindi man mano che gli individui aumenteranno la propria capacità di svelarsi, senza il timore di perdere la propria individualità nella relazione. Questo sarà possibile solo nel momento in cui i due partner saranno sufficientemente differenziati.