Ogni coppia è formata da due individui che a loro volta provengono da due sistemi diversi. A partire da questa semplice affermazione, possiamo comprendere facilmente quale sia la complessità delle dinamiche che possiamo riscontrare nel sistema coppia.
La relazione di coppia si fonda su un patto fiduciario tra partner, dando risalto all’intimità tra i due (cosa che diventa struttura fondamentale della vita insieme). Quando parliamo di intimità ci riferiamo a quella capacità di entrambi di manifestare all’altro tutto ciò che prova e che sente, aspettandosi comprensione e sostegno.
Il patto sarà costruito sulla base di una realtà condivisa. Il tempo, le emozioni e le esperienze infatti, saranno condivise da entrambi perché si attui il progetto di vita insieme. La condivisione dei valori e la pianificazione del futuro fanno sì che tutto questo sia possibile.
In cosa consiste il patto coniugale
Il patto coniugale può costruirsi sulla base di alcuni elementi:
- una comune attrattiva, quindi attrazione reciproca e presenza di sentimenti
- la consensualità e la consapevolezza: approvarsi e conoscere i valori di ciascuno
- un impegno a rispettare il patto
- la progettazione di uno scopo comune.
Questi sono elementi cardine per la costruzione di basi solide su cui fondare una relazione costruttiva e fertile. Una relazione in cui la condivisione, la cooperazione e la comunicazione siano i princìpi guida su cui fare affidamento e su cui contare per intraprendere un percorso che porterà entrambi gli individui ad una buona crescita, sia coniugale che individuale.
Patto dichiarato e patto segreto
Il patto coniugale può essere di varia natura:
- patto dichiarato
- patto segreto.
Il patto dichiarato
Il patto dichiarato, detto anche esplicito, è una dichiarazione di impegno nella relazione, formulata esplicitamente e pubblicamente. Il matrimonio, ad esempio, esplicita attraverso una ritualità il patto tra i coniugi e richiama la valenza etica del vincolo reciproco.
Ciò che attrae i due nella stessa orbita è un conglomerato di bisogni e di speranze. Il patto esplicito, però, non si esaurisce nella dichiarazione di impegno, ma viene sostenuto dal patto segreto. Il Patto Dichiarato può essere:
- fragile quando non c’è impegno;
- formale quando funziona rigidamente, quasi come un contratto di lavoro;
- assunto quando è interiorizzato sia cognitivamente che emotivamente.
Il patto segreto
Quando il patto è il frutto di una commistione tra il conscio e l’inconscio di ogni membro della coppia, è un intreccio inconsapevole, su base affettiva, della scelta reciproca. In questo caso può essere definito come un misto di bisogni, desideri, paure e speranze: parleremo allora di patto segreto o implicito.
La natura di tale patto trova origine nella storia personale dei partner e nei modelli genitoriali di provenienza. Il patto segreto potrà essere:
- praticabile, cioè riuscito perché i partner con il loro incontro soddisfano i bisogni reciproci, ma soprattutto quando è flessibile, cioè mutevole in base ai bisogni e le esigenze di ognuno, che possono variare nel tempo;
- impraticabile: in questo caso uno dei coniugi tenta di dominare sull’altro badando solo ai propri bisogni, ed utilizzando l’altro come strumento per il raggiungimento di tale obiettivo. I bisogni di entrambi i partner vengono disattesi: in questo caso, il patto segreto non esiste perché l’intesa è nulla e lo scambio è impossibile. Nel patto impraticabile l’altro, nella sua realtà e nel suo bisogno, non viene percepito: si crea una relazione tossica che funziona sullo sfruttamento reciproco;
- rigido, cioè quando lo scambio avviene ma, nell’evoluzione dei bisogni reciproci, l’intesa segreta si consuma. In questo patto, quando si è esaurita la soddisfazione di quel particolare momento, si genera una frattura nel legame. Non c’è evoluzione o mutamento, tutto resta fisso ed invariato.
Ad esempio ciò può accadere quando, alla nascita di un figlio, entrambi i coniugi si concentrano totalmente sui bisogni del figlio, accantonando completamente i bisogni della coppia che prima di essere genitoriale è coniugale.
Diverse combinazioni
Per superare le crisi di coppia e i momenti di difficoltà, il patto implicito e quello esplicito devono confluire in un’unica direzione. Può capitare però di incontrare coppie che hanno un patto dichiarato formale ed uno segreto impraticabile: in questo caso la coppia vive in una situazione di deprezzamento. Oppure, un’altra coppia potrebbe avere un patto dichiarato fragile e quello segreto rigido: qui vi sarebbe il rischio che il legame si impoverisca e si svuoti.
La condizione ottimale sarebbe per la coppia avere un patto dichiarato assunto ed un patto segreto praticabile. In questo modo la coppia funzionerebbe in maniera creativa superando positivamente le avversità.
Se la coppia si separa
Il patto dichiarato può essere sciolto con il divorzio, ma non sempre questo porta a scogliere il patto segreto. Con la fine formale della relazione, a volte, una serie di emozioni e pensieri di natura ambivalente danno vita ad acredini ed incomprensioni, che trovano le proprie radici in “segreti” che riguardano stati d’animo e o sensazioni vissute quando la coppia era ancora unita.
In questi casi dove è presente un'alta conflittualità di coppia l'intervento di un mediatore familiare può servire a creare un clima più disteso che consenta di riorganizzare i rapporti familiari.
L’aiuto terapeutico
La terapia di coppia potrebbe essere il giusto supporto per quelle coppie smarrite che si trovano a vivere una relazione rigida, immobile, che non è in grado di evolvere. Spesso, la paura di cambiare immobilizza l’individuo nei suoi schemi e nelle sue convinzioni, frutto di relazioni passate (sia di tipo familiare che di altra natura).
Potrebbe essere utile chiedere aiuto ad un professionista, che accompagnerà i partner in un percorso di conoscenza e onestà reciproca, dove i sentimenti e le emozioni possono essere scrutate e vissute con libertà. La terapia con uno psicologo online può diventare un luogo in cui sperimentare fiducia e libertà di essere, senza giudizio e senza segreti.