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Narciso: che tipo di donna ha bisogno di lui?

Narciso: che tipo di donna ha bisogno di lui?
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Wilma Longari
Redazione
Psicologa ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
7.2.2020
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Il mito di Narciso

Narciso, figlio della divinità fluviale Cefiso e della ninfa Liriope, è un giovane di grande bellezza ma che porta con sé una pesante condanna: sarebbe vissuto a lungo, restando bello, solo se non avesse “conosciuto se stesso”. Così il ragazzo decide di vivere isolato nelle foreste. Condannato alla sua solitudine, egli ha due strade: rimanere cieco o guardare se stesso.

Durante una battuta di caccia sente provenire una voce. È quella di Eco, la ninfa dei monti, che al solo vederlo s’innamora perdutamente di lui. Anche la ninfa ha una maledizione: è costretta a ripetere i suoni che sente ma è priva di voce propria. Eco segue Narciso ovunque egli vada, accontentandosi di guardarlo da lontano ma, una volta dichiarato il suo amore, viene respinta da Narciso, che fugge via.

L’amore e il dolore per quel rifiuto consumano Eco a poco a poco, finché di lei non rimangono che le ossa e la voce: le ossa hanno preso la forma dei sassi e la voce vive eterna nella montagna. Da allora essa risponde ai viandanti che chiamano, ma è fioca e lontana e ripete perciò solo l’ultima sillaba delle loro parole: ha perduto la sua forza invocando Narciso.

Dmitriy Ganin - Pexels

Eco e Narciso: il significato del mito

Il comportamento assunto dalla giovane ninfa chiarisce qual è l’atteggiamento che assume chi entra in relazione con un partner narcisista. C’è infatti un’analogia tra l’impossibilità di Eco a pronunciare ad alta voce le parole e la difficoltà delle donne che hanno una relazione con uomini narcisi a comunicare le proprie intenzioni e desideri assumendo un comportamento assertivo, tese piuttosto come sono a prendersi cura, a dedicarsi e rimirare la bellezza dell’altro.

 

Chi sono le donne del narciso?

Erroneamente si pensa che le donne che incappano in intense ma estenuanti relazioni con uomini narcisi siano soltanto quelle fragili e insicure, che non di rado hanno un passato traumatico o bisogni affettivi profondi che sarebbero stati trascurati. È però meno noto il fatto che spesso, invece, si tratta di donne forti, con una vita professionale di successo o comunque sicure e autonome in molti altri aspetti della loro vita.

Perché si sceglie un uomo narciso?

I motivi possono essere molti, vediamone alcuni:

  • il voler acquisire valore: queste donne amano rispecchiarsi in un uomo che le farà risplendere della sua luce. Esse emanano il potere che lui emana e desiderano sentirsi a loro volta belle, forti e autorevoli
  • il bisogno di approvazione e sicurezza
  • lo spirito materno: sono donne che sentono il bisogno di accudire un partner emotivamente insicuro, a volte vacillante, come se fosse loro figlio
  • l’istinto da “crocerossina”: donne che si legano ad un uomo narcisista pensando di essere le uniche a poterlo salvare dalla “perdizione” nella quale vive. Il modello è quello classico: “Io ti salverò!”. L’aspetto interessante di questo tipo di relazione è che produce, inconsciamente, una gara tra donne. A volte, dietro il tentativo di salvare l’uomo si nasconde il bisogno inconscio di salvare se stesse.
Flora Westbrook - Pexels


  • la ricerca o il recupero del padre idealizzato: la maggioranza di queste donne sperimenta i cosiddetti daddy issues, avendo avuto un’esperienza con un padre molto amato e idealizzato ma distante, che non è riuscito a instaurare un vero rapporto con loro, che prometteva complicità ma non era, di fatto, capace di offrirla;
  • agire la propria ambivalenza: donne non pronte ad un legame stabile rischiano di scegliere un partner che confermi questa tendenza. E il narciso in questo è il compagno ideale
  • il partner esprime qualcosa di profondo e nascosto di sé: un compagno così complesso può permettere ad una persona di vivere sentimenti che da sola potrebbe non riuscire ad esplorare, come idee trasgressive, fantasie di onnipotenza.


È importante riconoscere di avere un ruolo decisivo e attivo in questo tipo di relazioni, sia per le situazioni in cui si desidera restare con più consapevolezza che per quelle in cui si sceglie di andare via, ma con maggiore leggerezza.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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