Comunicare ci sembra la cosa più naturale del mondo e in fondo lo è: fin dai primi istanti di vita l’essere umano invia messaggi nelle maniere più variegate: inizialmente attraverso versi e gesti, per poi affidarsi progressivamente sempre di più alle parole che, però, sono solo uno dei canali che abbiamo a disposizione. Le parole riguardano infatti il “cosa” diciamo: ma quanto siamo consapevoli di “come” comunichiamo?
Parlare lingue diverse
Quante volte ci è capitato di dire o sentirci dire “forse mi sono spiegato male” o “hai frainteso”? Ciò accade perché la comunicazione è un processo molto complesso e articolato che non si limita esclusivamente a quello che viene esplicitamente detto.
Il secondo assioma della comunicazione umana, postulato dagli studiosi Watzlawick, Beavin e Jackson nel libro Pragmatica della comunicazione umana, sostiene infatti che ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione, ed è proprio quest’ultimo a dare significato a ciò che diciamo.
Questo vuol dire che quando il messaggio che mandiamo e il nostro tono di voce o il nostro atteggiamento sono in contraddizione, è la componente non verbale della comunicazione a prevalere nell’interpretazione dell’interlocutore. Insomma: come diciamo le cose ha un peso maggiore delle cose stesse!
La comunicazione non verbale
Gli aspetti non verbali della comunicazione (come la mimica facciale, i gesti, la postura, il tono della voce, che fanno parte del linguaggio del corpo) si attivano prevalentemente in maniera automatica, ma questo non vuol dire che non possono essere (ri)conosciuti e gestiti in modo da riuscire a formulare una comunicazione efficace. Si tratta di uno scambio comunicativo in cui il contenuto del messaggio, il livello paraverbale e quello non verbale sono tra di loro coerenti, permettendo così alla persona che abbiamo davanti di recepire ciò che vogliamo effettivamente trasmettere.
L’assertività è la capacità di esprimere il proprio pensiero ed emozioni in maniera chiara, senza però dimenticarsi di chi si ha davanti e del suo punto di vista. Può capitare che, in momenti di grande emotività, la nostra comunicazione sovrasti l’altro, abbiamo bisogno di sfogarci e non ci preoccupiamo di come lo facciamo e dell’effetto che ciò che diciamo potrà avere sul nostro interlocutore. Altre volte, invece, potremmo essere così preoccupati delle altrui reazioni da trincerarci dietro silenzi che tolgono la voce alle nostre emozioni.
L’espressione delle emozioni
Scriveva Shakespeare nel Macbeth:
“Date parole al vostro dolore; il dolore che non parla sussurra al cuore troppo gonfio e lo invita a spezzarsi.”
È importante condividere il nostro mondo interno ed è altrettanto importante farlo in modo che per l’altro sia comprensibile, per riuscire così a creare vicinanza e non distacco. Vale per il dolore, vale per la rabbia, la delusione e tutte le emozioni che proviamo, anche quelle generalmente considerate positive. Ognuno di noi ricorda almeno un’occasione in cui è rimasto ferito dal comportamento del partner, di un familiare o di un amico e, invece di dirgli “questa cosa mi ha fatto stare male”, ha assunto atteggiamenti scontrosi o evitanti.
Ecco, anche questa è una comunicazione perché, come dice il primo assioma della comunicazione, “non si può non comunicare”. Anche il silenzio contiene un messaggio, che però non ci aiuta a tirare fuori il nostro vissuto, né permette all’altro di comprenderlo e di conseguenza impedisce il chiarimento e la crescita della relazione.
Uno spazio di condivisione
Ci sono alcuni momenti in cui può accadere di non sentirsi capiti e, quando questo accade nelle relazioni più significative della nostra vita, lo smarrimento e il senso di solitudine che proviamo, rischiano di essere grandi.
Il percorso di terapia è il luogo protetto in cui far emergere questi vissuti e capire cosa riduce la capacità di comprendere e di farsi comprendere, per ricostruire il ponte che ci connette all’altro e riattivare lo scambio autentico che rende ricchi e nutrienti i rapporti interpersonali. I nostri psicologi online sono pronti ad accompagnarti in questo percorso di crescita personale.