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Autostima e relazione di coppia: che legame c’è?

Autostima e relazione di coppia: che legame c’è?
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Valentina Tocca
Redazione
Psicologa ad orientamento Analitico Transazionale
Unobravo
Pubblicato il
18.5.2022

Si sente spesso la frase “per amare il proprio partner, bisogna prima imparare ad amare se stessi”. Ma cosa significa realmente? E come mai una bassa autostima o, al contrario, un’eccessiva autostima rischiano di minacciare l’equilibrio della coppia? In quest’articolo cercheremo di trovare una risposta a queste domande.

Autostima e amore, si sa, vanno sempre a braccetto: per vivere una felice relazione, bisogna infatti avere una salda autostima. Quest’ultima è fondamentale non solo nella quotidianità della vita di coppia, ma già nella fase del corteggiamento: un atteggiamento sereno e sicuro è ritenuto molto seduttivo. È anche vero che una buona relazione intima può nutrire e aumentare l’autostima. Esiste dunque una relazione circolare tra i due fattori, come spesso avviene per molti altri fenomeni in psicologia.

Ma cosa significa avere una buona autostima in amore? Vuol dire riuscire a trovare un equilibrio tra la tendenza a non sentirsi all’altezza (sottostimarsi) e quella a percepirsi superiori al partner (sovrastimarsi). Questo bilanciamento facilita la costruzione di una relazione di coppia stabile, in cui ci si considera alla pari e dove si possono iniziare a definire, insieme, obiettivi e progetti futuri.


I livelli di autostima nella vita affettiva

L'autostima può essere misurata con alcuni strumenti specifici, tra cui i test psicologici validati come la scala di Morris Rosenberg.

Se immaginiamo l’autostima come un continuum, in cui al centro è presente un buon livello di autostima, possiamo individuare alle estremità due livelli opposti: da una parte l’autostima eccessivamente alta e dall’altra l’autostima eccessivamente bassa.

Un test può essere utile per indagare i tuoi livelli di autostima
*Non ha valore diagnostico e non sostituisce una diagnosi professionale

Autostima “ipertrofica”

Chi ha un’autostima “ipertrofica”, dunque eccessivamente alta, non lascia spazio all’altra persona nella relazione. Al contrario, sente il bisogno di essere ammirato e lodato e il partner diventa così lo specchio in cui riflettere la propria grandezza. I problemi insorgono quando non si ricevono le conferme che si stanno aspettando: si può arrivare ad incolpare l’altro o ad abbandonarlo perché non è più in grado di rispondere ai loro bisogni.

Sam Lion - Pexels

Autostima troppo bassa

Chi ha un’autostima troppo bassa porta all’interno della coppia le proprie ansie e insicurezza, come ad esempio la paura di perdere la persona amata (che troviamo spesso tra le conseguenze dei daddy issues). Queste paure si rifletteranno poi necessariamente anche su aspetti che hanno a che fare con sesso e amore tra i partner.

Potrebbe accadere, ad esempio, che un eccessivo sbilanciamento di locus of control diretto verso l’interno porti allo sviluppo di forte senso di colpa verso il partner derivato da una sovraresponsabilizzazione verso ciò che succede nella vita di coppia. Questi sensi di colpa si concretizzano, a volte, in una compiacenza estrema, che spesso ha come effetto l’allontanamento dell’oggetto amato, come in una profezia che si autoavvera.

Gli effetti indesiderati degli eccessi di autostima

Vediamo più da vicino quali sono gli effetti negativi, in amore, degli eccessi di autostima e come questi possono mettere a repentaglio o addirittura sabotare la relazione di coppia.

Comportamenti sospettosi

I comportamenti di controllo hanno l'obiettivo di proteggere il partner che si sente vulnerabile: ne è un esempio la manipolazione affettiva nella coppia.

Se la stima di te è bassa, potrai dubitare dell’amore che il partner nutre nei tuoi confronti e iniziare a metterlo alla prova. Potresti pensare allora: “come può piacergli davvero una persona come me?”. Il tuo comportamento sospettoso e controllante potrebbe essere causa della fine della relazione o per decisione tua o dell’altro, stanco di sentirsi sempre sotto attacco. Ecco che diremo: “ti lascio prima che lo faccia tu”.

La rabbia: un circolo vizioso

Spesso ci arrabbiamo con il partner ed iniziamo a criticarlo per via delle sue mancanze. In generale, risulta più facile attaccare, alzando barriere emotive, piuttosto che mostrarci feriti ed apparire “vulnerabili”. Il partner, a sua volta, può assumere un atteggiamento difensivo, contrattaccando o iniziando a raccontare bugie e nasconderci cose. Questo alimenterà la nostra rabbia e la nostra insicurezza e penseremo: “non posso fidarmi”.

La paura dell’abbandono

La paura dell'abbandono è una delle principali conseguenze di una bassa autostima. Se pensi di valere poco, ti sentirai già fortunato all’idea che qualcuno ti abbia scelto e ti voglia nella sua vita. Tenderai ad accontentarti delle briciole (breadcrumbing) e a rimanere nella relazione ad ogni costo per la paura di rimanere solo, anche quando si tratta di un amore non corrisposto. Questa scelta è la strada per l’infelicità e l’accettazione di ciò che non vuoi, come alcuni comportamenti irrispettosi del partner.

hitesh choudhary - Pexels

Ricerca di conferme

Chi non ricorda la pubblicità che recitava “Mi ami? Ma quanto mi ami?”. La richiesta di continue rassicurazioni al partner crea uno sbilanciamento nel rapporto, mutandolo da paritario (relazione adulto-adulto) a subordinato (relazione genitore-figlio). Si chiede all’altro di essere il salvatore in grado di tranquillizzarci continuamente sul nostro valore e questo rischierà di mettere troppa pressione al rapporto.

Se non hai buoni livelli di autostima, i pensieri di inadeguatezza e la paura di non essere abbastanza (atelofobia) potrebbero portarti a scegliere un partner che soddisfi un bisogno narcisistico, ad esempio la conferma del tuo valore. In questi casi, è facile incontrare a lungo andare frustrazione perché l’altro, in qualità di essere umano, è fallibile e può deluderci.

Migliorare l’autostima per vivere felicemente in coppia

Cosa fare per migliorare il clima della nostra relazione di coppia e vivere in un rapporto sano ed equilibrato? Possiamo innanzitutto partire da noi stessi. Iniziamo con il fare un’autoanalisi con l’aiuto della psicoterapia, per capire cosa ci rende insicuri all’interno del nostro rapporto. Può avere a che fare con il sentirsi non all’altezza o non abbastanza per l’altro: “non sono interessante, attraente, competente” e così via.

Se ci vergogniamo di alcuni aspetti del nostro carattere, finiremo probabilmente per nasconderli per paura del giudizio negativo, non mostrandoci mai completamente autentici.

Vedere il partner come un alleato e non come un nemico, può aiutarci ad affrontare questa paura, abbassando le difese e facendo cadere tutte le maschere che indossiamo. Potremmo stupirci di come, quegli aspetti di noi che consideriamo “difetti”, agli occhi dell’altro possono rappresentare, al contrario, caratteristiche uniche e degne di amore e apprezzamento.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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