Relazioni
This is some text inside of a div block.

Approcci e modelli per la terapia di coppia

Approcci e modelli per la terapia di coppia
logo-unobravo
Sonia Rita Russo
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento ipnotico ericksoniano
Unobravo
Pubblicato il
24.5.2024

Sul nostro blog abbiamo già analizzato opportunità e sfide legate alla gestione del setting nella terapia di coppia online. Abbiamo esaminato da vicino i benefici e le difficoltà che possono emergere sia per i pazienti che per i terapeuti, approfondendo le questioni legate alla connessione emotiva, alla privacy e alla comunicazione efficace attraverso piattaforme digitali.

Oggi ci immergeremo in un’esplorazione dettagliata dei diversi modelli utilizzati nella terapia di coppia. Attraverso un’analisi approfondita, esamineremo le teorie e le metodologie che i professionisti possono adottare per assistere le coppie nel superare le loro sfide relazionali e nel promuovere la salute e il benessere all’interno della loro relazione. Scopriremo i principi fondamentali di ciascun modello, esamineremo le loro applicazioni pratiche e discuteremo delle possibili implicazioni per la pratica clinica nella terapia di coppia.

In particolare, esamineremo il modello psicodinamico, l'approccio cognitivo-comportamentale, l'approccio sistemico, il modello emozionale-focale, e l’innovativo metodo dei coniugi Gottman.

La terapia di coppia nell'approccio psicodinamico

L'approccio psicodinamico alla terapia di coppia si basa sui principi fondamentali della psicologia dinamica, che si concentra sull'analisi delle dinamiche inconsce e dei modelli relazionali che influenzano il comportamento umano. Questo modello offre un'opportunità unica per esplorare complesse interazioni tra i partner e per comprendere le radici profonde dei loro problemi relazionali. 

Uno dei lavori più importanti ci viene fornito dagli studi del Tavistock Centre for Couple Relationships di Londra. Il loro orientamento teorico si ispira “alla rivisitazione teorica contemporanea del complesso edipico (Steiner, 1989; Grier 2004) e alla scuola inglese delle Relazioni Oggettuali, con particolare riferimento alla concezione kleiniana e post-kleiniana dell'inconscio come ‘mondo interno’”.  lI nucleo essenziale del loro lavoro psicoanalitico di coppia è centrato sul fatto che tutto il materiale che emerge durante le sedute va concepito come il prodotto di entrambi, cioè il prodotto della relazione tra i due.

In particolare, l’oggetto dell’intervento del loro lavoro con la coppia si focalizza sul capire in che modo la coppia contribuisce, a livello inconscio, alla formazione di un unico sistema di relazione.  Tutto questo significa che “entrambi sono il paziente”: l’obiettivo del terapeuta sarà quello di formulare delle interpretazioni congiunte e di portare l’attenzione sulla funzione che assolve tutto ciò che si diranno o faranno durante la seduta, sia per entrambi i partner che per la relazione con il terapeuta.

Uno dei concetti chiave dell'approccio psicodinamico è l'idea che le esperienze passate, specialmente quelle legate all'infanzia e alla relazione con le figure di attaccamento primario, influenzino in modo significativo le relazioni adulte. Per esempio, un partner potrebbe ripetere schemi di relazione dannosi che ha imparato da esperienze familiari passate, anche se non ne è consapevole.

Durante la terapia di coppia, il terapeuta lavora per identificare e analizzare questi modelli relazionali inconsci, così come i meccanismi di difesa che i partner utilizzano. Questo processo può coinvolgere l'esplorazione dei sogni, l'analisi delle associazioni libere e la ricerca dei significati nascosti dietro i comportamenti e le reazioni dei partner.

Un altro aspetto importante dell'approccio psicodinamico è l'attenzione alla dinamica del transfert e del controtransfert tra i partner e il terapeuta,  che possono offrire preziose informazioni sulla relazione e le sue difficoltà.

Alex Green - Pexels

La terapia di coppia cognitivo-comportamentale

Numerosi studi (Northey, 2002; Psychotherapx Networker, 2007; Baucom et al., 1998) hanno dimostrato l'utilità e l'efficacia dell’approccio cognitivo-comportamentale (CBT) nel ridurre la sofferenza relazionale. Questo approccio, infatti, offre una prospettiva unica per affrontare le sfide della coppia attraverso strategie pratiche e orientate ai risultati, concentrandosi sul modo in cui i pensieri, le emozioni e i comportamenti influenzano la qualità delle relazioni.

Nell'ambito della CBT, i terapeuti di coppia aiutano i partner a identificare i pattern di pensiero e comportamento che contribuiscono ai conflitti e alle difficoltà nella relazione. Ciò può includere modelli di comunicazione inefficaci, distorsioni cognitive e atteggiamenti negativi che influenzano le interazioni quotidiane. 

La terapia cognitivo-comportamentale di coppia, solitamente di breve durata, si concentra sulle problematiche portate dai partner con l'obiettivo di migliorare il funzionamento della coppia (Christensen e Jacobson, 1997). È una terapia attiva e collaborativa che si focalizza sul presente, ma considera anche la storia della coppia per comprendere come i problemi si siano sviluppati e mantenuti nel tempo (Rebecchi e Vinai, 2017).

Una parte cruciale del percorso di coppia, all’interno di questo approccio, consiste nello sviluppo di abilità di comunicazione efficaci, grazie all'apprendimento di strategie di comunicazione assertiva,  di ascolto attivo ed espressione empatica dei propri sentimenti e bisogni. Questo aiuta a ridurre la tensione e promuovere una maggiore comprensione reciproca.

Infatti, attraverso l'identificazione e la modifica dei comportamenti dannosi o disfunzionali, la CBT mira a promuovere comportamenti più positivi e costruttivi all'interno della coppia. Ciò può includere, attraverso strategie di problem solving, la gestione efficace dei conflitti, l'affrontare direttamente i problemi, la negoziazione di compromessi e l'adozione di comportamenti che favoriscono la fiducia e l'intimità.

Il metodo Gottman, sviluppato dai coniugi Gottman, fornisce un esempio di questo approccio di lavoro terapeutico.

La teoria della casa della relazione solida

Dai loro studi sulle coppie, i Gottman hanno sviluppato la teoria Sound Relationship House (Teoria della Casa della Relazione Solida). Questa teoria è composta da nove elementi o livelli, ciascuno dei quali è fondamentale per garantire la longevità di una relazione:

  • costruire mappe dell’amore: questo livello rappresenta le fondamenta della casa e implica creare le basi solide per una relazione. Queste “mappe” sono come mappe stradali che guidano nel mondo psicologico interiore del partner e rappresentano il fondamento dell’amicizia nella relazione, riflettendo la sensazione di essere realmente compresi e apprezzati. È il risultato del reciproco interesse nel comprendere e approfondire la conoscenza dell’altro
  • condividere tenerezza e ammirazione: in questo livello bisogna coltivare un’atmosfera di affetto e apprezzamento reciproco all’interno della coppia e produrre un cambiamento di mentalità. Anziché concentrarsi sugli errori del partner e correggerli, è importante riorientare la propria attenzione verso ciò che di positivo il partner porta nella relazione
  • incoraggiare la connessione emotiva: il terzo livello comporta l'adozione di un atteggiamento proattivo nell'incontrare il partner anziché “voltargli le spalle” durante i momenti quotidiani. Implica la comprensione delle esigenze emotive del partner e, di conseguenza, l’essere disposti ad accogliere tali richieste invece di ignorarle
  • la prospettiva positiva: i primi tre livelli preparano il terreno per il quarto, cioè l’importanza della prevalenza del sentimento positivo su quello negativo (Weiss R, 1980). Se i primi tre livelli della Casa della Relazione Solida non riescono a funzionare, le persone si trovano in uno stato di prevalenza del sentimento negativo, nel quale anche i messaggi neutrali o positivi vengono interpretati in chiave negativa. La teoria sostiene che per trasformare la prevalenza del sentimento negativo in prevalenza del sentimento positivo è necessario costruire l'amicizia all'interno della coppia, sfruttando i primi tre livelli della Casa della Relazione Solida
Anna Shvets - Pexels
  • gestire i conflitti: è importante “gestire” il conflitto invece di “risolverlo”, poiché il conflitto nelle relazioni è un elemento naturale e può avere effetti positivi. Il conflitto è essenziale e può insegnare ad amare, affrontare il cambiamento, mantenere viva la passione nel corso del tempo, ma soprattutto fornisce importanti feedback per comprendere e conoscere meglio il nostro partner. L’intenzione, quindi, non è quella di eliminare il conflitto, ma di identificare le questioni fondamentali e comprendere i cicli negativi, in modo tale da gestirlo in modo costruttivo.

    I conflitti possono essere di due tipi: risolvibili e perpetui. Per i problemi risolvibili sono delineati quattro elementi per una risoluzione efficace: avvio “morbido” del problema, accettazione del condizionamento, riparazione e compromesso. Per i problemi perpetui, invece, è necessario stabilire un "dialogo" con il problema e ciò richiede una prevalenza del sentimento positivo. Il conflitto perpetuo può emergere su qualsiasi argomento, anche se può sembrare insignificante a chi è esterno alla relazione. Tuttavia, all’interno della coppia, diventa un’importante questione.

    Si tratta di un rifiuto reciproco tra i partner, nel quale le discussioni sullo stallo sembrano ripetersi all’infinito, senza possibilità di avanzare. Il compromesso sembra impossibile e col tempo le posizioni diventano sempre più radicate ed estreme. Le conversazioni sulla questione generano frustrazione e dolore, mancano di umorismo, tenerezza e apprezzamento. La mancanza del sentimento positivo è un segnale chiave di questo stallo. Nel tempo, la coppia può iniziare a denigrarsi reciprocamente, formulando pensieri negativi sul partner, spesso giudicandolo egoista, ed evidenziando una perdita di fiducia nei confronti della relazione
  • realizzare i sogni di vita e le aspirazioni: i sistemi di sentimenti positivi devono essere costruiti volontariamente, integrando elementi come il gioco, il divertimento e l'esplorazione. È necessario creare un ambiente in cui entrambi i partner possano realizzare i propri sogni e sentirsi supportati nell’ottenere il proprio successo individuale
  • creare un significato condiviso: questo livello può essere considerato “l’attico” della casa, riguarda la costruzione di un senso di significato condiviso all’interno della coppia, attraverso la condivisione dei valori, obiettivi, rituali e storie personali. Si tratta di creare una cultura familiare nuova che riflette l’identità e le aspirazioni di entrambi i partner
  • fiducia: questo livello rappresenta la fiducia reciproca e la sicurezza all'interno della relazione. La fiducia è essenziale per creare un ambiente di intimità e supporto emotivo tra i partner e include la capacità di contare l'uno sull'altro, di sentirsi al sicuro nella relazione e di condividere apertamente i pensieri, i sentimenti e le preoccupazioni
  • impegno: l’ultimo livello della Casa è l'impegno verso la relazione e il reciproco sostegno nel costruire un futuro insieme. L'impegno implica una volontà di investire tempo, energie e risorse nella relazione, nonostante le sfide e le difficoltà che possono sorgere lungo il cammino. Si tratta di una decisione consapevole di dedicarsi alla relazione e di lavorare attivamente per mantenerla forte e duratura nel tempo.

La gestione dei conflitti: i quattro cavalieri dell'Apocalisse

Nel corso degli anni ‘80, i coniugi Gottman hanno condotto degli studi longitudinali attraverso la creazione di un laboratorio per le coppie. Il Love Lab è stato creato per condurre ricerche approfondite sulle dinamiche delle relazioni, concentrandosi sulla comunicazione e la risoluzione dei conflitti. Tra i segnali più temuti che possono preannunciare la fine della stabilità e della felicità delle coppie, i Gottman hanno individuato i cosiddetti “quattro cavalieri dell’Apocalisse” e ci offrono anche strumenti per sconfiggerli e ristabilire l'armonia nella coppia.

Il primo cavaliere è la critica e si verifica quando un partner critica l’altro in modo generalizzato o personale, anziché concentrarsi sul comportamento specifico che li ha infastiditi. Per contrastare questo primo segnale, si dovrebbe sostituire la critica con l'espressione di bisogni e desideri. Comunicare in modo assertivo e rispettoso i propri sentimenti e le proprie necessità apre la strada alla comprensione reciproca e alla risoluzione costruttiva dei problemi.

Il secondo cavaliere individuato è la difesa, una risposta comune alle critiche o alle lamentele del partner, che può manifestarsi come giustificazione, negazione di responsabilità, contro-attacco o inversione della colpa. Quando entrambi i partner stanno sulla difensiva, è difficile trovare una soluzione ai problemi. Per questo, per superare questo ostacolo, i Gottman enfatizzano l'importanza di assumersi la responsabilità dei propri errori e di essere aperti al dialogo e alla negoziazione. Accettare le proprie debolezze e impegnarsi nel miglioramento personale favorisce la crescita individuale e la costruzione di una relazione più solida.

Il terzo segnale è il disprezzo ed è caratterizzato da comportamenti ostili, sarcasmo, derisione, insulti o ridicolizzazione del partner. Il disprezzo è particolarmente dannoso poiché implica una sensazione di superiorità da parte di un partner nei confronti dell’altro. Per contrastare questo potente avversario, i Gottman suggeriscono di coltivare l'ammirazione e la gratitudine reciproca. Apprezzare le qualità positive del partner e riconoscere i suoi sforzi contribuisce a creare un clima di rispetto e affetto all'interno della coppia.

Il quarto e ultimo segnale è l’ostruzionismo, una risposta alla crescente tensione in una discussione o conflitto. Un partner che crea un “muro di pietra”, si ritira emotivamente dalla conversazione, ignorando, evitando o rifiutando di partecipare attivamente alla comunicazione. Anche se inizialmente può sembrare una strategia di auto-conservazione, questo muro può portare a una maggiore distanza emotiva tra i partner.

Per combattere questa dinamica, i Gottman incoraggiano l'approfondimento dell'impegno emotivo e la volontà di affrontare le sfide della relazione con coraggio e determinazione. Investire tempo ed energia nella costruzione di una connessione emotiva autentica è essenziale per mantenere viva la fiamma dell'amore e della comprensione reciproca. 

Tan Danh - Pexels

La terapia di coppia sistemico-relazionale

La terapia di coppia con approccio sistemico-relazionale si basa su diverse teorie e concetti chiave. Una delle teorie fondamentali è la teoria dei sistemi familiari (Bowen, 1966),  che considera la coppia come parte di un sistema più ampio composto da famiglia, rete sociale e contesto culturale. Secondo questa prospettiva, i problemi all'interno della coppia sono influenzati dalle dinamiche familiari e dalla storia di ciascun partner. 

Un altro concetto importante è quello di comunicazione e interazione. I terapeuti si concentrano sull'analisi dei pattern comunicativi all'interno della coppia, identificando le dinamiche relazionali disfunzionali e promuovendo strategie di comunicazione più efficaci. Inoltre, questo approccio integra principi di teoria dell'attaccamento, che esplora come le esperienze passate di attaccamento influenzino le relazioni attuali, aiutando i partner a comprendere i loro bisogni emotivi e a sviluppare una maggiore sicurezza affettiva all'interno della coppia. 

Per quanto riguarda la pratica, i professionisti utilizzano una serie di tecniche e interventi mirati a promuovere la consapevolezza, il cambiamento e la crescita all'interno della coppia. Questi possono includere la mappatura dei sistemi familiari, l'assegnazione di homework, l'uso di tecniche narrative per esplorare le storie di vita dei partner e l'introduzione di nuove prospettive per affrontare i conflitti. 

Uno studio condotto da Johnson e Greenberg (1988) ha dimostrato che la terapia di coppia basata sull'approccio sistemico-relazionale porta a miglioramenti significativi nella comunicazione e nella soddisfazione relazionale dei partner. Inoltre, una revisione sistematica (Lebow et al., 2012) ha confermato l'efficacia a lungo termine della terapia di coppia sistemica nel ridurre i conflitti e migliorare la coesione familiare

Ulteriori evidenze emergono da una meta-analisi condotta da Snyder et al. (2015), che ha confrontato l'efficacia di diversi approcci terapeutici per la terapia di coppia. I risultati hanno indicato che l'approccio sistemico-relazionale ha prodotto miglioramenti significativi nella soddisfazione relazionale e nella qualità della comunicazione. Durante le sedute, i terapeuti aiutano i partner a comprendere i loro ruoli reciproci e a sviluppare nuovi modelli di interazione più funzionali.

Uno degli elementi chiave di questo approccio è la focalizzazione sulle risorse della coppia e la promozione della resilienza relazionale. Attraverso il rafforzamento delle capacità di comunicazione, la negoziazione dei conflitti e la costruzione di una visione condivisa del futuro, i partner possono superare le difficoltà e rafforzare il loro legame affettivo. 

La terapia di coppia EFT

L’Emotionally Focused Therapy (EFT) è un approccio terapeutico all'avanguardia ampiamente utilizzato nella terapia di coppia, che si concentra sulle emozioni e sulle relazioni emotive tra i partner. Questo modello, sviluppato da Susan Johnson e Leslie Greenberg, si basa sulla teoria dell'attaccamento e sulla ricerca sul funzionamento emotivo e relazionale. 

Nell'EFT, gli psicoterapeuti lavorano con le coppie per identificare e comprendere i pattern di attaccamento e le dinamiche emotive che influenzano le loro relazioni. L'obiettivo principale è quello di creare un legame sicuro e duraturo tra i partner, promuovendo la fiducia, l'intimità e la connessione emotiva. 

La terapia EFT si articola in tre fasi principali:

  • esplorazione e comprensione delle esperienze emotive: gli psicoterapeuti aiutano i partner a esplorare e comprendere le loro esperienze emotive, identificando i pattern di attaccamento e le ferite emotive che influenzano la loro relazione. Questa fase mira a creare consapevolezza e comprensione reciproca;
  • ristrutturazione delle interazioni emotive: gli psicoterapeuti lavorano con i partner per modificare i pattern di comunicazione disfunzionali e sviluppare nuove modalità di interazione emotiva. Questo processo aiuta i partner a sviluppare una maggiore sicurezza emotiva e costruire una connessione più profonda e autentica;
  • consolidamento del cambiamento: una volta raggiunti nuovi modelli di interazione emotiva, è necessario consolidare e mantenere i cambiamenti ottenuti. Questa fase mira a garantire che i nuovi pattern di relazione diventino stabili e duraturi nel tempo. 

La ricerca scientifica ha dimostrato l'efficacia dell'EFT nella terapia di coppia (Wiebe S, Johnson S, 2016), evidenziando miglioramenti significativi nella comunicazione, nell'intimità emotiva e nella soddisfazione relazionale dei partner. 

Uno strumento valido a supporto della coppia

La terapia di coppia si presenta come un valido supporto per affrontare le sfide relazionali e migliorare la comunicazione tra partner. I diversi approcci terapeutici disponibili offrono una vasta gamma di strumenti e strategie per aiutare le coppie a superare le difficoltà e rafforzare il legame emotivo. 

Indipendentemente dall'approccio scelto, nella terapia di coppia è rilevante che entrambi i partner siano disposti a impegnarsi nel percorso terapeutico con apertura e sincerità, lavorando insieme per costruire una relazione più sana e appagante: la collaborazione tra terapeuta e coppie, la consapevolezza delle dinamiche relazionali e l'impegno nell'ascolto reciproco sono pilastri fondamentali per il successo di questo percorso.

Insieme è possibile costruire un ponte verso una connessione più profonda e autentica che possa permettere alle coppie di affrontare insieme le sfide che si incontrano durante tutto il percorso di vita.

Bibliografia

  • Morgan M., 2021, Lo stato mentale di coppia. Il modello Tavistock Relationships, Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Gottman J., Schwartz Gottman J., 2021, La scienza della terapia di coppia e della famiglia, Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Gottman J., Schwartz Gottman J., 2017, Dieci principi per una terapia di coppia efficace, Raffaello Cortina Editore, Milano
  • Lebow J. L, Snyder D. K., 2022, Clinical Handbook of Couple Therapy: sixth edition, Guilford Publications, New York
  • Greenberg L. S., Johnson S. M., 2010, Emotionally Focused Therapy for Couples, Guilford Publications, New York
  • Bowen M. 1980, Dalla famiglia all'individuo. La differenziazione del sé nel sistema familiare, Astrolabio Ubaldini
  • Wiebe S, Johnson S, 2016, A Review of the Research in Emotionally Focused Therapy for Couples, Fam Process,  Sep;55(3):390-407


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

Potrebbero interessarti

Love bombing: le bombe d’amore che seminano dubbi e incertezze
Relazioni

Love bombing: le bombe d’amore che seminano dubbi e incertezze

Poliamore: cos’è e quali sono le caratteristiche
Relazioni

Poliamore: cos’è e quali sono le caratteristiche

L’innamoramento: quel sospiro inspiegabile tra neurobiologia e psicologia
Relazioni

L’innamoramento: quel sospiro inspiegabile tra neurobiologia e psicologia

scopri tutti gli articoli