Depressione
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Vivere accanto a un partner depresso

Vivere accanto a un partner depresso
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Erika Scarano
Redazione
Psicologa Clinica
Unobravo
Pubblicato il
16.7.2024

Soffrire di depressione non vuol dire semplicemente essere tristi. Lo sa bene chi lo ha sperimentato in prima persona, ma anche chi si trova a vivere accanto a una persona che soffre di depressione maggiore o nella fase depressiva di un disturbo bipolare

Avere una relazione con una persona che ha questo disturbo può essere molto difficile e, spesso, rischia di mettere in moto una serie di emozioni confondenti e faticose.

Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato da molti sintomi di natura fisica, emotiva e psicologica. Tra i più comuni osserviamo:

  • sintomi fisici: astenia, disturbi del sonno, aumento o riduzione dell’appetito, agitazione motoria, aumento del battito cardiaco, vampate di calore o brividi di freddo, nausea, sudorazione
  • sintomi cognitivi: disturbi della concentrazione, disturbi della memoria, disorientamento, distorsioni cognitive
  • sintomi emotivi: apatia, incapacità di sentirsi appagati, mancanza del desiderio di intimità, senso di solitudine, nervosismo, irritabilità, tristezza, ansia, senso di colpa, disperazione, senso di vuoto, mancanza di speranza nel futuro, perdita di interesse in qualsiasi attività.

Nel complesso, questi sintomi fanno sì che la persona che soffre di depressione veda il mondo come attraverso un paio di lenti scure: tutto è più faticoso, difficile, estenuante, doloroso.

come stare vicino a una persona che soffre
Liza Summer - Pexels

I sintomi relazionali di un partner depresso

Vivere con un partner depresso potrebbe farci pensare di essere in una relazione tossica, facendoci sentire messi da parte, abbandonati, arrabbiati, o ancora avere la convinzione che, se il nostro amore è davvero così forte, allora “potremmo salvarlo”.

Questi e molti altri pensieri non fanno che alimentare una serie di cicli disfunzionali all’interno della relazione con il partner, che in alcuni casi può assumere le caratteristiche della codipendenza affettiva. Proprio per questo è importante, sia per noi che per l’altra persona, fare ordine e chiarezza rispetto a cosa notare, cosa non fare e come agire.

Se abbiamo una relazione con un partner depresso potremmo aver già notato molti dei sintomi sopra elencati, ma ecco alcuni campanelli d'allarme a cui fare particolarmente attenzione se pensiamo che il nostro partner soffra di depressione:

  • mostra un calo del desiderio sessuale non spiegabile con altre ragioni come una disfunzione sessuale, lo stress lavorativo, la mancanza di tempo per la coppia
  • non c’è intimità affettiva: il partner non cerca, anzi rifiuta contatti fisici di tipo affettivo come baci, carezze, abbracci
  • tende a isolarsi e a trascorrere molto tempo da solo: potremmo avere l’impressione che anche quando è in casa non sia realmente presente, che sia più taciturno del solito, che non trascorra del tempo in spazi condivisi, che cambi stanza se ci sono rumori o stimoli
  • crede di essere incapace di esercitare una qualunque controllo sul proprio destino, spostando all'esterno il proprio locus of control e assumendo un atteggiamento di rinuncia verso la propria vita
  • usa spesso dispositivi elettronici come cellulare, computer o console di gioco, per aumentare la distrazione e l’isolamento
  • aumenta il consumo di sostanze d’abuso, per esempio sigarette, alcol, droghe
  • fa fatica a dormire o trascorre molto tempo a letto
  • si dimostra poco propositivo e declina proposte di attività condivise, mostrando meno voglia di trascorrere del tempo assieme e, allo stesso tempo, non svolge neppure le attività che un tempo erano tra le sue preferite.

Dalla depressione si può uscire.

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La depressione può annullare i sentimenti?

È comune credere che il partner depresso allontana chi ama e che la depressione “spenga”, in un certo senso, i sentimenti.  I sintomi della depressione del partner possono sembrare infatti "sintomi del disinnamoramento" e questo provoca frustrazione e sofferenza.

La depressione può manifestarsi anche con appiattimento emotivo, cioè l’incapacità di entrare in contatto con le emozioni e i sentimenti tipici di una persona che non ha questo disturbo, e con l’isolamento depressivo, ovvero la chiusura verso gli altri e l’assenza di comunicazione.

La presenza di questi sintomi non indica necessariamente che il partner depresso non sappia amare o non provi più sentimenti per noi. Si tratta probabilmente di uno stato momentaneo dovuto all’episodio in corso che potrebbe, però, avere effetti sulla vita di coppia

Di solito, dopo la depressione torna l’amore, ma nei momenti più critici è importante capire come supportare l’altra persona, cosa fare quando si viene allontanati e cosa è meglio non dire per evitare di far evolvere negativamente la situazione.

Cosa fare per non innescare cicli disfunzionali?

Ci potrebbe capitare di provare molta rabbia e frustrazione nei confronti del partner che improvvisamente si dimostra diverso da come lo abbiamo sempre conosciuto. Questo spesso porta a innescare “cicli interpersonali disfunzionali” che però logorano la coppia e il rapporto.

Ecco una serie di frasi che è meglio non dire a chi sta vivendo un periodo di depressione.

Agire per ripicca

  • “Se il mio partner non mi cerca, lo cercherò di meno anche io” 
  • “Se rifiuta un mio abbraccio è perché non mi ama, sarò più distaccato finché non mi cercherà”. 

La reazione più probabile a questo comportamento è che il partner si senta ancora più distaccato affettivamente, che si senta a sua volta rifiutato e abbandonato e che non abbia, a causa della depressione, le risorse per cercare un riavvicinamento. Questo quindi rischia di provocare una frattura irreversibile nel rapporto.

Appesantire la relazione

Parlare costantemente dei sintomi della depressione come problemi del rapporto, mettendo in discussione i sentimenti dell’altra persona nei nostri confronti. Per esempio usare frasi come: 

  • “Se mi amassi di più, ci proveresti!”
  • “Non mi cerchi in nessun modo, è evidente che non mi ami come prima!”.

Questo spesso provoca nella persona con depressione senso di colpa verso il partner, inadeguatezza, frustrazione. Bisogna tenere sempre a mente che i sintomi non dipendono dalla volontà della persona e non sono una sua scelta

Se avessimo un partner affetto da una grave patologia cardiaca, non ci arrabbieremmo perché non ha voglia di correre una maratona con noi. Allo stesso modo, dobbiamo ricordarci che il partner che soffre di depressione e ci allontana ha bisogno di aiuto e supporto.

Chiedere conferme

Ripetere domande o frasi per stimolare una risposta dell’altro, per esempio: 

  • “Ti amo” per sollecitare una risposta da parte del partner
  • esprimere i nostri sentimenti con il fine di ottenere uno scambio equo dall’altra parte.

Esprimere i nostri sentimenti verso la persona che amiamo è giusto e salutare sia per noi che per l’altro. Dobbiamo però ricordarci di non forzare in nessun modo il partner a esprimerci lo stesso, anche perché spesso la depressione può far credere di non amare. Potremmo piuttosto rassicurare il partner con frasi che esprimano comprensione, amore e affetto, senza chiedere nulla in cambio.

il partner depresso ti allontana
Alex Green - Pexels

Come comportarsi con una persona depressa nella coppia

Sgridare una persona depressa o provare a spiegarle come reagire alla depressione non è la soluzione giusta, perché potrebbe aumentare il suo senso di colpa e la tendenza a giudicarsi negativamente e a isolarsi.

‍Il primo passo per supportare il partner è considerare la depressione per ciò che è, cioè una condizione che impatta fortemente sulla salute di chi ne soffre. Raggiungere questa consapevolezza e superare il pregiudizio può aiutare a far sentire l’altro meno colpevole o manchevole all’interno della relazione. 

Allo stesso tempo, può renderci più predisposti a guardare ai suoi comportamenti e alle sue risposte negative, considerandole come una manifestazione della sindrome e non come un attacco personale.

Per stare accanto a un partner depresso può essere importante lavorare anche su se stessi, per esempio quando ci si rende conto di star interiorizzando la situazione e di considerarsi colpevoli per lo stato dell’altro. 

Il mostrarsi comprensivi e non giudicanti può stimolare il partner ad aprirsi e a comunicare il suo stato d’animo, facilitando il dialogo e l’eventuale ricerca di supporto da parte di un professionista. 

La terapia di coppia, per esempio, può essere uno strumento utile per inquadrare la relazione da un’altra prospettiva, trovare un nuovo equilibrio o capire cosa fare con una persona depressa.

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Come aiutare una persona depressa all’interno della relazione?

Ci sono vari comportamenti pratici che puoi mettere in atto per aiutare una persona depressa. Ricorda però che è molto importante non sostituirsi al proprio partner e non assumersi la responsabilità del cambiamento al suo posto.

Se il partner ha deciso di intraprendere un percorso per stare meglio, puoi chiedere se ha bisogno di supporto da parte tua e in che cosa vorrebbe essere aiutato. Ecco alcuni esempi di aree in cui il tuo partner con depressione potrebbe chiederti supporto:

  • individuare un professionista adatto che possa inquadrare lo specifico disturbo depressivo e formulare una terapia adeguata. Non esiste infatti una sola forma di depressione: potrebbe trattarsi, per esempio, di depressione reattiva, di disturbo depressivo maggiore o di distimia
  • riprendere a svolgere attività quotidiane, stimolando una routine
  • seguire, se necessaria, una cura farmacologica, monitorandone gli effetti
  • rientrare in contatto con le persone più vicine, per poter uscire dall’isolamento

La paura allontana l’amore

Le nostre paure rischiano di avere l’effetto di allontanare il partner, farlo sentire in colpa, farlo sentire non compreso ed estraneo al rapporto di coppia e, soprattutto, confermare la credenza per cui a causa di questo stato di malessere non è più in grado di dare ciò che dava prima.

Ricordarsi che abbiamo accanto una persona che sta soffrendo può aiutarci a non prendere come minacce al rapporto i sintomi della depressione. Può essere d’aiuto, a questo scopo, allenarsi a riconoscere i sintomi, documentarsi sulla depressione e su cosa comporta nella persona che ne soffre. 

Se il nostro partner si è rivolto a uno specialista, come uno psicologo o una psicologa, potremmo chiedere, in accordo con lui, un incontro per avere maggiori informazioni o materiale informativo a riguardo. Se tutto questo non basta, ricorda che andare dallo psicologo può essere un valido modo per trovare sostegno e impiegare le proprie risorse per uscire dai cicli di relazione disfunzionali.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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