“Sono la pecora nera della famiglia!”
È così che spesso si definiscono le persone che nuotano controcorrente, che infrangono le regole tramandate di generazione in generazione, che sentono di aver deluso le aspettative familiari facendo scelte “trasgressive”.
Come riconoscere una pecora nera?
Di solito in un sistema familiare le cosiddette pecore nere:
- sono i membri della famiglia che per primi esplorano ambiti o esperienze nuove, ad esempio sono i primi a trasferirsi all’estero
- sono portatori di credenze e valori differenti da quelli familiari, ad esempio in ambito politico o etico
- sono al centro di conflitti tra fratelli adulti, criticati per le loro scelte, percepite come “trasgressive e incomprensibili”
- sono spesso esclusi o tenuti all’oscuro di alcune questioni familiari e non vengono sempre coinvolti nelle decisioni della famiglia
- si trovano nel bel mezzo di triangolazioni familiari
- hanno un punto di vista spesso diametralmente opposto a quello degli altri membri della famiglia.
La diversità come risorsa per la famiglia
Ogni famiglia si fa portatrice di un proprio sistema di valori, credenze e miti, tramandati di generazione in generazione Per tale ragione la famiglia tende a considerare la pecora nera come “diverso da noi”, quasi come se avesse un difetto di fabbricazione. Quante volte vi siete sentiti dire: “non sei figlio nostro, non ti abbiamo cresciuto così, non so da dove ti vengano certe idee”?
Lo psicologo Bert Hellinger afferma:
“Coloro che sono chiamate “pecore nere” della famiglia sono in realtà cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico. Quei membri dell’albero che non si adattano alle norme o alle tradizioni del Sistema Familiare, coloro che fin da piccoli cercano costantemente di rivoluzionare le credenze, andando contromano ai cammini segnati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e anche rifiutati, loro, generalmente sono chiamati a liberare l’albero dalla storie che si ripetono e frustrano generazioni intere”
In molte famiglie capita che si ripetano sempre gli stessi schemi, che alcune idee, credenze e pregiudizi si cristallizzino portando a conflitti familiari e bloccando il flusso vitale ed evolutivo della famiglia e dei membri che ne fanno parte.
“Le “pecore nere”, quelle che non si adattano, quelle che gridano ribellione, loro riparano, disintossicano e creano un nuovo e fiorente ramo nell’albero genealogico. Grazie a questi membri, i nostri alberi rinnovano le loro radici. La loro ribellione è terra fertile, la loro pazzia è acqua che nutre, la loro passione è fuoco che riaccende il cuore degli antenati. Irraccontabili e innumerevoli sogni repressi, sogni non realizzati, talenti frustrati dei nostri antenati, si manifestano nella ribellione di tali pecore nere che cercano di realizzarli e realizzare se stesse. L’albero genealogico avrà la tendenza a mantenere il corso castrante e tossico del suo tronco, il quale rende difficile e conflittuale la vita di tali pecore.”
Guarire l’albero offrendo un nuovo punto di vista
Portando idee, valori, concetti nuovi nella famiglia, agendo in modo diverso, la pecora nera porta nuova linfa vitale e sprona gli altri membri a muoversi dagli antichi schemi ormai obsoleti. Tali membri permettono di ampliare il ventaglio di possibilità, mostrano nuove strade e soluzioni percorribili, scuotono le radici per aiutare l’albero a scrollarsi di dosso i blocchi che gli impediscono di manifestare la sua grandezza. La diversità diventerà ricchezza, porterà guarigione permettendo all’albero di essere meno rigido, più flessibile, lontano dagli estremismi e dagli assolutismi.
Un consiglio alle pecore nere: il vostro punto di vista può permettere a tutta la famiglia di essere meno rigida, di liberarsi da alcune idee ormai rigide che non permettono ai membri di scegliere liberamente ed aprirsi alle novità, di vivere il cambiamento non più come fonte di sofferenza e fatica ma come opportunità.
“Cura la tua “unicità” come il fiore più prezioso dell’albero. Sei il sogno realizzato di tutti i tuoi antenati.”