Crescita personale

L’esperienza del teatro: quali sono i benefici psicologici?

L’esperienza del teatro: quali sono i benefici psicologici?
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Silvia Bona
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Costruttivista
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
6.11.2022
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Quante volte ci è capitato di desiderare di essere qualcun altro? Di poterci calare nei panni di Giulietta Capuleti o di Otello e provare le loro stesse emozioni? Che sia per diventare chi si vuole, anche solo per la durata di uno spettacolo, per potersi esibire liberamente davanti ad un pubblico, per ricevere un applauso alla fine della propria performance o per superare la propria timidezza, seguire un corso di teatro amatoriale è un’esperienza a cui si affacciano sempre più persone, ad ogni età.

Oltre ad essere un’attività ricreativa e divertente, è ormai ampiamente dimostrato come la recitazione incida attivamente sul nostro benessere psicologico. Già Freud riteneva che l'arte fosse un modo per soddisfare le nostre spinte pulsionali, attraverso il meccanismo di difesa della sublimazione.

Oggi il teatro è considerato una vera e propria forma di terapia, che utilizza protocolli e procedure specifiche per prevenire e alleviare diverse forme di disagio psicologico, tra cui disturbi d’ansia che possono includere la paura di parlare in pubblico, difficoltà relazionali, bassa autostima e depressione.

Quali sono i benefici di un corso di teatro?

Senza alcun dubbio, praticare il teatro anche a livello amatoriale regala numerosi benefici sia al corpo che alla mente. Vediamone alcuni.

Migliorare la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità

“Il teatro è questo: l’arte di vedere noi stessi!” Augusto Boal

Quella descritta da Boal è proprio la prima ed importantissima funzione del teatro perché ci permette di:

  • conoscerci meglio
  • esplorare le nostre capacità e potenzialità
  • scoprire parti di noi che non ci sono familiari.

Quando recitiamo infatti, possiamo essere chi vogliamo: un personaggio simile a noi, in cui stiamo comodi e a nostro agio, ma anche un personaggio completamente diverso, con sfaccettature, emozioni e atteggiamenti che nella vita reale non conosciamo, che non ci appartengono, che a volte persino ci spaventano.

Esprimere queste parti sconosciute attraverso un personaggio, ci permette di avvicinarci loro in modo protetto e sicuro, di esplorarle e sperimentarle senza timore e senza giudizio. Questo arricchisce e rende più flessibile la nostra personalità e può migliorare l'autostima, il rapporto con noi stessi e con gli altri.

Cottonbro - Pexels

Migliorare la conoscenza del nostro corpo e della nostra voce

Il corpo e la voce sono gli strumenti più importanti di un attore. Mettendo in scena personaggi sempre diversi, si impara:

  • a usare il corpo in modi sempre nuovi;
  • a concentrarsi su tutte le sue parti e utilizzarle in modo più creativo e flessibile.

Ad esempio, si può imparare a spostarsi strisciando anziché camminando, oppure a raccogliere qualcosa da terra con i gomiti anziché con le mani. Anche la voce viene usata e sperimentata in modi sempre diversi. Si esplorano nuove modalità per esprimersi ed interagire con gli altri, giocando con:

  • il volume
  • il tono
  • la velocità
  • il ritmo.

Migliorare l’empatia e la capacità di socializzazione

Recitare aumenta senza dubbio la nostra empatia. Impersonare qualcun altro, infatti, ci obbliga a:

  • studiare la sua personalità
  • entrare nella sua testa
  • guardare il mondo attraverso i suoi occhi.

Impariamo quindi ad osservare gli altri, a comprendere i loro punti di vista, a guardare alle cose in modo più flessibile. Spesso, inoltre, si recita all’interno di un gruppo con persone anche molto diverse da noi per età, professione, stile di vita, gusti personali. Questo ci porta ad ampliare i nostri orizzonti, ad imparare a relazionarci con gli altri senza giudicare e senza il timore di essere giudicati. Gradualmente si superano la timidezza, i blocchi personali e la difficoltà ad esporsi.

Cottonbro - Pexels

Migliorare la creatività, la concentrazione e la memoria

Interpretare personaggi diversi ci obbliga ad essere sempre creativi e fantasiosi: bisogna reinventarsi continuamente e ideare modi sempre nuovi di muoversi, parlare, pensare ed agire. Questo allenamento arricchisce enormemente la nostra capacità immaginativa ed espressiva.

Inoltre, il teatro si svolge necessariamente nel “qui e ora”: si può prestare il corpo ad un personaggio del passato antichissimo o del futuro lontanissimo, ma lo impersoni nel momento presente e nel posto in cui sei. Questo allena a rimanere concentrati, a focalizzarsi esclusivamente sull’attività presente.

In più memorizzare le battute, i movimenti corporei, le posizioni sul palcoscenico tiene costantemente attiva la memoria. Non credete valga la pena di iscriversi ad un corso e provare?


Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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