Famiglia è un termine che ci accompagna sin dalla nostra nascita, ricco di significati, che porta con sé i suoi protagonisti, i componenti che ne fanno parte, la loro storia e le loro modalità relazionali.
Uno dei primi autori che ha studiato il sistema famiglia è lo psichiatra e psicoterapeuta S. Minuchin, fondatore della terapia familiare strutturale. Egli descrive la famiglia come un sistema, ovvero un'unità sociale che deve superare una serie di compiti evolutivi, quali:
- la formazione di una nuova famiglia
- la nascita del primo figlio
- la morte del coniuge.
Il sistema famiglia imprime nei suoi membri un senso di identità che si fonda su due elementi:
- il senso di appartenenza
- il senso di differenziazione.
La famiglia come sistema aperto
La famiglia è considerata come un sistema aperto in continua trasformazione, cioè riceve e trasmette stimoli dal mondo esterno, adattandosi alle diverse richieste degli stadi evolutivi che attraversa.
Subisce un'evoluzione, passando attraverso stadi che richiedono una ristrutturazione ed un adattamento a quelle nuove situazioni, così da:
- mantenere continuità
- assicurare la crescita psico-sociale a ciascuno dei suoi componenti.
In questo modo, il sistema famiglia fa resistenza ai cambiamenti che superano una certa soglia, mantiene se stesso e più a lungo possibile i modelli preferiti.
La famiglia, quindi, deve essere capace di adattarsi e di rispondere alle situazioni interne od esterne che cambiano e deve essere in grado di trasformarsi in modo da far fronte alle nuove situazioni, senza perdere quella continuità che dà uno schema di riferimento ai suoi membri.
I sottosistemi
Il sistema famiglia differenzia e svolge le sue funzioni per mezzo dei sottosistemi. Ogni membro appartiene a diversi sottosistemi in modo da raggiungere la reciprocità nei diversi rapporti, in cui:
- ha diversi gradi di autorità
- acquista capacità differenziate
- ha diverse relazioni complementari.
Si distinguono:
- il sottosistema dei coniugi
- il sottosistema dei genitori
- il sottosistema dei fratelli.
Il sottosistema dei coniugi
Quando due adulti si uniscono con l'espresso proposito di formare una famiglia, si crea il sottosistema dei coniugi, che ha compiti specifici e funzioni che sono vitali per il funzionamento della stessa. Le sue principali caratteristiche sono la complementarietà e il reciproco adattamento. La coppia deve sviluppare modelli in cui:
- ciascun coniuge sostiene il modo di agire dell'altro
- ognuno deve cedere parte del proprio individualismo per riprenderlo nel rapporto di coppia.
I due coniugi, nel processo di reciproco adattamento, possono dar forma agli aspetti creativi, anche se latenti, dei propri compagni e considerare il sottosistema come un rifugio dalle tensioni esterne.
Il sottosistema genitoriale
Nella formazione della famiglia, un nuovo stadio si raggiunge con la nascita del primo figlio, per cui il sottosistema coniugale deve ora differenziarsi per attuare il compito di fare spazio al bambino, senza fare a meno dell'appoggio reciproco, che dovrebbe caratterizzare il sottosistema dei coniugi.
La funzione genitoriale, secondo Minuchin, è caratterizzata dalla capacità di:
- accudire
- guidare
- controllare
e, inoltre, un fondamentale elemento: l’autorità. Il processo genitoriale varia secondo l'età del bambino e deve, quindi, man mano modificarsi per poter soddisfare le diverse richieste di quest'ultimo.
Il sottosistema dei fratelli
Minuchin descrive questo sottosistema come il primo laboratorio sociale in cui i figli possono sperimentarsi nelle loro relazioni tra coetanei. In tal modo possono:
- sostenersi
- isolarsi
- accusarsi reciprocamente
- imparare l'uno dall'altro
- scoprire le capacità del negoziare, del cooperare e del competere.
Coltivare la cooperazione e la negoziazione fin dall'infanzia è molto importante per poter rafforzare il legame e prevenire possibili conflitti tra fratelli e sorelle adulte.
I sottosistemi familiari in terapia
È fondamentale per il terapeuta familiare aiutare i vari sottosistemi a:
- negoziare gli uni con gli altri
- adattarsi reciprocamente
- preservare i loro confini.
Secondo Minuchin, i confini sono le regole che definiscono chi partecipa e come, e la cui funzione è quella di proteggere la differenziazione del sistema famiglia. Se, ad esempio, il conflitto tra i genitori viene affrontato coinvolgendo un figlio si realizza una triangolazione familiare in cui vengono valicati i confini tra due sottosistemi.
Per il buon funzionamento della famiglia, i confini tra i sottosistemi devono essere chiari, cioè devono essere definiti in modo tale da permettere ai membri del sottosistema di esercitare le loro funzioni senza interferenze, consentendo al contempo il contatto tra i componenti del sottosistema e gli altri.