C'è una differenza tra il tempo che scorre fuori di noi, che il mondo misura in minuti, giorni, anni, e il tempo interiore che scorre a un ritmo diverso, scandito dai nostri sentimenti.
Il tempo ha diverse dimensioni:
- una misurabile, che potremmo associare a una linea dove si succedono gli eventi. Ci sono un “prima” e un “dopo”, una data, un periodo, che ci permettono di essere presenti nel mondo e in connessione gli uni con gli altri;
- una dimensione che non misuriamo, più intima, che va in profondità nel nostro sentire.
Le dimensioni del tempo
Secondo la Teoria integrale del filosofo Ken Wilber, esistono almeno quattro dimensioni (o “prospettive primarie”) attraverso cui sperimentare il mondo in generale, esperienza temporale compresa:
- soggettiva;
- intersoggettiva;
- oggettiva;
- interoggettiva.
La Teoria integrale ritiene che tutte e quattro le prospettive siano indispensabili. Più siamo in grado di includere consapevolmente i quattro quadranti nella nostra vita, più integrali, equilibrate, sane, onnicomprensive ed efficaci saranno le nostre azioni.
Le quattro dimensioni del tempo sono:
- il tempo personale: soggettivo, connesso alla percezione soggettiva e allo stato d’animo del momento;
- il tempo misurabile: oggettivo, misurato e misurabile;
- il tempo sociale: intersoggettivo, condiviso, connesso alla cultura del gruppo;
- il tempo dei sistemi governativi: convenzionale, considerato come dato oggettivo universalmente valido.

La prospettiva psicologica del tempo: il modello di Zimbardo
Oltre alle dimensioni proposte dalla Teoria integrale, la psicologia ha sviluppato altri modelli per comprendere come viviamo il tempo. Uno dei più noti è la Time Perspective Theory di Philip Zimbardo, psicologo sociale e professore emerito alla Stanford University.
Secondo Zimbardo, ogni persona tende a orientarsi verso una o più delle seguenti prospettive temporali:
- Orientamento al passato: le persone che si concentrano su ricordi, esperienze e tradizioni, spesso traggono sicurezza dal passato ma possono anche rimanere ancorate a rimpianti o nostalgie.
- Orientamento al presente: le persone che vivono il momento, cercando piacere o evitando il dolore, possono essere più spontanee ma talvolta faticano a pianificare.
- Orientamento al futuro: le persone che guardano avanti, pianificano e si pongono obiettivi, spesso sono motivate ma possono rischiare di trascurare il presente.
Zimbardo sottolinea che un equilibrio tra queste prospettive favorisce il benessere psicologico. Quando una dimensione prevale in modo eccessivo, possono emergere difficoltà come ansia, rimpianto o insoddisfazione (Zimbardo & Boyd, 1999).
Uno sguardo fuori dal tempo
Quando ci troviamo di fronte alla problematica della gestione del nostro tempo, è fondamentale riuscire a conciliare le differenti dimensioni. Si tratta di prenderle in considerazione tutte e capire qual è la nostra modalità abituale di comportarci.
Attraverso questo sguardo onnicomprensivo è possibile prendere consapevolezza della qualità del nostro tempo, capire se siamo soddisfatti o meno di come lo gestiamo, se ci sembra di riuscire a integrare le diverse dimensioni o sentiamo delle difficoltà:
- I nostri comportamenti seguono in maniera armonica tutte e quattro le dimensioni?
- Percepiamo degli squilibri in una direzione particolare?
- Come possiamo orientarci nel compito di gestire il nostro tempo in maniera integrata ed efficace?
Il valore del tempo
Per riconoscere cosa è più importante per noi in questo momento, quali sono i nostri bisogni emergenti e poter stabilire delle priorità, è utile allargare la nostra consapevolezza. Dare valore a un impegno piuttosto che a un altro significa possedere la capacità di dire “no” e rimandare qualcosa che non è importante per noi in questo momento, e allo stesso tempo dire “sì” al nostro reale bisogno, mettendo in pratica l'azione per soddisfarlo.
Per allargare il campo della consapevolezza, può essere utile:
- allenare la capacità di mettersi in connessione con le nostre emozioni;
- porre lo sguardo al nostro mondo interno;
- ascoltarci e far emergere i conflitti che talvolta ci impediscono di soddisfare le nostre vere necessità.

Tempo, stress e benessere psicologico: dati e riflessioni
La percezione del tempo e la difficoltà nel gestirlo sono strettamente legate al nostro livello di stress e al benessere psicologico. Nei paesi occidentali, è sempre più comune la sensazione di sentirsi sopraffatti dalla mancanza di tempo e dal ritmo accelerato della vita quotidiana.
Questa sensazione di "non avere mai abbastanza tempo" può contribuire a sviluppare sintomi di ansia, insonnia e insoddisfazione. Al contrario, imparare a riconoscere e rispettare i propri ritmi interni, dando valore alle proprie priorità, può essere associato a una maggiore soddisfazione personale e a una migliore qualità della vita.
- Gestire il tempo in modo consapevole può aiutare a ridurre lo stress e a prevenire il burnout.
- Riconoscere i propri limiti e imparare a dire "no" sono strategie che possono contribuire a proteggere il proprio benessere.
- Dedicare tempo a sé stessi non è un lusso, ma può essere una necessità per mantenere l'equilibrio emotivo.
Il tempo per la terapia
La psicoterapia rappresenta un percorso fondamentale per aiutare le persone ad acquisire consapevolezza e a sviluppare la capacità di connettersi profondamente con il proprio sé. Oltre alle esperienze di mindfulness, meditazione e varie tecniche esperienziali mirate ad aumentare la consapevolezza di sé, recenti evidenze suggeriscono che anche approcci innovativi, come il programma di dramma culturale, possono apportare benefici significativi. In particolare, questo programma si è dimostrato efficace nel migliorare la qualità della vita di pazienti con demenza, supportandoli nel ricordare e nell’associare esperienze passate (Lepp et al., 2003).
Questi risultati sottolineano l’importanza di integrare diversi strumenti e metodologie all’interno del percorso terapeutico, per rispondere in modo empatico e personalizzato alle esigenze di ciascun individuo.
La relazione col terapeuta, durante il percorso, aiuta a scoprire le dinamiche che spesso ci imprigionano in cicli di insoddisfazione dai quali sembra apparentemente impossibile uscire. Conoscere le proprie dinamiche ci restituisce il potere di:
- decidere di cambiare i nostri comportamenti;
- riprendere la responsabilità delle nostre azioni;
- sperimentare nuove strategie più funzionali.
Solo così possiamo gestire il nostro tempo in maniera efficace, senza viverlo più come un ostacolo ma come un aspetto necessario della nostra esistenza, sentirlo nostro e organizzare la nostra vita in maniera più soddisfacente.

Testimonianze e casi clinici: il tempo nella stanza di terapia
Molte persone arrivano in terapia con la sensazione di "non avere tempo" per sé, per le proprie passioni o per le relazioni importanti. Spesso, chi è assorbito dagli impegni lavorativi e familiari si accorge di trascurare i propri bisogni emotivi, arrivando a sperimentare stanchezza cronica o insoddisfazione. Tuttavia, è stato osservato che i pazienti, nel contesto terapeutico, mostrano una maggiore apertura nell’esprimere emozioni come gioia e tristezza, accompagnata da un aumento della fiducia in se stessi (Lepp et al., 2003).
In un caso clinico, una giovane donna ha raccontato di vivere costantemente con l'ansia di "correre contro il tempo". Attraverso il percorso terapeutico, ha imparato a riconoscere le proprie priorità e a concedersi momenti di pausa senza sensi di colpa. Questo cambiamento ha portato a una riduzione significativa dei sintomi ansiosi e a una maggiore serenità nella gestione della quotidianità.
Queste esperienze possono mostrare come la terapia possa offrire uno spazio protetto in cui esplorare il proprio rapporto con il tempo, imparando a viverlo in modo più autentico e soddisfacente.
Il tempo, in pratica
Adesso ti propongo una breve pratica di consapevolezza per sperimentare come le dimensioni del tempo di cui abbiamo parlato non sono separate ma si intrecciano costantemente, e come mettere lo sguardo sul nostro tempo interiore può aumentare la nostra consapevolezza:
- imposta un timer di 60 secondi e chiudi gli occhi;
- focalizza l’attenzione sul tuo respiro, cercando di percepire che sensazioni ti dà: come ti senti? Triste, preoccupato, annoiato? Sono tantissime le sensazioni che puoi provare e puoi osservare anche come variano con lo scorrere del tempo;
- quando il minuto è trascorso, apri gli occhi lentamente e prova a riflettere su come hai vissuto questa esperienza: come hai percepito lo scorrere del tempo? Hai avvertito un tempo lungo o breve? Che sensazioni hai provato?
In dialogo con il mondo
Questa semplice esperienza permette di notare le differenti dimensioni del tempo e mostra la nostra capacità di focalizzare l'attenzione sulla dialettica dentro-fuori, me-mondo. Si tratta di una tensione continua durante la vita di ogni essere umano, proprio come il continuo inspirare ed espirare, fondamentale per la sopravvivenza.
Mettere l'attenzione sul respiro per qualche minuto durante la tua giornata (chiudere gli occhi può essere d'aiuto, ma non è sempre necessario) è una pratica semplice che è possibile realizzare in qualsiasi luogo e che aiuta a riportare l'attenzione su di sé e su ciò che si sta provando, per allenare la propria consapevolezza.
Il tempo è un fiume che mi trascina, ma sono io quel fiume. (Borges, 1984)
Per approfondire: risorse utili per esplorare il proprio tempo interiore
Se desideri continuare a riflettere sul tema del tempo e della sua percezione, esistono numerose risorse che possono accompagnarti in questo percorso di consapevolezza.
- Libri divulgativi: testi come "Il paradosso del tempo" di Philip Zimbardo e John Boyd offrono spunti pratici e riflessioni sulla gestione delle diverse prospettive temporali.
- Podcast e interviste: molte piattaforme propongono episodi dedicati al rapporto tra tempo, benessere e psicologia, con testimonianze di esperti e storie di vita reale.
- Articoli scientifici: riviste di psicologia e neuroscienze pubblicano regolarmente studi sulla percezione del tempo e sulle strategie per migliorare la qualità della vita.
Approfondire questi temi può aiutarti a sviluppare una maggiore consapevolezza dei tuoi bisogni e a trovare strumenti pratici che possano favorire un modo più pieno e soddisfacente di vivere il tempo.
Prenditi il tempo che meriti: se lo desideri puoi iniziare un percorso con Unobravo
Riconoscere il valore del proprio tempo e imparare a viverlo in modo più consapevole può essere un dono che puoi fare a te stesso, ogni giorno. Se senti il bisogno di ritrovare equilibrio tra le tante dimensioni della tua vita, di ascoltare i tuoi bisogni autentici e di imparare a gestire il tempo senza sentirti sopraffatto, la psicoterapia può rappresentare un primo passo concreto verso il cambiamento. Con Unobravo puoi trovare uno psicologo online che ti accompagni in questo percorso di crescita e consapevolezza, aiutandoti a riscoprire il piacere di vivere il tuo tempo in modo più pieno e soddisfacente. Non rimandare: inizia il questionario per trovare il tuo psicologo online e concediti lo spazio che meriti.





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