Crescita personale

I diritti assertivi: l’importanza di saper dire di no

I diritti assertivi: l’importanza di saper dire di no
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Eugenia Feruglio
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Unobravo
Pubblicato il
7.2.2020


Che cos'è l'assertività?

Probabilmente è più facile partire da ciò che non è assertività: la difficoltà a dire di no, a fare o ricevere una critica, la fatica nell’esprimere un’opinione, il disagio nel manifestare un apprezzamento o un disaccordo, oppure fare tutto questo ma senza rispettare emozioni e bisogni dell’altro. Questi elencati sono comportamenti e atteggiamenti anassertivi, passivi i primi e aggressivi gli ultimi.

Un individuo è passivo quando:

  • Non difende i propri diritti
  • Non esprime i propri bisogni, emozioni, opinioni e desideri
  • È influenzato e condizionato
  • Tende a subire
  • Ha elevata ansia sociale.

Un individuo è aggressivo quando:

  • Si impone e lascia poco spazio all’altro
  • Non ammette i propri sbagli
  • Non rispetta e non è interessato ai bisogni, emozioni, opinioni e desideri dell’altro
  • È ostile e imprevedibile.

L’assertività, dal latino "asserere" (asserire), è una delle abilità sociali e viene definita la capacità umana di esprimere in maniera chiara ed efficace le proprie emozioni ed idee, senza calpestare ed offendere gli altri. Comportarsi in modo assertivo implica invece saper usare lo stile relazionale e le modalità comunicative più adeguati in base al contesto e all’obiettivo per cui ci si sta relazionando con l’interlocutore.

Si tratta di esprimere onestamente i propri bisogni, le proprie opinioni e le proprie emozioni coerentemente alla specifica situazione in cui ci si trova, senza provare imbarazzo, rabbia o senso di colpa. Alla base c’è il rispetto non solo per se stessi, ma anche per gli altri.

Per sintetizzare, una persona è assertiva quando:

  • Ha ben chiaro cosa desidera
  • Agisce per ottenerlo
  • Rispetta i diritti degli altri
  • Non prova senso di colpa
  • Mantiene una buona opinione di sé anche se gli è difficile o impossibile ottenere ciò che desidera.
Kelly Sikkema - Unsplash


I diritti della persona assertiva

Il presupposto principale che permette di agire liberamente e responsabilmente è riconoscere i propri diritti, così come quelli dell’altro. I diritti assertivi sono delle linee guida, parametri di riferimento che permettono di definire una relazione assertiva se vengono rispettati, passiva o aggressiva se vengono violati. 


Il decalogo dei diritti assertivi

  1. Hai il diritto di essere l’unico giudice di te stesso: sei l’unica persona in grado di giudicare ciò che sei e ciò che fai!
  2. Hai il diritto di non offrire ragioni o scuse per giustificare il tuo comportamento;
  3. Hai il diritto di decidere se occuparti dei problemi degli altri: ognuno è responsabile solo del proprio benessere e della propria condizione!
  4. Hai il diritto di cambiare idea e opinione;
  5. Hai il diritto di sbagliare e assumertene la responsabilità;
  6. Hai il diritto di dire “non lo so”;
  7. Hai il diritto di essere illogico nelle tue scelte;
  8. Hai il diritto di dire “non capisco”;
  9. Hai il diritto di dire “non mi interessa”;
  10. Hai il diritto di chiedere (ma non pretendere!) ciò di cui hai bisogno.



Bibliografia

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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