Crescita personale
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Come affrontare la solitudine

Come affrontare la solitudine
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Martina De Luca
Redazione
Psicoterapeuta Individuale e di Gruppo ad orientamento Psicoanalitico
Unobravo
Pubblicato il
29.4.2024


A tutti noi è capitato di fare i conti con la solitudine. C’è poi chi prova un senso di solitudine talmente forte da sentire un malessere acuto. Se la nostra unicità ha un valore, a volte può essere anche un peso difficile da sostenere: il pensiero di essere soli ci sovrasta e possiamo provare un forte stato di angoscia. 

Da sentimento angosciante, però, sentirsi soli può trasformarsi in una condizione interna di benessere, frutto del contatto intimo con noi stessi e con la nostra unicità. È possibile uscire dalla solitudine? La relazione terapeutica può essere uno strumento utile per una persona il cui senso di solitudine è angosciante?

combattere la solitudine
Shvets Production - Pexels

Presenza e assenza

La vita è piena di continue separazioni che possono riattivare il nostro sentimento di solitudine. Fin dalla nascita, facciamo i conti con la presenza e l’assenza dell’altro. Quando parlo di presenza-assenza, non mi riferisco soltanto a separazioni o a perdite reali, ma anche a quelle vissute a livello fantasmatico, cioè riferite alla realtà psichica

Capita di dover fare i conti, per esempio, con un lutto complicato, con il trasferimento di un affetto in un’altra città, con la mancanza di un amico oppure con un grande cambiamento (come uscire da casa dopo la laurea e trovare lavoro). 

In questi casi, possiamo provare sentimenti di:

  • tristezza
  • rabbia
  • frustrazione
  • disperazione
  • paura
  • abbandono. 

In altri casi, le reazioni possono anche sfociare in manifestazioni che vanno dall’ansia alla depressione o manifestazioni psicosomatiche di varia natura.

Separazione e perdita

Non sempre siamo consapevoli di cosa stiamo provando. Può capitare che ci sentiamo a disagio, soffriamo ma non sappiamo bene per chi e cosa. Questi sono i casi in cui l’angoscia agisce a livello inconscio e ci impedisce di stabilire apparentemente rapporti di causalità tra i fenomeni. 

Separazione e perdita vengono spesso sovrapposti, perché le fantasie di separazione tendono a confondersi con quelle di perdita e la separazione allora è vissuta come una perdita. In realtà, è preferibile parlare di:

  • separazione quando la perdita è provvisoria
  • perdita quando questa ha un carattere definitivo, permanente.

È anche vero che la separazione risveglia in noi la paura di una perdita definitiva. Perché accade?

Sentirsi soli e sentirsi abbandonati

“Separarsi” assume due significati diversi in psicoanalisi. La separazione può essere vissuta:

  • nel contesto delle relazioni, quando una persona ne lascia un’altra, con tutte le reazioni che accompagnano tale evento. In questo caso si può parlare di una condizione di separazione dall’altro
  • nel contesto in cui ci sentiamo come se perdendo l’altro perdessimo anche un po' noi stessi. È un vissuto di non-separatezza dall’altro, che può essere causa di sofferenza.

Nel disturbo borderline di personalità, per esempio, i pensieri relativi alla solitudine possono sovrastare la persona, che sente la minaccia dell’abbandono a ogni separazione. Fare i conti con questa sofferenza vuol dire:

  • cercare di affrontare ed elaborare le angosce che nascono nel riconoscere la presenza dell’altro come separato da noi
  • distinguere ciò che è più propriamente nostro da ciò che è più propriamente dell’altro
  • scoprire la nostra identità distinguendola da quella dell’altro.

Come smettere di combattere la solitudine?

La solitudine può essere oppressiva e difficile da superare, ma ci sono modi per affrontarla più efficaci della lotta. Sembra un paradosso, ma nel momento in cui ci si ferma per guardare più da vicino quel senso di solitudine possiamo anche accorgerci che non fa più così male. 

Un primo passo importante per comprendere, invece che combattere tristezza e solitudine, può essere cercare il sostegno di amici, familiari o professionisti qualificati. Parlarne con qualcuno di fiducia può alleviare il peso della solitudine e offrire nuove prospettive. 

Inoltre, impegnarsi in attività significative per sé, che possono coinvolgere altre persone, come sport di squadra o volontariato, ma anche non prevedere la partecipazione di altri, come un hobby personale, può aiutare a ridurre il peso della solitudine.

superare la solitudine
Olly - Pexels

Cosa fare per “superare” la solitudine? 7 consigli

Un passo alla volta, possiamo mettere in atto alcune strategie che possono rivelarsi utili per “affrontare” la solitudine, una volta compreso il nostro personale significato psicologico del sentirsi soli. Ecco 7 brevi suggerimenti da cui trarre spunto:

  1. coltiva le relazioni: investi tempo nelle relazioni significative. Cerca di coltivare legami autentici con gli altri
  2. esplora nuovi interessi: riscopri e partecipa a attività che ti appassionano
  3. esci dalla tua zona di comfort: se vuoi incontrare nuove persone, un modo per farlo è provare nuove esperienze, come stare a contatto con la natura o la partecipazione a dei corsi di cucina
  4. fai attenzione all'autocritica: nota se tendi a giudicarti duramente per la tua solitudine. Comprendi i tuoi sentimenti e lavora su come affrontarli in modo costruttivo
  5. prendi l’iniziativa: prova a essere proattivo nell’organizzare appuntamenti con amici o familiari 
  6. pratica la gentilezza verso te stesso: amare se stessi e dare importanza ai propri desideri è importante. Sii gentile con te stesso mentre affronti la solitudine, il cambiamento avviene un passo alla volta
  7. cerca supporto professionale: andare dallo psicologo può rivelarsi di grande aiuto in un momento in cui la solitudine diventa schiacciante e difficile da gestire.

Come affrontare la solitudine amorosa

La solitudine affettiva può essere un’esperienza dolorosa nella vita di una persona. La sensazione di vuoto e di mancanza di connessione emotiva può essere travolgente. Tuttavia, smettere di combattere la solitudine amorosa e impegnarsi per costruire relazioni significative non è impossibile. 

Ci si può domandare, per esempio, come superare la solitudine dopo una separazione. La fine di una storia d’amore dal punto di vista psicologico rappresenta un vero e proprio processo di elaborazione del lutto

In questi momenti può sembrarci che la felicità e il senso di appagamento che provavamo ci siano state irrimediabilmente sottratte e abituarsi alla solitudine può sembrare impossibile. 

In casi come questi concentrarsi esclusivamente su come superare la solitudine affettiva e trovare un nuovo partner può essere controproducente, perché impedisce il processo di elaborazione della perdita.

In molti casi può essere invece d’aiuto dedicare del tempo al proprio benessere emotivo e alla propria crescita personale. Ciò potrebbe includere l'investire tempo ed energie nelle proprie passioni e interessi, costruire relazioni significative con amici e familiari e lavorare sulla propria autostima.

Anche rivolgendosi a un esperto, sarà possibile lavorare sul nostro rapporto con la solitudine, imparando a godere della nostra compagnia, a costruire una vita soddisfacente coltivando allo stesso tempo le nostre relazioni affettive. 

Affrontare la solitudine dopo una separazione richiede pazienza, ma con il tempo e il sostegno adeguato, è possibile guarire e riemergere più forti e più resilienti di prima.


La solitudine “addomesticata": il supporto della terapia

Scoprirci soli nella nostra unicità è un passaggio che non sempre viene compiuto serenamente, talvolta c’è bisogno dell’aiuto di un professionista. La relazione psicoterapeutica offre la possibilità di sperimentare ed elaborare le angosce che a essa si accompagnano, aiutando la persona ad acquisire nel tempo un senso di autonomia. 

Allora la solitudine può essere “addomesticata” e diventare una risorsa preziosa a nostra disposizione e presupposto per apprezzare la relazione con l’altro. Apprezzare la solitudine significa abbracciare i momenti in cui si è da soli come occasioni per connettersi con se stessi più profondamente e godere della propria compagnia. 

La solitudine può diventare così un’occasione per ascoltare i propri pensieri, esplorare le proprie passioni e riscoprire la propria creatività. In un mondo sempre più frenetico, può offrire un rifugio, un'oasi di calma in cui rigenerarsi e trovare equilibrio interiore.

La terapia può aiutarci a vivere bene la solitudine (che non vuol dire rassegnarsi alla solitudine), scoprendo o ritrovando in noi ciò che possiamo aver perso perché eccessivamente angosciati dalla perdita:

  • fiducia in sé stessi e nell’altro
  • capacità di amare ed essere amati
  • forza e continuità interiori
  • maggiore autonomia e affermazione di sé.

Libri per combattere la solitudine

La lettura, indipendentemente dal genere, può essere un'ottima alleata nei momenti di solitudine. Per chi invece vuole approfondire il tema della solitudine, ecco i nostri consigli:

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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