Famiglia
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Bambini e nuove tecnologie: una guida per i genitori

Bambini e nuove tecnologie: una guida per i genitori
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Simone D'Agostini
Redazione
Psicoterapeuta Cognitivo-Interpersonale
Unobravo
Pubblicato il
1.4.2022

La tecnologia può catturare la nostra attenzione e disconnetterci dalla realtà, consentendo una fuga da ciò che è problematico e complesso: queste caratteristiche e la facilità di fruizione la rendono particolarmente attraente ma anche rischiosa.

I bambini di oggi nascono circondati dalla tecnologia e vi entrano in contatto anche a scuola, a partire dalla primaria, dove tra LIM, registro elettronico, DAD e DID gli strumenti tecnologici sembrano avere preso il sopravvento. Questo incontro ravvicinato richiede l'apertura di spazi di riflessione, nonché una maggiore attenzione da parte degli adulti, in modo che i più piccoli possano sfruttare il più possibile le molteplici potenzialità della tecnologia, evitando comportamenti a rischio che la rendono pericolosa.    

Cosa possono fare i genitori?

Cosa possono fare i genitori per aiutare i propri figli ad entrare in contatto in modo sano con la tecnologia che li circonda? Per la famiglia risulta fondamentale comprendere quali sono le esigenze e le capacità psicoevolutive di un bambino e di un preadolescente che consentono l’accesso alla tecnologia senza il rischio di produrre danni o difficoltà di sviluppo.  Ecco una piccola guida per i genitori.

Dai il buon esempio

I bambini imparano guardando quello che fanno i loro genitori: sono dei grandi imitatori e apprendono soprattutto attraverso l’esempio. Se per primi gli adulti adottano dei comportamenti scorretti nell'utilizzo del loro smartphone o tablet, sarà poi difficile per il bambino apprendere delle regole per l'utilizzo della tecnologia. 

Informati e resta aggiornato

La distanza digitale tra genitori e figli non può diventare una scusa. Per il genitore di un bambino nativo digitale è fondamentale conoscere il mondo in cui il proprio figlio è immerso sin dalla nascita. Ormai gli adolescenti, ma anche sempre più preadolescenti, attivano intense relazioni sociali attraverso varie piattaforme digitali ed App come Facebook, Instagram o Tik Tok.

Yan Krukov - Pexels


Non utilizzare smartphone e tablet come baby sitter 

I dispositivi tecnologici di tuo figlio non possono essere utilizzati come una sorta di baby sitter. Il gioco digitale non dovrebbe essere quasi mai “solitario”. Il bambino dovrebbe avere l'opportunità di essere accompagnato e guidato nella scoperta del digitale da una figura adulta, che possa sostenerlo, proteggerlo e rassicurarlo se necessario.


Scegli programmi, videogiochi o app di qualità e adatte all'età del tuo bambino 

Videogiochi e App che veicolano contenuti violenti possono essere causa di irritabilità e facilitare comportamenti aggressivi. Per la selezione dei videogiochi e delle App adatte alla fascia di età del tuo bambino puoi seguire le indicazioni fornite dallo standard europeo PEGI, che indica l'età minima consigliata per l'utilizzo di ciascuna specifica App. 


Amplia gradualmente la consapevolezza del pericolo

Quando inizierai ad approcciare l’utilizzo di questi strumenti insieme al tuo bambino accompagna sempre il loro utilizzo ad una spiegazione, semplice e commisurata all’età, dei potenziali rischi connessi.

Pixabay - Pexels

Ultime considerazioni

I bambini sono attratti dalla tecnologia ed è ormai impossibile, oltre che controproducente, non farli entrare in contatto con gli strumenti tecnologici che noi tutti quotidianamente utilizziamo.

Come genitori abbiamo però la responsabilità di porci come filtro tra il mezzo tecnologico e i nostri figli. É importante che i bambini non siano lasciati soli nell'entrare in contatto con il mondo della tecnologia e che, come nella vita reale, vanno sostenuti e aiutati a comprenderlo, insegnando loro un uso funzionale del mezzo con le sue opportunità e i suoi rischi


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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