La definizione di assertività sembra semplice, ma presuppone molte competenze diverse da mantenere in equilibrio, come un abile trapezista. In cosa consiste l’assertività? E chi è la persona assertiva? In questo articolo scopriamo il significato di assertività e come metterla in pratica.
L’assertività si sviluppa quando la persona è in grado di conoscere se stessa, sia nei propri punti di forza che in quelli di debolezza ed è in grado di apprezzarsi con una visione realistica delle proprie caratteristiche. Oltre a queste capacità, è importante sviluppare empatia nei confronti dell’altro a partire dalle abilità di riconoscimento e comunicazione delle emozioni e dei sentimenti personali, fino a comprendere gli effetti della propria modalità di comunicazione sull’interlocutore e sul suo stato emotivo.
Assertività: significato psicologico
Un comportamento assertivo in psicologia è definito come la capacità di utilizzare una modalità di comunicazione adeguata rispetto al contesto relazionale in cui ci si trova e al proprio obiettivo. Lo psicologo e filosofo Paul Watzlawick sosteneva che “non si può non comunicare”. Diventa quindi fondamentale essere consapevoli non solo del contenuto verbale del messaggio, ma anche delle modalità con cui si esprime quel contenuto.
Il significato di assertività può essere definito anche come la capacità di affermare le proprie opinioni ed emozioni, nel rispetto di quelle degli altri. Una persona assertiva è in grado di utilizzare sia la comunicazione verbale che quella non verbale. Secondo le ricerche dello psicologo Albert Mehrabian sull’importanza dei diversi aspetti della comunicazione nel trasmettere oralmente un messaggio:
- la comunicazione non verbale, in particolare quella legata a postura del corpo e mimica facciale, ha un'influenza del 55%
- la comunicazione paraverbale cioè tono, volume, ritmo della voce, influisce per il 38%
- le parole, ovvero il contenuto verbale, contano solo per il 7% nella ricezione del messaggio veicolato.
L’assertività in pratica
L’assertività in psicologia è un insieme di competenze della persona, che trova equilibrio tra la propria parte emotiva e quella più razionale. Abilità sociali, razionalità ed emotività: l’assertività è l’armonia di queste parti.
Ma come si fa ad essere assertivi? Proviamo insieme ad analizzare sia il comportamento che le intenzioni comunicative caratteristiche di un atteggiamento assertivo. La persona con uno stile assertivo:
- è attenta a sé e agli altri, ma non si fa condizionare
- ha una buona autostima
- ha buone doti di leadership, perché il suo obiettivo è raggiungere il successo insieme agli altri
- è motivante e non prevarica gli altri
- compie scelte autonome assumendosene la responsabilità
- ha fiducia in sé e negli altri
- difende le proprie idee nel rispetto di quelle degli altri
- cerca sempre compromessi costruttivi, con un atteggiamento di rispetto reciproco.
Comunicazione assertiva: il linguaggio del corpo
Essere assertivi è uno stile comunicativo espresso anche attraverso il linguaggio del corpo. Dal punto di vista del comportamento non verbale, essere assertivo vuol dire utilizzare un contatto oculare diretto: saper osservare infatti serve a raggiungere una corretta valutazione della realtà, senza trarre errate conclusioni o falsare i dati con pregiudizi. Il linguaggio del corpo delle persone assertive riguarda:
- la postura
- la mimica
- la gestualità
- il tono di voce
La postura assertiva è aperta e la mimica facciale aiuta a intuire le emozioni che si stanno provando. La gestualità di uno stile di comunicazione assertivo, inoltre, aiuta a descrivere il contenuto del discorso e ne enfatizza le parti più importanti. Infine il tono di voce è calmo, chiaro e congruente al messaggio.
Siamo assertivi nelle relazioni?
Qual è il contrario di “assertivo”? Quando abbiamo difficoltà a esprimere le nostre idee e opinioni, tendiamo a subire o siamo condizionati dagli atteggiamenti dell’altro, stiamo avendo un atteggiamento anassertivo, cioè di passività. In altri casi potremmo voler prevaricare sugli altri e affermare le nostre idee a tutti i costi: stiamo assumendo uno stile comunicativo aggressivo.
In certi casi, ad esempio nei rapporti di coppia, può essere utilizzata la cosiddetta “indifferenza assertiva”, ovvero quell’atteggiamento che nasconde in modo strategico ciò che proviamo realmente. Può accadere, ad esempio, che chi pratica l’indifferenza assertiva eviti di menzionare come si sente per non cadere nelle trame di un partner manipolatore. Sempre all’interno delle relazioni di coppia, lo sviluppo dell’assertività può essere utile per lavorare sulla costruzione dell’autonomia personale nei casi di dipendenza affettiva; in altri casi può aiutare a migliorare il proprio stile di comunicazione, evitando di mettere in atto comportamenti che possono ferire l'altro come il ghosting.
La carta dei diritti assertivi
Praticare un pensiero assertivo può aiutare a vivere ogni relazione (quindi non solo quella amorosa) con più rispetto per se stessi e gli altri, evitando atteggiamenti passivi e aggressivi.
Per definire meglio le modalità in cui ci si può relazionare assertivamente, possiamo fare riferimento al decalogo dei diritti assertivi:
- Posso avere idee ed opinioni diverse da quelle degli altri, ma non posso imporre le mie
- Posso chiedere che le mie idee siano ascoltate, ma non per forza condivise
- Posso richiedere che le altre persone soddisfino i miei bisogni, ma non pretenderlo
- Posso dire di no senza sentirmi in colpa
- Posso provare a esprimere in modo assertivo le mie emozioni
- Posso fare errori in buona fede
- Posso cambiare idea
- Posso avere bisogni diversi da quelli delle altre persone
- Posso dire “non ho capito”
- Posso essere me stesso anche se a volte sono diverso da come gli altri pensano
Come essere assertivi?
Come abbiamo visto, una comunicazione assertiva e persuasiva è favorita da alcuni elementi fondamentali:
- non imporre le proprie idee e convinzioni
- porsi in ascolto delle ragioni dell’altro
- sentire il diritto di non essere d’accordo e dire di no
- mantenere sempre un atteggiamento rispettoso di sé e dell’altro.
Per avere uno stile assertivo di comunicazione, possiamo per prima cosa cercare di assumere degli atteggiamenti fluidi e flessibili, che ci consentano di adattarci con maggiore soddisfazione ai vari contesti della vita. Pensiamo a un docente assertivo: nella sua relazione con alunni e colleghi avrà la capacità di esercitare empatia, trovare con più facilità dei compromessi promuovendo la negoziazione assertiva, trasmettere i contenuti con maggiore chiarezza e criticare, quando serve, sempre con un atteggiamento costruttivo.
Comunicazione assertiva: alcuni esempi
Per sviluppare un tono di voce più assertivo e capire come essere assertivi in ogni situazione, possiamo praticare alcune “tecniche di assertività” provando alcuni semplici esercizi.
Qualcuno ha preparato il pranzo anche per voi ma, a dire il vero, non avete fame. Un atteggiamento assertivo prevede di esprimere la nostra opinione evidenziando ciò che noi stiamo provando, senza denigrare l’altro. In questo caso, una frase assertiva potrebbe essere: “Apprezzo lo sforzo che hai fatto, ma non ho fame. Mangerò più tardi”.
Una situazione che stimola risposte assertive può essere anche una discussione tra colleghi: avete opinioni differenti su una determinata questione di lavoro. Una persona assertiva reagirebbe con frasi come “Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, resto comunque della mia opinione”.
Alcuni altri esempi di frasi assertive:
- “penso che non sia tanto adatto a me”, al posto di “così è brutto”
- “vorrei vedere altre alternative” al posto di “siete degli incompetenti”
- “che ne pensi se proviamo a fare in questo modo?” al posto di “bisogna fare così perchè è il modo giusto”.
Assertività e psicoterapia
La psicoterapia cognitivo-comportamentale si è focalizzata sullo sviluppo di veri e propri training di assertività, per costruire modalità di comunicazione maggiormente assertive, utili sia per supportare l’individuo che un gruppo.
Nel setting terapeutico individuale, le abilità sociali vengono modellate all’interno della relazione con psicologo e psicoterapeuta, co-costruendo la capacità di comunicare i propri stati emotivi e i propri bisogni all’interno di una relazione autentica in cui si impara a ricevere dei feedback.
A livello di gruppo, invece, si possono utilizzare i role playing e il confronto allargato, imparando a parlare apertamente delle proprie emozioni e necessità senza essere inibiti dal giudizio dell’altro o dall'ansia, allenando la capacità di dire di no alle pressioni esterne ed iniziare, mantenere e terminare una conversazione senza non detti.
Gli effetti di uno stile di vita assertivo
Le ricerche confermano che, nel breve termine, l’adozione di uno stile assertivo si associa alla soddisfazione nell’esprimere i propri punti di vista, i propri bisogni e i propri desideri e alla consapevolezza di avere un ruolo attivo nei rapporti sociali.
Nel lungo termine si evidenzia un aumento del senso di autoefficacia rispetto ai propri obiettivi e una maggior tolleranza alla frustrazione che deriva dal contatto con persone con un punto di vista diverso dal nostro: così si ha la percezione di poter costruire dei rapporti più veritieri e alla pari.
Assertività quindi significa anche imparare in maniera attiva a costruire il nostro benessere psicologico. Non resta che provarci e, se serve, richiedere il supporto di un esperto, come uno psicologo online di Unobravo, a tua disposizione per guidarti nel percorso di crescita personale. Per incontrarlo ti basterà compilare il questionario e conoscerlo nel primo colloquio conoscitivo gratuito!
Assertività: libri sul tema
Per approfondire il tema dell’assertività e la comunicazione assertiva, alcuni libri possono essere da stimolo. Eccone una breve lista:
- Manuale di assertività. Teoria e pratica delle abilità relazionali: alla scoperta di sé e degli altri, Roberto Anchisi- Mia Gambotto Dessy, edizioni Franco Angeli
- Assertività e training assertivo. Teoria e pratica per migliorare le capacità relazionali dei pazienti, Francesca Baggio, edizioni Franco Angeli
- Le tecniche assertive. Come trattare più efficacemente con gli altri: clienti, fornitori, dipendenti, colleghi, superiori, Eric Schuler, edizioni Franco Angeli.