L'invecchiamento della popolazione è un fenomeno sempre più rilevante a livello sociale e demografico (Stuart-Hamilton, 2012) . Con l’allungamento della vita media, è diventato fondamentale, per i professionisti della salute mentale, comprendere e affrontare le sfide psicologiche che gli anziani possono incontrare.
La psicologia dell'invecchiamento si concentra proprio su questo, fornendo una cornice teorica e pratica per comprendere e migliorare il benessere psicologico delle persone nella terza e quarta età.
Che cos'è la psicologia dell'invecchiamento
Con l’avanzare degli anni, la persona anziana si trova ad affrontare importanti cambiamenti nella propria vita, come la perdita degli affetti, l’allontanamento dei figli dal nucleo familiare, una riduzione dell’autonomia e la maggiore dipendenza dal supporto altrui nello svolgere molte attività quotidiane.
Questi cambiamenti, uniti alla narrazione dell’anzianità come un momento di “declino” psicofisico e isolamento, possono avere un impatto sulla psiche della persona.
La psicologia dell'invecchiamento, o psicogeriatria, va a inserirsi in questo contesto occupandosi di una vasta gamma di temi, tra cui:
- lo studio della memoria e delle funzioni cognitive
- l'adattamento ai cambiamenti fisici e sociali tipici dell’età avanzata
- il benessere psicologico e la gestione dello stress legato all’invecchiamento
- l'analisi dei fattori che influenzano la qualità della vita dell’anziano
- la formulazione di strategie per promuovere un invecchiamento attivo e soddisfacente (Eyer & Hauritz, 2006).
I cambiamenti psicologici nell'anziano
Per lungo tempo, la psicologia si è concentrata principalmente sugli aspetti negativi dell'invecchiamento. Con il passare del tempo si è evoluta, mettendo al centro l'individuo nella sua completezza. Questo approccio è centrato sulla persona e sul valore delle sue risorse, in una fase della vita in cui non si sperimenta solo un progressivo declino, ma anche una ridefinizione attiva del proprio ruolo e delle proprie possibilità individuali e sociali.
L'invecchiamento determina nella persona cambiamenti cognitivi e psicologici: il progressivo declino delle funzioni cognitive tipico della senescenza è maggiormente correlato a modifiche strutturali e funzionali del cervello. La componente psicologica si riferisce, invece, alla personalità, alla storia individuale, allo stile di vita, alle interazioni con l'ambiente e agli eventi vissuti.
Un invecchiamento fisiologico presenta alcune modifiche statisticamente comuni per l'età del soggetto, come un rallentamento globale delle funzioni psicosensoriali e motorie. Si osserva un graduale deterioramento della memoria e della capacità di apprendimento, con prevalenza di stili di coping passivi e meno efficaci.
Dal punto di vista psicologico, l'invecchiamento spesso accentua le caratteristiche di personalità esistenti: il comportamento può diventare più rigido, suscettibile e diffidente. Più raramente, si osserva una moderazione dei tratti caratteriali, con atteggiamenti di pacatezza, maggiore tolleranza e distacco dalle convenzioni sociali.
La senescenza porta anche a una diversa percezione del tempo, con una maggiore enfasi sul passato, che è vissuto spesso come rifugio ideativo e affettivo. La percezione limitata del futuro, invece, fa sì che l’anziano si orienti prevalentemente su bisogni immediati e concreti.
La psicopatologia nell'anziano
Una vecchiaia patologica è caratterizzata da compromissioni funzionali e di personalità, con limitazioni delle capacità adattative, alterando i rapporti con l'ambiente, il corpo e il mondo. Le condizioni psicopatologiche degli anziani possono comprendere demenza senile e delirium, ma una delle maggiori problematiche nell'ambito della psicopatologia dell'invecchiamento è la depressione, potenzialmente influenzata sia da aspetti neurobiologici che psicologici.
Gli anziani possono anche trovarsi ad affrontare lutti e perdite, esperienze che portano solitudine e senso di vuoto, favorendo lo sviluppo di angosce legate alla morte e al declino senile del corpo e della mente. L'accumulo di frustrazione e esclusione può portare ad ansia, ipocondria, ossessività e altre manifestazioni involutive.
Cosa fa lo psicologo dell'invecchiamento
Uno specialista in psicogeriatria può svolgere una serie di attività per supportare il benessere delle persone anziane (Smith, 2015). Per esempio:
- valutazione e trattamento dei disturbi mentali comuni, come la depressione e l'ansia
- ricerca e sviluppo di programmi di intervento mirati a migliorare la qualità della vita
- consulenza per istituzioni e organizzazioni che forniscono servizi agli anziani, come case di cura e centri di assistenza domiciliare.
Oltre alle sfide psicologiche specifiche della terza e quarta età, è importante considerare anche i fattori sociali, economici e ambientali che possono influenzare il loro benessere complessivo. La promozione di una cultura dell'invecchiamento positiva e inclusiva è essenziale per garantire che gli anziani abbiano accesso alle risorse e al supporto di cui hanno bisogno per vivere una vita soddisfacente e significativa.
Per esempio, si può mettere l'accento sul coinvolgimento della famiglia e delle comunità nel supportare gli anziani: programmi intergenerazionali che coinvolgono persone di diverse età possono promuovere un senso di appartenenza e scopo negli anziani, migliorando il loro benessere emotivo e sociale.
Come diventare psicologo dell'invecchiamento
Per diventare uno specialista in psicologia dell'invecchiamento, è importante approfondire la disciplina a livello teorico con esami ad hoc o master post-laurea. È possibile arricchire la formazione anche con la partecipazione a conferenze e workshop sulla materia.
È importante anche acquisire competenze pratiche attraverso il lavoro sul campo, per esempio in centri per anziani o strutture sanitarie, e partecipare a incontri di supervisione con colleghi con maggiore esperienza.
Gli specialisti in questo campo hanno la capacità di fare una differenza significativa nella vita degli anziani, fornendo loro supporto emotivo, risorse pratiche e strumenti per affrontare le sfide dell'invecchiamento con resilienza e fiducia.
Approcci terapeutici innovativi
In questo contesto assume estrema rilevanza la ricerca continua nel campo, poiché nuove scoperte e nuovi approcci terapeutici possono contribuire a migliorare notevolmente la qualità della vita degli anziani.
Recenti sviluppi nella psicogeriatria includono l'adozione di approcci terapeutici innovativi, come la terapia cognitivo-comportamentale adattata agli anziani e l'uso della tecnologia per migliorarne il benessere psicologico.
Per esempio, la terapia online può consentire agli anziani di accedere ai servizi di salute mentale da remoto, riducendo le barriere geografiche e logistiche all'assistenza e dando loro maggiore autonomia e indipendenza nella gestione dei propri bisogni.
BIBLIOGRAFIA
- Coda S., 2000, Invecchiamento e longevità: perdite e risorse a confronto, in Journal of Psychopathology, 2, Pacini Editore, Pisa
- Coda S., 2000, Psicoterapie e invecchiamento: nuove prospettive di intervento, in Journal of Psychopathology, 2, Pacini Editore, Pisa
- Eyer J. R., Hauritz R. A., 2006, Psychological Aging: A Handbook of Theory, Research, and Clinical Practice, Praeger Publishers, Westport
- Johnson R. W., Weiner J. M., 2006, Aging and Health Care: Social Science and Policy Perspectives, Rutgers University Press, New Brunswick
- Smith J., 2015, Psychological Perspectives on Aging and Work, Oxford University Press, Oxford
- Stuart-Hamilton I., 2012, Psicologia dell'Invecchiamento, Il Mulino, Bologna.