Le dipendenze patologiche delineano un quadro alquanto complesso perché alle “vecchie” dipendenze, come quelle da sostanze stupefacenti o alcol, se ne aggiungono di nuove, come il gioco d’azzardo patologico (GAP) di cui oggi si sente tanto parlare. Cosa è successo durante la pandemia da Covid-19? La dipendenza da sostanze viene definita dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come
“uno stato psichico e talora fisico, derivante dall’interazione con una sostanza, che determina modificazioni del comportamento e la necessità di assumere questa, per ottenere gli stessi effetti psichici ed evitare la sindrome da astinenza”.
Il concetto di “dipendenza” può assumere valenze diverse, a seconda che questa sia fisica o psicologica ma, in entrambi i casi, il nucleo della dipendenza sta nella “necessità” di assumere la sostanza di abuso.
La dipendenza psicologica
Viene definita come “il bisogno incontrollabile di utilizzare la sostanza”, allo scopo di
- modificare il proprio umore;
- aumentare la propria autostima.
Per inquadrare scientificamente il fenomeno, possiamo fare riferimento al Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5). Qui le dipendenze patologiche vengono inserite all’interno del quadro generale denominato Disturbi correlati a sostanze e disturbi da addiction. I disturbi correlati a sostanze contemplano 10 classi distinte di sostanze all’interno delle quali troviamo i vari disturbi da uso di:
- alcol
- caffeina
- cannabis
- allucinogeni
- oppiacei
- stimolanti
- sedativi
- ipnotici
- ansiolitici.
Oltre a questo, il manuale comprende anche il sopracitato disturbo da gioco d’azzardo patologico. Questo perché sembrerebbe che i comportamenti legati al gioco d’azzardo attivino sistemi di ricompensa simili a quelli attivati dall'uso di sostanze. Questo meccanismo sembra accomunare anche altri tipi di dipendenze, definite “comportamentali” come:
- la dipendenza da sesso;
- la dipendenza da esercizio fisico;
- l'oniomania.
Al momento le dipendenze comportamentali non possono essere incluse nel DSM-5 perché non si ha letteratura a sufficienza per stabilire criteri diagnostici specifici.
Perché l’individuo fa uso di sostanze?
L’uomo sembra fare utilizzo di droghe per vari motivi:
- alterare lo stato di coscienza e sperimentare sensazioni diverse e piacevoli;
- ridurre l’ansia e il disagio connessi ai propri compiti e alle richieste dell’ambiente;
- aumentare il senso di autostima e l’immagine di sé;
- appartenere ad un gruppo e facilitare la comunicazione con gli altri.
Come si entra in contatto con le sostanze e come si diventa dipendente?
Il consumo di sostanze può essere così suddiviso in:
- sperimentazione
- uso ricreazionale
- abitudine
- abuso
- dipendenza.
In linea generale, è possibile affermare come il primo contatto con le sostanze avviene per lo più in circostanze di gioco, divertimento, curiosità e molto probabilmente all’interno del gruppo dei pari.
Nessuno tra coloro che utilizzano per le prime volte le sostanze è convinto di diventare dipendente né tantomeno tutti coloro che hanno provato sostanze lo diventeranno. Una volta innescata la dipendenza, tutte le droghe sono soggette a tolleranza: l’organismo si adatta alla presenza della sostanza e occorrono sempre maggiori quantità per ottenere la stessa intensità di effetti.
Il quadro clinico delle dipendenze da sostanze è cambiato con il Covid-19?
L’Istituto Superiore di Sanità ci fornisce informazioni riguardanti le dipendenze in relazione al periodo di emergenza sanitaria. Sembra infatti che ci sia stato un sensibile calo dello spaccio su strada ed un incremento del mercato illecito delle nuove sostanze psicoattive nato e diffuso in quello che viene definito dark web. Questo mercato nato su internet, sembra commercializzare sostanze grazie al camouflage in profumatori ambientali, sali da bagno, semi da collezione.
Inoltre sembra plausibile che, durante il periodo di confinamento domiciliare, i consumatori abituali di sostanze d'abuso negli ambienti ricreazionali come discoteche, pub, bar e locali di divertimento siano andati alla ricerca di prodotti da consumare in solitudine.
Tutte le dipendenze da sostanze, ma anche le dipendenze comportamentali, sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica. I danni che provoca la droga diventano ancora più preoccupanti in una situazione particolare come quella correlata alla pandemia da Covid-19, che prevede un periodo di grandi chiusure e di forzata permanenza a casa.