Quando uno psicologo inizia a svolgere la propria attività professionale, è tenuto a iscriversi all’ENPAP, la cassa di previdenza nata per tutelare i professionisti della psicologia.
In questo articolo scopriremo che cos’è, quali prestazioni fornisce e quali sono i principali obblighi per il professionista iscritto.
Che cos'è l'ENPAP e di cosa si occupa
L'ENPAP (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Psicologi) è un ente previdenziale e assistenziale autonomo dedicato agli psicologi italiani che esercitano come liberi professionisti. Comunemente conosciuto come cassa degli psicologi, offre una serie di servizi come l’erogazione delle pensioni e la riscossione dei contributi previdenziali.
Ogni professionista psicologo che decide di operare in libera professione ed è dotato di una partita IVA, è tenuto a iscriversi all’ENPAP e a conoscerne statuti e regolamenti che definiscono scadenze di pagamento, aliquote per il calcolo dei contributi ed eventuali agevolazioni.
A costituire la cassa degli psicologi sono vari organi statutari (Presidente, Consiglio d’amministrazione, Consiglio di indirizzo generale e Collegio dei Sindaci) che rimangono in carica per quattro anni. Questi organi si occupano dell’organizzazione dell’ente, dell’approvazione del Codice Etico e della redazione della Carta dei Valori, nata per indirizzare i comportamenti messi in atto dagli Uffici nello svolgimento dell’operatività interna ed esterna a supporto degli iscritti.
Iscrizione all'ENPAP: chi deve iscriversi, come e quando
L'iscrizione all'ENPAP è obbligatoria per tutti gli psicologi che esercitano la libera professione in Italia e scatta nel momento in cui ci si iscrive all’Albo della propria regione e si emette la prima fattura da psicologo percependo il primo compenso da una prestazione.
L’obbligo di iscrizione all’ENPAP permane anche in caso di prestazione occasionale da parte dello psicologo, sebbene la giurisprudenza non si sia ancora espressa in modo chiaro sul rapporto tra prestazioni occasionali e iscrizione all’Albo.
Infatti, entro 90 giorni dall’incasso di quest’ultimo, è obbligatorio presentare domanda di iscrizione online e fornire tutte le informazioni necessarie come l’indirizzo PEC e il numero della partita IVA.
Cosa accade se non ci si iscrive entro i termini? Si va incontro a una sanzione amministrativa la cui entità (dai 20€ ai 100€) varia in base ai giorni di ritardo.
Cassa previdenziale per psicologi: quali prestazioni?
L'ENPAP eroga una serie di prestazioni per supportare gli psicologi in diverse fasi della loro vita professionale e personale, per esempio:
- indennità di malattia o di infortunio per supportare i professionisti in caso di problematiche di salute che impediscono lo svolgimento dell’attività professionale
- indennità di maternità, che può essere richiesta dalle psicologhe in gravidanza, dopo il parto, dopo un’adozione o anche in caso di interruzione di gravidanza. A supporto delle madri, la cassa psicologi mette a disposizione anche il Pacchetto Maternità, una copertura assicurativa per tutte le iscritte, che comprende una serie di esami e accertamenti aggiuntivi rispetto alla copertura base
- contributo alla paternità e alla genitorialità all’arrivo di ogni figlio
- assistenza sanitaria integrativa
- sostegno agli iscritti in casi di particolare bisogno (calamità naturali, sospensione dal lavoro prolungata), contributo per mutui, microcredito, borse di studio e borse lavoro.
Cassa degli psicologi e pensione
L’ENPAP eroga quattro diverse tipologie di pensione:
- pensione di vecchiaia, calcolata con sistema contributivo, che può essere richiesta a partire dai 65 anni e con almeno 5 anni di contributi versati
- pensione di inabilità, per sostenere i professionisti che, a causa di malattie o infortuni, vedono pregiudicata in modo permanente la possibilità di esercitare la professione. Affinché questa pensione venga erogata, la patologia deve essere certificata da una commissione medica interna e il professionista deve aver versato contributi per almeno 5 anni
- pensione di invalidità, erogabile nel caso in cui la capacità lavorativa si riduca di almeno il 66% a causa di una patologia. Anche in questo caso, la patologia deve essere accertata dalla commissione e devono essere stati versati contributi per almeno 5 anni. Questa tipologia di pensione può essere convertita in pensione di anzianità raggiunti i 65 anni ed è compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa
- pensione ai superstiti, un diritto di estensione della pensione ai familiari del professionista deceduto, cioè coniugi, figli, genitori, fratelli e sorelle. Può essere una pensione di reversibilità (nel caso in cui la persona iscritta stesse già godendo di una delle pensioni di cui sopra) oppure indiretta (l’iscritto non era ancora titolare della pensione, ma aveva i requisiti per richiedere la pensione di vecchiaia).
Contributi ENPAP: cosa è necessario versare?
Gli psicologi iscritti all'ENPAP devono versare alla cassa degli psicologi tre contributi diversi:
- contributo soggettivo, calcolato in percentuale (10%) sul reddito professionale netto. Ogni anno è possibile aumentare questo contributo fino al 30%, in modo da dedurre fiscalmente l’importo e aumentare l’importo della pensione che si riceverà in futuro. Questo contributo può essere ridotto, in alcune situazioni, per esempio nel caso di iscritti da meno di tre anni, oppure quando il reddito netto conseguito nell’arco dell’anno non supera i 1712€
- contributo integrativo del 2% sul reddito lordo, usato dall’ENPAP per garantire agli iscritti una serie di servizi e indennizzi. Questo contributo va inserito in fattura dallo psicologo e deve essere calcolato in base al proprio regime fiscale (forfettario o ordinario).
- contributo di maternità cioè una quota fissa destinata a finanziare le indennità di maternità delle colleghe.
Tali contributi devono essere versati ogni anno, alle scadenze del 1° marzo (acconto) e 1° ottobre (comunicazione reddituale e saldo). Il mancato versamento dei contributi e della comunicazione reddituale entro i termini può comportare maggiorazioni o sanzioni. Per i professionisti la cui posizione contributiva è irregolare, le prestazioni assistenziali e previdenziali non possono essere erogate fino al saldo completo degli arretrati.
Come versare i contributi all'ENPAP?
I professionisti iscritti possono versare i contributi all’ENPAP attraverso vari canali:
- PagoPA, solo ed esclusivamente per i contributi relativi all’anno corrente
- modello F24, per effettuare i versamenti in più soluzioni, suddividendoli a seconda della causale
- bonifico bancario
- online nella propria Area Riservata ENPAP.
Per restare aggiornati
In questo articolo abbiamo cercato di rispondere ad alcune delle domande più frequenti dei professionisti sulla cassa degli psicologi e sul suo funzionamento.
Ogni anno l’entità dei contributi è soggetta a variazioni, così come possono essere introdotte delle novità in termini di previdenza e assistenza. Per informazioni più dettagliate e aggiornate, consigliamo di visitare regolarmente il sito dell’ENPAP.