L’analisi della domanda: comprendere le richieste dei pazienti

L’analisi della domanda: comprendere le richieste dei pazienti
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Ilaria Tonelli
Redazione
Psicologa a orientamento Psicodinamico
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
21.1.2025
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L’analisi della domanda è uno strumento essenziale nelle mani dello psicologo, non solo perché permette di comprendere il bisogno del paziente e le sue richieste esplicite e implicite, ma anche perché costituisce un passaggio cruciale nel percorso di terapia psicologica.

Questo momento rappresenta, infatti, il primo passo nella costruzione di una relazione terapeutica efficace, ed è fondamentale per definire quale percorso seguirà il trattamento. 

L’analisi della domanda ha inizio fin dal primo contatto, quando il professionista ha le prime impressioni e sensazioni sulla persona con cui potrà lavorare. In un secondo momento, l’analisi sarà debitamente strutturata e riformulata sulla base del processo di cura e del contesto.

 

Cos'è l'analisi della domanda

L'analisi della domanda è il processo attraverso cui il professionista della salute mentale esplora il motivo che ha portato una persona a chiedere aiuto, le aspettative e bisogni sottostanti che motivano questa richiesta. Non si tratta solo di ascoltare i sintomi o i problemi espressi, ma di cercare di comprendere cosa la persona si aspetta dal trattamento, quali cambiamenti desidera vedere nella propria vita e in che modo intende collaborare al processo terapeutico. 

L’ascolto richiede sensibilità, empatia e pazienza per poter leggere tra le righe della “domanda” portata dal paziente. I bisogni non espressamente formulati devono trovare lo spazio necessario per emergere in quanto, molto spesso, non sono chiari al paziente. Durante l’analisi della domanda si stabilisce la relazione che getta le basi per un’alleanza terapeutica chiara e sicura sulla quale progettare il piano di terapia.

Il colloquio, che può avvenire in più sedute, ha l’obiettivo di comprendere la domanda del paziente, il funzionamento della persona e la stesura degli obiettivi terapeutici. In sede di colloquio possono essere somministrati test a seconda dell’orientamento del professionista e della necessità sollevata dalla domanda stessa.

cottonbro studio - Pexels

La domanda implicita

Una caratteristica centrale dell'analisi della domanda in psicologia è l'attenzione alla domanda implicita, ossia tutto ciò che non viene espresso apertamente dal paziente, ma che emerge durante il colloquio clinico. Spesso, i motivi che spingono a chiedere aiuto non sono del tutto chiari nemmeno al paziente stesso. 

Talvolta la persona può cercare una soluzione a un problema specifico, come ansia, depressione o stress da lavoro, ma potrebbe non essere consapevole di conflitti interiori più profondi che stanno influenzando il suo stato di benessere.

L’abilità dello psicologo consiste nel condurre un colloquio per comprendere la domanda  distinguendo tra ciò che il paziente chiede direttamente e ciò che potrebbe essere necessario affrontare per ottenere un cambiamento significativo. Questo processo è delicato e importante, poiché determina la direzione del trattamento e la costruzione del contratto terapeutico.

L’analisi della domanda nella pratica clinica

Il colloquio con il paziente può essere strutturato oppure libero, ossia lasciare che la persona si esprima liberamente e parli di ciò che in quel momento le sembra più importante. 

Nel primo caso, i vantaggi per il clinico sono quelli di poter percorrere passo dopo passo un’analisi ben strutturata sulla linea del tempo, riuscendo a raccogliere un buon numero di informazioni. Per quanto riguarda il paziente invece, il rischio è quello di sentirsi imbrigliato in una serie di domande nelle quali non si lascia spazio ai pensieri liberi e alla spontaneità.

Nell’intervista non strutturata, se il clinico ha una buona esperienza, vi è la possibilità di raccogliere molte informazioni sul funzionamento psicologico della persona, sui meccanismi di difesa, sul linguaggio non verbale e le strategie di coping

Il rischio per il professionista è di ottenere un colloquio dispersivo, che può rendere faticoso rimettere tutte le informazioni insieme. Per il paziente, invece, un colloquio libero potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Alcune persone non hanno problemi nel parlare e portare materiale terapeutico in seduta, mentre per altre è necessario sentirsi guidate, soprattutto quando è la prima volta che hanno un’esperienza simile.

Tima Miroshnichenko - Pexels

L'analisi della domanda non è solo un'operazione diagnostica, ma un momento di co-costruzione tra terapeuta e paziente. Il professionista deve coinvolgere attivamente la persona nel processo, aiutandola a riflettere su bisogni, aspettative e obiettivi. Attraverso domande mirate, il terapeuta esplora il vissuto emotivo e le motivazioni profonde, cercando di chiarire quali siano le risposte che il paziente cerca attraverso la terapia.

Questo approccio partecipativo non solo migliora la qualità dell’intervento, ma aumenta anche la motivazione del paziente, facilitando l’adesione al percorso terapeutico. Inoltre, consente di stabilire fin dall'inizio un'alleanza terapeutica solida, basata sulla fiducia reciproca e sulla condivisione degli obiettivi.

Tra gli strumenti utilizzati per l’analisi della domanda troviamo:

  • colloquio clinico
  • test e questionari
  • osservazione del non verbale
  • riflessione congiunta con la restituzione di un piano terapeutico condiviso.

Analisi della domanda e riferimenti teorici 

L'analisi della domanda è un concetto centrale nella psicologia clinica e nella psicologia della consulenza

L'analisi della domanda si basa su una visione sistemico-relazionale, nella quale la domanda del paziente è considerata non solo come richiesta diretta, ma anche come prodotto di dinamiche e aspettative che emergono dalla relazione paziente-terapeuta. 

La domanda stessa è vista come una costruzione congiunta che rispecchia le modalità di pensiero e i bisogni di entrambe le parti. Questo significa che, la richiesta portata dal cliente, non sempre collima con l’ipotesi di intervento clinico del terapeuta.

L’incontro tra bisogno del paziente e “desiderio” clinico dello psicologo avverrà in seguito all’ascolto e alla reale comprensione dell’oggetto portato in terapia, nonché alla costruzione dell’alleanza terapeutica che permetterà al paziente di aderire al progetto psicoterapeutico.

Talvolta il clinico dovrà ridimensionare o modificare il progetto terapeutico rendendosi flessibile ai cambiamenti. In altre occasioni dovrà confrontarsi con la frustrazione del non poter intervenire con gli strumenti desiderati perché il paziente non lo consente. 

Carli, in particolare, ha approfondito la relazione operatore-cliente e ha definito il concetto di analisi della domanda come un messaggio complesso che contiene informazioni sul mondo interno del paziente e sulle sue aspettative rispetto all’intervento psicologico.

Anna Nekrashevich - Pexels

Inizialmente la domanda era vista come un'entità data, che il terapeuta accettava e alla quale rispondeva. Il compito dello psicologo era soddisfare le esigenze espresse dal paziente. 

Successivamente, con l'emergere della prospettiva sistemico-relazionale, la domanda è stata considerata un prodotto della relazione, che include le aspettative del cliente e la comprensione del terapeuta. Questa visione implica che l’analisi della domanda non è un processo statico, ma dinamico e co-costruito.

Con l’avanzare della metodologia, Carli e altri autori hanno introdotto l’idea di alleanza di lavoro, sottolineando che un’efficace analisi richiede una collaborazione e una costruzione congiunta del senso della domanda tra paziente e terapeuta. 

È interessante la posizione del “prendere in carico il paziente” e di come Carli ribalti questo concetto. Infatti la presa in carico prevede una responsabilità in toto del terapeuta che solleva il paziente da ogni responsabilità e partecipazione. È come dire: io ti curo.

Al contrario la compartecipazione attiva della persona mette in risalto non solo le responsabilità del paziente verso la terapia, ma anche la valorizzazione delle sue risorse e competenze.

Secondo la psicologia clinica di comunità, la domanda è vista come riflesso di processi sociali e culturali. Lo psicologo esplora come i bisogni individuali siano influenzati dal contesto comunitario.

L’approccio psicodinamico invece, evidenzia come la domanda possa essere il risultato di processi inconsci e come il paziente stesso possa non avere consapevolezza completa del proprio bisogno. 

Nell’approccio cognitivo-comportamentale l’analisi della domanda è orientata a comprendere in modo diretto il problema e a sviluppare interventi mirati per rispondere alla richiesta esplicita del cliente. Si agisce sul comportamento tramite i rinforzi positivi o negativi con lo scopo di modificare l’azione del paziente e gli aspetti cognitivi che sottendono e disturbano la persona tramite credenze negative e percezioni disfunzionali.

Alla base di un percorso personalizzato

L'analisi della domanda in psicologia è un processo complesso e dinamico, che richiede al professionista di ascoltare, interpretare e co-costruire insieme al paziente una comprensione profonda delle sue richieste e dei suoi bisogni. 

È una fase imprescindibile per creare un percorso terapeutico personalizzato, che tenga conto non solo dei sintomi presentati, ma anche delle motivazioni profonde e delle aspettative implicite del paziente.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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