Attacchi di panico
Gli attacchi di panico vengono spesso descritti da chi li sperimenta come esperienze terribili, improvvise, annichilenti e fortemente debilitanti. L’attacco di panico può irrompere senza preavviso e ha dei sintomi fisici estremamente intrusivi. Hai sperimentato o sperimenti attacchi di panico? Un percorso terapeutico può aiutarti, trova quello giusto per te.
Cos'è un attacco di panico?
L’attacco di panico è una condizione caratterizzata da un'ansia decisamente marcata e che il DSM-5 definisce come “comparsa improvvisa di paura o disagio intensi, che raggiungono il picco in pochi minuti”. La durata di un attacco di panico non supera solitamente i 20-30 minuti.
I sintomi degli attacchi di panico
I sintomi di un attacco di panico possono presentarsi senza motivo apparente, come “fulmini a ciel sereno”, oppure essere legati a specifiche situazioni o luoghi. Durante la crisi di panico i sintomi non sono uguali per tutti; i più comuni sono:
- respiro affannoso
- battito cardiaco accelerato
- sudorazione
- tremore.
Questi sintomi, come un effetto cascata, si alimentano e sono accompagnati dalla paura di perdere il controllo, di morire o impazzire.
Attacchi di panico: le cause
Le cause psicologiche sono tra le spiegazioni scientificamente più accreditate per spiegare l’insorgenza di attacchi di panico e fanno riferimento a interpretazioni erronee e catastrofiche di sensazioni fisiche o mentali. Tra le cause degli attacchi di panico vanno compresi una serie di fattori psicologici di vulnerabilità individuale, come:
- un focus attentivo orientato al corpo: la persona presenta un’attenzione selettiva per le sensazioni fisiche del corpo e per le loro modificazioni
- l’ipervigilanza: credere che le sensazioni fisiche siano segnali di pericolo può portare a essere ipervigili nei loro confronti
- la catastrofizzazione: si ingigantisce il pericolo legato all’attacco di panico, sovrastimandone sia la probabilità di accadimento che le conseguenze (per esempio, se la persona teme di poter svenire, valuta quest’eventualità come inaccettabile e fonte di estrema vergogna).
Attacchi di panico: cosa fare?
Avere un attacco di panico è un’esperienza piuttosto comune, che riguarda circa il 10% della popolazione, e non bisognerebbe allarmarsi per questo. Ecco qualche suggerimento per aiutare la persona che sta vivendo un attacco di panico:
- mantieni la calma: un atteggiamento calmo e rilassato trasmette il messaggio implicito che va tutto bene e che gestire l’attacco di panico è possibile
- aiutala a rallentare il respiro: un respiro affannoso e superficiale peggiora i sintomi. Una delle tecniche per superare l’attacco di panico consiste nel respirare contando nella mente 1001,1002,1003 mentre si ispira e 1004,1005,1006 mentre si espira
- allontana le persone visibilmente in ansia: i pensieri catastrofici di chi vive una crisi di panico possono essere peggiorati dal vedere persone spaventate o in apprensione
- aiutala a spostare la sua attenzione: è utile spostare l’attenzione dalle sensazioni fisiche che generano il panico.Può essere utile cercare di distrarla con piccole richieste che siano congrue al contesto, ad esempio “Riesci a sentire i rumori delle macchine che passano?”.
Come prevenire e curare gli attacchi di panico
Il trattamento d’elezione di psicoterapia per gli attacchi di panico è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). Gli attacchi di panico possono venire curati anche con i farmaci, sebbene si tratti di un intervento di seconda scelta. La psicoterapia può essere utile anche per prevenirli. Con la guida di un terapeuta esperto si potrà:
- comprendere cos’è il panico e come si distingue dal disturbo da panico
- intervenire sulla riduzione dell’ansia anticipatoria, se presente
- valutare la presenza di cambiamenti nelle abitudini o comportamenti di evitamento di situazioni in cui si è verificato l’attacco di panico
- fare esperimenti comportamentali, come quelli di esposizione enterocettiva.
- imparare la respirazione diaframmatica.